Lezione 8

Perché investire negli indici di Borsa?

Siamo giunti a questo secondo modulo del nostro videocorso che dedicato al perché investire negli indici. Nell'introduzione abbiamo già affrontato l'argomento in maniera approfondita, quindi diamo una descrizione molto rapida e veloce.

Argomenti secondo modulo

In questo modulo parleremo di diversificazione di portafoglio, gestione del rischio, selezione dei mercati, aspetti fondamentali ed elementi tecnici. Valuteremo gli strumenti messi a disposizione per investire e fare trading sul sugli indici e valuteremo i pro e i contro di investire in indici o in azioni e qual è la scelta più adeguata? Infine, faremo un'analisi dal punto di vista settoriale.

Indici o singolo titolo: dove investire?

Partiamo quindi con andare a definire le motivazioni principali che dovrebbero spingere un trader a scegliere gli indici piuttosto che investire su un singolo titolo. Diciamo che la motivazione principale dovrebbe essere quella della diversificazione, che un basket di riferimento consente rispetto a un singolo asset. Infatti quando noi parliamo di indici parliamo di un paniere, quindi un paniere che corrisponde a un certo numero di titoli, a seconda che sia un indice di tipo parziale o un indice di tipo completo totale. Quindi nel primo caso, quando abbiamo un indice di tipo parziale, avremo una selezione di titoli più o meno ristretta, che può essere classificata in base a determinati fattori, che può essere la capitalizzazione o altri elementi chiave presi in considerazione. Quando invece abbiamo degli indici diciamo completi degli indici totali come abbiamo visto nelle slide precedenti, facciamo riferimento a degli indici che comprendono l'intero listino in tutti i casi, anche se abbiamo una composizione più ristretta o una composizione più ampia.

Diversificazione: perché è importante

La diversificazione è uno degli elementi chiave che consentono al trader di assumersi diciamo un rischio differente rispetto all'investimento su un singolo asset. Quindi la diversificazione conduce a quella che è la gestione del rischio. È fondamentale, infatti, sapere che quando si decide di tradare su un indice, il rischio sostanzialmente derivante dalla diversificazione è minore, ma bisogna anche valutare il sottostante dell'indice stesso. Infatti, quando si parla di indici, per esempio di paesi sviluppati o di indici di paesi emergenti, il rischio all'interno del sottostante è differente. Quindi bisogna sempre valutare anche a quale indice e su quale indice si decide di indirizzare la propria operatività.

Attenzione alla liquidità

Un'altra motivazione principale è la maggiore liquidità che presentano gli indici, ad esempio rispetto ai titoli azionari singoli. Quindi è un asset singolo. Essendo gli indici dei panieri hanno obiettivamente maggiore liquidità rispetto a un singolo titolo azionario. Quando facciamo riferimento ad indici e titoli azionari lo facciamo in termini generali. Poi bisognerebbe andare a valutare la tipologia dell'indice e la tipologia del singolo titolo. Anche perché quando parliamo ad esempio di titoli del settore hi tech americano e parliamo dei grandi colossi americani, parliamo di altissime capitalizzazioni e titoli sui quali c'è una grandissima volatilità. Grandissima liquidità e altissimi volumi di scambio.

Quando parliamo di indici facciamo riferimento naturalmente agli indici principali. Quindi esempio 500 il Nasdaq 100, il Dax 30 e poi il nostro indice locale, il Ftse Mib 40. Questi sono indici che presentano una liquidità piuttosto elevata. Però esistono anche degli indici che hanno della liquidità inferiori e quindi è necessario comunque confrontare sempre e andare a soprattutto approfondire quella che è la liquidità e soprattutto gli scambi i volumi di scambi degli indici che decidiamo di andare a tradare. Inoltre valutate anche il discorso strumento perché anche lo strumento estremamente importante è il mercato di riferimento. Quindi valutate la liquidità sia della sottostante sia dello strumento che decidete di utilizzare per andare a fare trading, sia della piazza da fare sul quale poi decidete di andare a fare trading.

Diversificare Core Business

Un altro vantaggio è la possibilità di selezionare molti mercati e molti settori. Abbiamo visto che l'investimento in indice in indici può portare a diversificazione, ma può portare anche a una selezione di differenti tipologie di core business. Quindi abbiamo la possibilità di investire in settori differenti. Siamo partiti da considerare settori come la high tech fino alle fiere, viaggi, tempo libero e possiamo valutare molteplici settori e sub settori. In più abbiamo anche tutta quella quelle possibilità di andare su asset differenti, quindi non soltanto investimenti di tipo azionario ma anche obbligazionario materie prime o altri indici perché abbiamo visto anche che esistono indici sulla volatilità come sul VIX Index, indici collegati a real estate collegati per esempio all'indice di credito all'inflazione e a molteplici altri asset.

Quindi abbiamo una possibilità e delle variazioni sulle nostre o sulla nostra operatività estremamente rilevante. In più abbiamo tutto quel mondo dell'investimento di tipo tematico che riguarda invece quelle selezioni che hanno come cuore diciamo dell'operatività alcuni temi come ad esempio gli alti dividendi piuttosto che alcuni fattori di capitalizzazione oppure sub settori quali per esempio l'e commerce come core business all'interno del settore high tech. Piuttosto che altre varianti che abbiamo considerato anche in precedenza. Poi abbiamo aspetti fondamentali ed elementi tecnici.

Creare diverse strategie

Sostanzialmente è possibile creare diverse strategie di trading, sia dal punto di vista dei fondamentali sia dal punto di vista proprio tecnico su gli indici proprio grazie al fatto che sono che hanno un'altissima liquidità e quindi sono adatti all'utilizzo di diverse strategie e diverse operatività quindi si può lavorare con la Prai section si può lavorare con l'analisi fondamentale in questo caso per esempio essendo indici o panieri si potrebbe lavorare sui fondamentali dei settori si può si può creare ed elaborare degli algoritmi sia sui dati storici perché gli indici sostanzialmente hanno una storia molto lunga e quindi si possono sfruttare dati anche molto vecchi e si può fare trading di tipo discrezionale. Inoltre tutta l'analisi tecnica essendo come abbiamo detto gli indici altamente liquidi permettono un di sfruttare quelle che sono le tecniche e le strategie di analisi tecnica in maniera piuttosto diciamo soddisfacente perché sono idonei a queste strategie di trading.

Infine, tutti gli strumenti messi a disposizione per poter tradare sugli indici sono veramente numerosi. Infatti si passa dai derivati, per esempio, quindi CFD e futures, per poi passare ai certificati gli ETF. Quindi parliamo di fondi a gestione passiva, poi abbiamo fondi comuni e gestione attiva per poi passare ad altri, diciamo categorie di strumenti come possono essere ad esempio le opzioni.

Approfondimento sulla diversificazione

Abbiamo dato una view generale delle motivazioni per investire negli indici. Adesso vediamo ogni singola voce e cerchiamo di approfondirla per capire meglio quali sono i vantaggi.

Partiamo quindi dal concetto di diversificazione. Una delle motivazioni principali che dovrebbe spingere i trader per fare investimenti direttamente sugli indici piuttosto che sui singoli titoli. Allora gli indici permettono di diversificare gli investimenti e il portafoglio tramite la composizione del basket all'interno del destino, la scelta del mercato da inserire all'interno del portafoglio, il controllo della correlazione e dei pesi e la diversa natura di alcuni indici, quindi azionario, obbligazionario, commodities e altri.

Diversificazione nel portafoglio

Il concetto di diversificazione, quindi, lo possiamo applicare sia all'investimento, quindi al singolo indice, sia al portafoglio, considerato come un insieme di più trade. Le trade all'interno del portafoglio ovviamente devono essere correlate, quindi non ci deve essere correlazione all'interno del portafoglio e possiamo assegnare un differente peso ad ogni singola trade. Quindi sostanzialmente possiamo avere due trade, quindi due investimenti su due strumenti differenti. Avere investimenti di breve e di medio o di lungo termine. Questo non è importante. L'importante per creare diversificazione all'interno del portafoglio è che non ci sia correlazione tra gli strumenti all'interno del portafoglio stesso e che i due strumenti sostanzialmente abbiano sottostanti differenti.

Diversificazione nell'indice

Quando invece parliamo di concetto di diversificazione all'interno dell'indice, facciamo riferimento all'indice come un basket di titoli o un basket di un sottostante. Quindi per esempio, potrebbe essere un basket di titoli azionari e di titoli obbligazionari piuttosto che di materie prime. Il numero di titoli o di o comunque di materie prime o di qualunque asset che compone l'indice garantisce un certo numero, un certo tipologia di diversificazione che può essere più o meno ampia.

Anche l'eterogeneità della diversificazione all'interno dell'investimento quindi all'interno dell'indice è dipendente dal sottostante all'interno dell'indice stesso Quindi nel caso in cui avessimo per esempio un indice collegato alle materie prime come può essere per esempio il Service Index che raggruppa diverse materie prime con caratteristiche nature differenti tra loro, abbiamo una combinazione all'interno dello stesso indice molto eterogenea, quindi si ha un'alta diversificazione e un'alta di correlazione.

Nel caso in cui invece avessimo un ampio numero di titoli all'interno del basket, ad esempio, facessimo riferimento a un indice come Russell 3000, avremmo una diversificazione garantita dall'alto numero di titoli all'interno dell'indice stesso. Poi abbiamo comunque un peso all'interno dell'indice dei singoli componenti e questo ci permette di avere una diversificazione ulteriore, perché se avessimo anche due titoli che sono correlati tra loro ma con pesi differenti, avremmo aggiunto comunque una componente di diversificazione all'interno del portafoglio, in quanto anche la correlazione andrebbe a scendere a diminuire. In funzione della diversità del peso delle singole componenti all'interno del basket. Prima di passare al rischio.

Classificazione della diversificazione

Vediamo un attimo le tipologie di diversificazione e andiamo a comprendere come si può classificare la diversificazione per gli investimenti. Quindi, per quanto riguarda gli indici e per quanto riguarda il portafoglio possiamo quindi catalogarli per:

  • asset

  • area geografica

  • settore

  • tipologia di materia prima o per valuta.

Quindi sostanzialmente noi abbiamo una diversificazione, per esempio all'interno di un portafoglio che può avvenire per asset in quanto possiamo avere all'interno del nostro portafoglio di investimenti, quindi nelle trade che noi andiamo ad eseguire e andiamo a inserire all'interno del nostro portafoglio degli strumenti che replicano degli asset di tipo azionario oppure obbligazionario oppure collegato a materie prime e questo porta a una diversificazione all'interno del portafoglio oppure per area geografica perché comunque possiamo avere degli indici che possono essere per esempio indici Paese e quindi all'interno del portafoglio avere un indice che fa riferimento a un Paese dell'area euro oppure un indice che fa riferimento ad esempio agli Stati Uniti o all'area asiatica. Inoltre all'interno del portafoglio possiamo avere degli strumenti che investono nei settori e ad esempio nella filiera dell'auto nel tecnologico nel Cher e questo crea un ulteriore diversificazione, oppure per tipologia di materia prima e per valuta. Quindi il portafoglio può essere diversificato sotto vari aspetti.

Per quanto riguarda invece l'indice quindi la composizione del basket e del paniere dei titoli al suo interno, possiamo valutare solo alcune di queste voci, per esempio l'area geografica, perché esistono degli indici classificati per area geografica. Abbiamo detto indici di tipo paese, ma anche indici proprio per aree geografiche che possono essere limitrofe, come per esempio indici che investono i titoli del Nord America e quindi parliamo ad esempio di Stati Uniti e Canada, oppure aree geografiche non limitrofe come ad esempio quando parliamo di paesi come il BRIC Brasile, Russia, India e Cina che non sono vicine ma che comunque hanno dei fattori comuni come quest'area geografica. Possiamo anche considerare, per esempio l'area EMEA piuttosto che l'area del LATAM.

La stessa valutazione, per esempio, si può fare per quanto riguarda le materie prime. Infatti abbiamo degli indici che racchiudono materie prime a livello generico e sostanzialmente sono degli indici, come ad esempio assorbi index, che sono degli indici di commodity che racchiudono un certo paniere globale di materie prime, senza stare a suddividere, quindi senza la suddivisione all'interno tra per esempio metalli industriali, metalli preziosi, soft commodities piuttosto che agricole, piuttosto che altre materie prime di altra natura. Quindi sostanzialmente possiamo avere degli indici più generici che hanno all'interno una diversificazione notevole, in quanto ovviamente i metalli preziosi rispetto alle soft commodities hanno una correlazione poco accentuata e quindi una diversificazione ancora maggiore, con una correlazione molto evidente.

Gestione del rischio

Parliamo adesso della gestione del rischio attraverso gli indici è possibile ottimizzare il risk management nel singolo investimento di un portafoglio. Questo l'abbiamo detto anche nelle slide precedenti. Sostanzialmente il risk management, quindi la gestione del rischio è strettamente correlata al concetto di diversificazione che abbiamo visto nella slide precedente perché i listini sostanzialmente e gli indici hanno una composizione all'interno che porta ad un migliore controllo del rischio grazie appunto alla diversificazione stessa.

Quindi questo è un concetto che abbiamo già visto in precedenza ma che tendo a sottolineare perché è estremamente importante in quanto un investimento singolo non fornirebbe lo stesso controllo del rischio che invece si ha in un paniere, quando invece c'è la possibilità di mitigare una flessione, magari causata da eventi importanti all'interno del paniere.

Quando l'evento riguarda un singolo titolo. Inoltre, la liquidità e i volumi di scambio sono estremamente importanti. Quando parliamo di un singolo titolo bisogna sempre andare a considerare titoli ad alta capitalizzazione. Quando si parla di indici in generale si parla di indici con alti volumi di scambio e alta liquidità e questo fornisce sostanzialmente una migliore ottimizzazione e gestione controllo del rischio. La natura del rischio, poi, dipende anche dalla scelta della tipologia dell'indice, quindi non dobbiamo considerare tutti gli indici allo stesso nello stesso modo, esattamente come facciamo quando valutiamo i titoli azionari. Quindi avremo ad esempio dei mercati azionari sviluppati che presentano un rischio minore ed i mercati emergenti che che presentano dei rischi maggiori. E questo come abbiamo considerato spesso quando abbiamo parlato di titoli azionari e faccia avevamo facevamo dei confronti tra i titoli ad alta capitalizzazione tra le mid cheap e le small cap.

Quindi controllo e gestione del rischio comunque non significa minore rischio ma significa sostanzialmente che abbiamo la possibilità di avere una gestione e un ottimizzazione del rischio migliore rispetto che ad altre tipologie di investimenti. Questi comunque sono concetti che abbiamo affrontato anche in qualche slide precedente quindi andiamo avanti e vediamo i fattori di rischio. Il rischio la possibilità di perdere denaro tramite l'esposizione in acquisto e vendita di uno strumento. E questo sostanzialmente la definizione del concetto di rischio. E questo dipende da una serie di variabili.

Categorie di rischio negli indici

Nel caso degli indici, per esempio, possiamo avere diverse categorie di rischio differente:

  • rischio di tipo generico che è rappresentato da un rischio tipo economico o congiunturale

  • rischio di tipo specifico, legato per esempio all'indice, quindi al singolo indice o al singolo strumento

  • rischio paese o un rischio settore a seconda che l'indice di riferimento sia un indice paese o un indice di tipo settoriale.

  • rischio valuta perché se non investiamo in un in un indice per esempio dell'area euro potremmo avere un rischio valutario. Quindi qualunque tipo di indice che non sia in euro potremmo avere il rischio valuta soprattutto se ad esempio lo strumento su col quale decidiamo di andare su quel mercato non copre la valuta.

  • rischio di volatilità, l'abbiamo detto in precedenza ci sono degli indici che presentano delle volatilità estremamente alte, come ad esempio i mercati azionari emergenti, mentre abbiamo dei mercati che hanno una volatilità molto più bassa perché sono dei mercati molto meno rischiosi.

  • rischi collegati ai tassi di interesse. Per esempio per quanto riguarda il mercato obbligazionario e poi possiamo avere un rischio mercato in questo caso a seconda del mercato di riferimento sul quale il nostro strumento va ad investire.

  • rischio legato alla natura dell'indice e quindi alla natura dell'asset di riferimento. Quindi se azionario, obbligazionario, settoriale o materie prime. Ognuno di questi asset class ha infatti un grado di rischio implicito e intrinseco differente. Ovviamente l'azionario ha un rischio più elevato rispetto al obbligazionario e le materie prime hanno un rischio ulteriormente differente. Quindi il rischio in questo caso è strettamente connesso alla natura della asset class che viene rappresentata all'interno dell'indice.

Investire negli indici: motivazioni principali

Adesso andiamo a vedere un'altra delle motivazioni principali per il quale un trader di tipo intraday o multiday dovrebbe investire nel mercato degli indici. E andiamo a vedere la selezione dei mercati. Abbiamo detto che gli asset class sui quali si può investire sono molto differenti tra loro ed è possibile andare a investire sull'azionario, quindi su indici di tipo azionario, settoriali, obbligazionari, tematici, materie prime, criptovalute, volatilità e valutario. Quindi il trader non deve fare altro che selezionare quelli che sono le asset class con cui ha maggiore confidenza o quelle sui quali ha deciso di studiare una strategia o per le quali la strategia si sposa maggiormente, quindi che genera dei segnali con più probabilità di successo e quindi più profittevoli.

Andiamo avanti e vediamo un'altra delle motivazioni principali per il quale investire negli indici e valutiamo gli aspetti fondamentali. La comprensione delle dinamiche economiche generali di un paese o di un settore sono spesso più facilmente comprensibili e interpretabili rispetto alla valutazione di un singolo titolo. Quindi, quando noi facciamo riferimento a indici, per esempio azionari e obbligazionari, quindi di asset class principali, facciamo riferimento a dati macro. Quando invece andiamo su un singolo titolo, quindi andiamo a fare degli investimenti su un singolo titolo azionario dobbiamo fare delle valutazioni micro. Questo cosa significa? Significa che dobbiamo entrare in profondità in merito a tutto quelli che sono i principi contabili di un'azienda. Quindi dobbiamo fare un'analisi del conto economico nello stato patrimoniale del cash flow dei principali indicatori di liquidità e di molti altri indicatori e informazioni chiave. Questo ci conduce ad avere sostanzialmente per poter comprendere al meglio quelle che sono le situazioni dell'azienda la salute dell'impresa e quindi anche un possibile andamento futuro. Avere una conoscenza, un expertise, un know how di base o comunque abbastanza importante. Quindi quando invece si valutano dinamiche di più ampio respiro quindi dinamiche macro, è più facile reperire le informazioni e anche saperle valutare.

In questo caso gioca un ruolo determinante anche il discorso dell'asimmetria informativa. Infatti noi definiamo asimmetria informativa la condizione che si verificano nel mercato quando uno o più operatori dispongono di informazioni più precise di altri. Ovviamente, quando facciamo riferimento a discorsi macroeconomici abbiamo la possibilità di avere delle informazioni molto precise e molto puntuali, perché spesso vengono forniti da quelli che sono le authority o gli organi di riferimento, quindi, per esempio banche centrali, BCE e piuttosto che Federal Reserve.

Per quanto riguarda invece i singoli titoli arrivano sì dalle aziende, dalle imprese, però non abbiamo effettivamente sempre chiaro quali sono le strategie che dominano e che muovono le attività all'interno dell'azienda stessa. Bisognerebbe essere all'interno dell'impresa per poter avere una conoscenza molto approfondita di quello che è il core business, i business, le politiche e le strategie che ha in mente il board per quanto riguarda l'attività dell'azienda. Quindi sostanzialmente la valutazione diciamo la comprensione degli indici è più semplice rispetto che la valutazione e l'analisi di un singolo titolo. E per questo forse l'investimento in indici è più adeguato anche per quanto riguarda, per esempio, dei trader che si approcciano alla professione da neofiti. Da aggiungere inoltre che la lettura dei principi di classificazione contabile di un'azienda non è sempre facile, non sono sempre facili da leggere e bisogna appunto avere una conoscenza per poterli capire e comprendere in profondità. E non è sempre facile conoscere le reali tematiche e business di un'impresa.

Agli aspetti fondamentali, poi, bisogna aggiungere gli elementi tecnici, in quanto la maggiore liquidità e i volumi. Gli scambi presenti indicativamente sui mercati e sugli strumenti che lavorano sugli indici ed in particolare sui futures e quindi come strumento in considerazione. Prendiamo I futures permettono una più facile utilizzo delle principali strategie di trading che si basano sull'analisi tecnica. Ad esempio, anche la stessa press action ha un'efficienza e un'efficacia maggiore su i titoli ad alta ad alta capitalizzazione e sugli indici, proprio perché esiste molta più liquidità e volumi di scambi sul mercato. Poi le valutazioni sono più accurate e i segnali sono più chiari Proprio grazie alla liquidità presente sul mercato si formano soprattutto dei pattern di prezzo. Quando si lavora con le candlestick, ad esempio, o con la frase action, si formano proprio dei segnali più chiari e più definiti e quindi le valutazioni vengono più precise, più accurate.

Inoltre c'è la possibilità di utilizzare anche delle analisi di tipo quantitativo e algoritmico, nel senso che quando si parla di indici è facile reperire tutti i dati storici che possono essere anche molto precisi riguardo all'apertura e alle chiusure, agli occhiello della giornata ed alla sessione di Borsa. In più si ha una migliore efficienza di tutto quello che è il discorso della strategia che si basa sui dati storici. Come ultimo punto, infine prendiamo gli strumenti a disposizione sul mercato per andare sul mercato degli indici e andiamo a vedere che gli strumenti che permettono di investire sugli indici sono veramente numerosi, quindi sono molteplici e rappresentano e questo rappresenta un grandissimo vantaggio. Come abbiamo detto esiste una grande selezione di mercati e quindi una grande selezione di asset class che compongono i diversi basket degli indici di riferimento.

00:25:45Ma esistono anche numerosi strumenti che vanno direttamente investire sugli indici stessi. Quindi poi andremo a vedere in dettaglio di che cosa stiamo parlando quando andremo ad affrontare gli strumenti operativi, ma indicativamente abbiamo già evidenziato che parleremo di Contract for difference, quindi CFD, di contratti derivati, quindi di futures ed opzioni. Parleremo di strumenti a gestione passiva come gli ETF a gestione attiva, come i fondi comuni aperti e infine parleremo di opzioni.

Investiamo su indici o su azioni?

Ma adesso rispondiamo a una delle domande principali che tutti si pongono quando iniziano a fare trading oppure anche nel corso della vita di un trader già più esperto. Investiamo su indici o su azioni? Quindi, andiamo su un basket, su un paniere di titoli, oppure sul singolo, sul singolo titolo e sulla singola azione?

Adesso vediamo quali sono i fattori che influenzano la scelta. Intanto bisogna valutare gli obiettivi di investimento e di trading. Questo è fondamentale quando si decide di fare una scelta proprio a livello di strumento o di asset class. In questo caso noi dobbiamo sapere esattamente e avere chiaro qual è il nostro obiettivo di investimento o della nostra trade in generale.

Poi dobbiamo valutare la nostra propensione al rischio. Ovviamente le azioni possono essere più rischiose rispetto agli indici, però abbiamo detto e abbiamo sottolineato che certe tipologie di indici, come ad esempio i mercati emergenti, possono avere una un rischio più elevato rispetto magari ad alcune azioni magari ad alta ad altissima capitalizzazione molto conosciute che possono avere invece un rischio magari inferiore quindi bisogna fare delle bisogna stare molto attenti e fare una valutazione e un confronto molto approfondito quando andiamo a dover scegliere tra indici o azioni. Inoltre dobbiamo fare anche una ricerca dei rendimenti per esempio perché alcuni azioni staccano dei dividendi in dividendi importanti, quindi hanno degli alti dividend yield.

Se facciamo trading multiday potrebbe essere interessante il dividend yield e quindi incassare i dividendi, mentre se siamo per esempio dei trader intraday potrebbe non essere di nostro interesse. Quindi anche qui dipende dal tipo di operatività che andiamo ad eseguire e dalla conoscenza dei mercati. Noi potremmo avere una conoscenza dei mercati molto particolare, molto generica su certi tipologie di aree geografiche, per esempio certi paesi ed essere più specifici su altri. Potremo avere una conoscenza approfondita su un titolo azionario mentre non avere una conoscenza di certi indici quindi certi mercati per esempio di certi asset class che sono rappresentati da un determinato indice quindi dobbiamo fare una valutazione soprattutto del nostro know how e delle nostre expertise.

Poi dobbiamo pensare alla diversificazione. Noi vogliamo comunque avere un portafoglio di quindi avere più di una trade attiva nello stesso momento oppure se decidiamo di fare e di avere un'operatività dove eseguiamo una trade alla volta. Poi dobbiamo valutare il concetto di liquidità quindi la liquidità che abbiamo a disposizione la volatilità del singolo strumento quindi del singolo strumento sul quale noi vogliamo andare a tradare. Quindi se è una volatilità molto elevata oppure se abbiamo quindi un rischio di volatilità oppure no se abbiamo una gestione della posizione.

Quindi se vogliamo fare una gestione della posizione e quindi se decidiamo di mantenere magari una posizione in bagno hold oppure se decidiamo di comprare e vendere nell'arco di un paio di giorni o addirittura di essere in intraday quindi un apertura e chiusura veloce e poi dobbiamo valutare anche l'impatto dei costi commissionali o dello spread che ci applica l'intermediario quando decidiamo di tradare su un indice o su un'azione. Quindi se stiamo valutando delle azioni ad alta capitalizzazione, oppure delle mid cap o delle small cap e altri elementi. Non possiamo dire che indici o azioni quale delle due sia la migliore, perché sono questi fattori che determinano quale sarà la nostra scelta, se propendere per una un investimento, una trade in indice, in indici oppure su un titolo azionario. Quindi è una scelta soggettiva. Rispondete a queste domande valutate anche le vostre strategie o quelle che vorrebbero essere le vostre strategie che state progettando per andare sul mercato e valutate anche su quale tipologia di strumento e di sottostante può essere più efficace e più idonea.

Per chi è adatto l'investimento in indici?

Ora affrontiamo l'ultimo punto di questa seconda di questo secondo modulo dedicato al perché investire negli indici. E la domanda che ci poniamo è per chi è adatto l'investimento in indici? Sostanzialmente i trade sugli indici sono adatti a diverse tipologie di investitori. Possiamo essere dei trader di lungo medio termine e quindi essere degli investitori che hanno il fronte temporale non di breve termine, ma che pensano di poter tenere un titolo o un indice in posizione, in questo caso un paniere di titoli o un un basket di asset per lungo termine. Possiamo essere dei trader o degli scalper di breve periodo, essere multiday o intraday. Possiamo essere degli investitori tematici e settoriali e quindi sposare o avere dei focus su determinati temi o determinati settori. Perché abbiamo delle conoscenze specifiche. Possiamo essere appunto scalper, come abbiamo detto in precedenza, o addirittura algo trader. Quindi utilizzare i dati storici per fare impostare delle strategie di tipo quantitativo ed algoritmico ed eventualmente addirittura dei trading system. Comunque possiamo diciamo adottare diverse tipologie di strategie secondo i vari orizzonti temporali e gli indici si adattano a strategie di tipo tecnico, di tipo fondamentale, a strategie algoritmiche e anche discrezionali.

Conclusione

Quindi, in conclusione, si può dire che un investimento in indici è adatto più o meno per tutte le tipologie di investitori e per tutte le tecniche più o meno presenti sul mercato, in quanto appunto forniscono un'alta diversificazione ed è correlazione alta liquidità e sono strumenti che permettono anche di conoscere il mercato di riferimento in modo più semplice, diciamo un po meno complesso e strutturato rispetto ad altre tipologie di investimento.