Lezione 16
Investire in indici di borsa con ETF
Entriamo quindi nel dettaglio del mondo degli ETF e quindi degli Exchange Traded Fund. Abbiamo detto che sono fondi a gestione passiva, non hanno un team di gestione. Tendenzialmente hanno basse commissioni proprio perché non hanno spese e costi che sono invece impliciti all'interno di quello che è un fondo comune di investimento perché ha dei costi ulteriori derivati dalla gestione attiva.
Si caratterizzano per avere come unico obiettivo quello di replicare fedelmente l'andamento dell'indice, in questo caso come benchmark di riferimento, ma anche, per esempio, obbligazioni o materie prime. Questo è indipendente dal sottostante di riferimento. Noi adesso stiamo parlando di ETF che vanno a replicare degli indici quindi avremo sostanzialmente come obiettivo di questo ETF quello di andare a replicare degli indici di tipo azionario obbligazionario o collegato per esempio a delle materie prime.
Non hanno una scadenza a differenza dei contratti futures e delle opzioni e questo è importante perché quindi sono più semplici da gestire rispetto a degli strumenti derivati con delle scadenze prefissate e hanno delle commissioni meno elevate rispetto ai fondi tradizionali.
Non hanno un team di gestione. Tendenzialmente hanno basse commissioni proprio perché non hanno quelle quelle commissioni di esempio di distribuzione o quelle spese e costi che sono invece impliciti e all'interno di un fondo comune di investimento perché ha dei costi ulteriori derivati dalla gestione attiva. Si caratterizzano per avere come unico obiettivo quello di replicare fedelmente l'andamento dell'indice in questo caso come benchmark di riferimento, ma anche per esempio obbligazioni o materie prime.
Questo è indipendente dal sottostante di riferimento, noi adesso stiamo parlando di ETF che vanno a replicare degli indici quindi avremo sostanzialmente come obiettivo di questo ETF quello di andare a replicare degli indici di tipo azionario obbligazionario o collegato per esempio a delle materie prime.
Le caratteristiche di questi strumenti sono di essere appunto a gestione passiva, l'abbiamo già detto, possono avere l'effetto leva o essere strutturati quindi possono amplificare l'effetto del dell'investimento attraverso la leva finanziaria oppure essere strutturati quindi avere la possibilità di essere ETF di tipo long o di tipo short quindi che possono andare sia a rialzo che a ribasso.
Replicano un benchmark un sottostante di riferimento (anche questo l'abbiamo detto) non hanno una scadenza a differenza dei contratti futures e delle opzioni e questo è importante perché quindi sono più semplici da gestire rispetto a degli strumenti derivati con delle scadenze prefissate e hanno delle commissioni meno elevate rispetto ai fondi tradizionali, in quanto la gestione passiva ha una struttura dei costi meno impattante.
Andiamo a vedere poi quali sono i principali fondi e all'interno di Borsa Italiana, ma prima di affrontare questo argomento andiamo a vedere le modalità di replica degli ETF.
Le repliche possono essere di due tipi, replica fisica o replica sintetica.
La replica fisica è una tipologia di replica che si basa sul detenere il sottostante e non un contratto ad esso collegato, cioè sostanzialmente se abbiamo per esempio un ETF su un indice, come può essere l'S&P 500, noi deteniamo il sottostante, quindi la proprietà dei titoli azionari sottostanti e non un contratto derivato collegato. In questo caso abbiamo due tipologie di repliche fisiche che sono quella completa o quella a campionamento. Nella replica completa andremo a prendere tutti e 500 i titoli, quindi noi doteremo tutti i 500 di titoli azionari all'interno del portafoglio, mentre nella replica campionamento ne terremo soltanto quelli principali e diciamo quelli magari a più alta capitalizzazione che sono i più rappresentativi dell'indice di riferimento e che ne determinano maggiormente l'andamento.
La replica sintetica, invece, è una replica che si basa sul detenere un contratto derivato collegato e in questo caso abbiamo due tipi di contratti o tipi di repliche sintetiche, ETF unfunded swap based oppure ETF funded swap based. Quindi abbiamo queste tipologie di replica sintetiche che vanno a caratterizzare la struttura diciamo della replica dell'ETF stesso. Non ci addentreremo adesso nel concetto delle repliche ma abbiamo voluto dare semplicemente una panoramica molto generale, ma questo vi permette di comprendere il meccanismo di replica di questo strumento rispetto al suo sottostante. È importante conoscerlo, sapere che esiste, ma se volete fare poi un approfondimento potete andare direttamente su Borsa Italiana, per esempio, che fornisce una descrizione dettagliata di quelle che sono le varie tipologie di repliche, sia fisiche che sintetiche, e potete così comprendere al meglio quello che è il vostro investimento se decidete di andare a fare una trade utilizzando gli ETF. Quindi, per chi volesse approfondire, Borsa Italiana offre un tutte le informative e i dati necessari per comprendere appieno le tipologie di repliche, per chi volesse utilizzare appunto il mondo degli ETF per investire nel mercato degli indici.
Vediamo anche come si possono dividere gli ETF tra classici e strutturati, ovvero ETF a leva e ETF short che possono essere a leva o senza leva. Gli ETF a leva sono ovviamente strumenti che replicano sottostante con un effetto moltiplicativo e questo può assumere diversi livelli a seconda del fattore moltiplicativo che si applica alla posizione. Poi abbiamo tra gli strutturati anche gli ETF short, quindi con la possibilità di andare al ribasso sui mercati. Questi possono essere a leva o senza leva, quindi abbiamo la possibilità di avere ETF a leva long e short oppure ETF short senza leva. Le principali differenze con gli ETF classici appunto, sono l'effetto dell'amplificazione concessa dalla leva finanziaria e la possibilità di andare short sul mercato.
I vantaggi e i contro della struttura : i vantaggi ovviamente la possibilità di poter andare short e quindi di essere ribassisti su un mercato e la possibilità di utilizzare la leva nel caso si possiedano piccoli o ridotti capitali. Il fatto comunque di amplificare le performance, ma anche le perdite, invece vengono diciamo considerati come un aspetto negativo, quindi un contro della struttura. Inoltre gli ETF strutturati spesso non replicano in modo fedele quello che è l'andamento del benchmark di riferimento, quindi in questo caso dell'indice. Quindi quando decidete e se decidete di andare ad investire in un ETF strutturato e soprattutto quando lo utilizzate in multiday, andate sempre a considerare il meccanismo della struttura perché spesso gli ETF strutturati non replicano fedelmente e potreste avere delle sorprese quando decidete di utilizzare questi determinati strumenti per poter fare le vostre trade. Quindi valutate molto attentamente i meccanismi e le funzionalità degli ETF quando utilizzate ETF a leva o ETF short.
Analizziamo adesso gli aspetti più importanti da considerare quando scegliamo un ETF. Tra gli elementi chiave, i fattori dominanti abbiamo il volume e il controvalore degli scambi. Un ETF quando andate a cercare un ETF o comunque cercate di comprendere se è lo strumento adatto a voi, andate sempre a controllare il controvalore degli scambi e volumi tradati, anche perché non tutti gli ETF hanno alti volumi di scambi e controvalori accettabili, per cui andate sempre a fare un'analisi approfondita del numero di contratti scambiati e del controvalore di questi contratti sia a livello giornaliero che a livello mensile. Valutate quindi la liquidità dello strumento, poi considerate anche lo spread tra denaro e lettera. Quindi se c'è una divergenza di prezzo molto ampia tra quello che è il prezzo in acquisto e il prezzo in vendita, in quel caso anche questo è un altro esempio di come può influire la liquidità dello strumento quando si deve determinare il prezzo di acquisto o il prezzo di vendita. Valutate inoltre il benchmark di riferimento. Se decidete di investire su un determinato asset sottostante, controllate che il benchmark di riferimento dell'ETF sia corrispondente al tipo di mercato che volete andare a tradare e che non ci siano delle aree geografiche magari più estese, piuttosto che dei settori non troppo specifici ma magari allargati. Quindi valutate sempre il sottostante e il funzionamento del sottostante, la natura del sottostante e il meccanismi che muovono il sottostante. Mi raccomando, prestate attenzione a queste caratteristiche.
Poi è importante valutare i costi. Quando si opera in ETF normalmente si opera in orizzonti temporali che non sono proprio intraday, ma sicuramente multiday di breve o medio termine, quindi l'impatto dei costi potrebbe essere un po' meno importante rispetto al trading intraday però considerateli, valutateli sempre quando decidete di scegliere tra i vari strumenti. Analizzate sempre anche la tipologia di replica cioè se fedelmente replica, l'ETF replica il sottostante. Come abbiamo detto nelle slide precedenti gli ETF strutturati hanno più difficoltà a replicare in modo preciso il sottostante, sia quelli a leva sia gli ETF short, quindi confrontate sempre l'andamento dell'ETF con il sottostante, aiutatevi magari con qualche indicatore come ad esempio il tracking error oltre al king error volatility e analizzate quindi l'andamento dello strumento rispetto al suo benchmark di riferimento.
Poi considerate anche la distribuzione o meno di dividendi. Ci sono degli ETF che staccano dividendi, ETF di tipo azionario e quindi valutate o meno se vi può interessare la distribuzione dei dividendi oppure se preferite che questi dividendi vengano reinvestiti all'interno dell'ETF e quindi considerate anche questo fattore. Infine, pensate alla fiscalità perché a parità di strumenti, ad esempio un ETC presenta dei vantaggi dal punto di vista fiscale per contro ha un rischio di un emittente più elevato. Gli ETC poi li vedremo in una sessione a parte, sono strumenti differenti dagli ETF in quanto non sono fondi di investimento ma sono un altro tipologia di strumenti e quindi in questo caso non hanno le caratteristiche che differenziano diciamo anche dal punto di vista fiscale gli ETF quindi fondi dagli altri strumenti presenti sul mercato. Considerate che il problema principale degli ETF sono le minusvalenze che non si possono portare in compensazione quindi le minusvalenze vanno iscritte come redditi diversi e quindi non possono essere portate in compensazione a eventuali profitti generati da altri ETF. Viceversa gli ETC si comportano come gli altri strumenti e quindi hanno la possibilità di compensare le minusvalenze nei quattro anni successivi. Quindi valutate anche l'aspetto fiscale quando decidete di fare o di tradare un ETF.
Considerate inoltre che spesso, come accade con molti broker, ad esempio anche con Plus 500 o con eToro, non si investe direttamente sugli ETF, ma si investe su CFD, quindi su strumenti derivati che poi a loro volta investono in ETF. Quindi valutate anche questo fattore. Adesso andiamo a vedere qualche esempio sul sito di Borsa italiana quindi apriamo il portale di BorsaItaliana.it nella sua schermata principale possiamo vedere nel menu orizzontale che sono presenti tutti gli strumenti scambiati sul mercato. In questo caso abbiamo la voce ETF. Andremo in tutti gli ETF per vedere quelli che sono scambiati su Piazza Affari e in questo modo avremo, attraverso le aree di riferimento per il filtro, la selezione, la possibilità di andare a selezionare quelli che sono gli ETF per macroaree. Quindi avremo macro aree che riguardano gli Emerging, l'obbligazionario, "Style" gli sviluppati e una categoria altro. Andiamo ad esempio a vedere cosa contiene la categoria Macroarea sviluppati. Abbiamo tutte la categoria degli azionari e abbiamo anche gli ETF a leva, long e short e in questo caso possiamo vedere anche per quanto riguarda l'obbligazionario. Anche qui abbiamo obbligazionario diviso per emittente corporate anche qui a leva misti oppure come emittente titoli di Stato poi suddivisi per aree geografiche emergenti euro, Italia, mondo e non euro. Poi se andiamo avanti vediamo gli emergenti anche in questo caso abbiamo emergenti di tipo azionario divisi poi per aree geografiche. Andiamo infine a vedere le ultime due macroaree che sono gli Style. Prendiamo i mercati l'azionario "style" sviluppati in questo caso vediamo che gli style sostanzialmente sono particolari tipologie di ETF che hanno dei temi particolari. Quindi in questo caso vediamo ad esempio Selected Dividend US, quindi una selezione di titoli americani in base al dividendo, alcuni legati al quality factor, alcuni legati al momentum, insomma ci sono varie tipologie di fattori che determinano la selezione. ella categoria Altro. Andiamo ancora a fare una valutazione e vediamo che nella categoria Altro abbiamo di nuovo azionari settoriali e tematici legati alle commodities flessibili, quindi che hanno un ampio margine di manovra, indici di credito e ETF sulla volatilità, sui multi asset e real estate. Usciamo adesso dal sito di Borsa Italiana e vediamo un altro esempio di CFD su ETF di Plus500, in questo caso Live Shares Japan. Quindi questa schermata rappresenta un CFD su ETF come dicevamo, quindi un CFD che è uno strumento derivato che ha come sottostante un ETF che investe sul paese Giappone, quindi quindi Japan e l'ETF emesso da iShares. In questo caso abbiamo visto quindi un esempio particolare di uno strumento che investe sostanzialmente su un ulteriore strumento. Andiamo avanti e vediamo invece in questo caso gli ETN o Exchange Traded Notes.