Lezione 11

Indici di borsa americani

Parliamo adesso dei principali mercati americani e andiamo a vedere quali sono gli indici principali le principali borse d'affari. Per quanto riguarda gli indici principali del mercato americano possiamo far riferimento ai seguenti:

  • Dow Jones industria Leverage che racchiude le 30 maggiori società americane

  • NASDAQ 100 con le 100 maggiori aziende tecnologiche del Nasdaq Composite

  • Russell 1000, Russell 2000 e Russell 3000

  • S&P500, ovvero le 500 maggiori società statunitensi.

Per quanto riguarda invece i gli indici che vengono utilizzati dai trader per poter impostare la loro operatività, possiamo far riferimento soltanto all'S&P 500 e al Nasdaq 100. Il primo possiamo dire che è rappresentativo della salute dell'economia americana e delle aziende statunitensi, mentre il secondo è più rappresentativo di quello che è il settore hi tech e delle tecnologie innovative. Per quanto riguarda i mercati e le piazze d'affari, possiamo dire che nei principali mercati di scambio si trovano a New York, in cui abbiamo il New York Stock Exchange, ovvero il NYSE e Nasdaq Stock Exchange, ovvero il Nasdaq. Quindi NYSE e Nasdaq, che si trovano a New York, sono rappresentative delle più importanti piazze d'affari e di scambio nel mercato statunitense.

Caratteristiche dei mercati americani

Quali sono le caratteristiche principali di questi mercati? In primis possiamo dire l'alta liquidità e gli scambi giornalieri, come abbiamo visto nel corso dedicato al trading sulle azioni americane. Possiamo dire che i mercati americani hanno la caratteristica di avere minor spread tra denaro e lettera, ovvero minor differenza tra prezzo di acquisto e prezzo di vendita. Si trova sempre una controparte. Quando si decide di fare un'operazione sul mercato americano è più difficile da influenzare per i grandi investitori o le cosiddette mani forti e si presta in maniera favorevole alla analisi tecnica e all'utilizzo dell'analisi fondamentale. Inoltre, in NYSE, il Nasdaq, che rappresentano i mercati con il più alto numero di società quotate e di scambi giornalieri presenti negli Stati Uniti.

Altra caratteristica importante dei mercati americani sono la possibilità di investire in aziende innovative e a grande capitalizzazione, ad esempio come i Fang. Bisogna stare attenti, infatti, quando si fa trading sul mercato americano, in particolare sul Nasdaq 100, ma in generale sui listini principali, ci sono dei titoli ad altissima capitalizzazione che muovono il mercato in una certa direzionalità a seconda del loro movimento, quindi del singolo movimento del titolo e ci sono quattro cinque titoli altamente capitalizzati all'interno degli indici. Se vogliamo allargare possiamo arrivare fino a dieci aggiungendo altri titoli importanti, come ad esempio Microsoft, oltre ai Fang, quindi oltre a Facebook, Amazon, Alphabet, Netflix e Google che fanno molto e l'andamento dei mercati stessi. Quindi, quando decidete di andare a fare trading sul mercato azionario americano, considerate sempre l'influenza dei grandi big ad alta capitalizzazione sull'andamento del listino principale.

Andiamo avanti e vediamo altre caratteristiche del mercato americano, come gli alti dividend yield e il fatto di essere un market leader rispetto agli altri mercati degli altri continenti. Quindi è market leader rispetto ai mercati europei ed è market market leader rispetto ad altre tipologie di mercati secondari. Quando andiamo a fare questo tipo di ragionamento dobbiamo considerare che, essendo market leader e non è influenzato da altri indici in maniera particolare. Quindi mentre quando facevamo un ragionamento sui mercati europei e parlavamo del DAX dicendo che è facilmente influenzato soprattutto all'apertura dei mercati americani del pomeriggio, quando parliamo invece dei mercati americani possiamo dire che si muovono in maniera piuttosto individuale e risentono meno di quelli che sono i movimenti invece del Vecchio continente.

Quindi, quando decidete di fare trading sul mercato americano, considerate che come market leader assoluto e quindi non solo relativo come abbiamo fatto riferimento al Dax e si muovono di vita propria quindi dovete fare un'analisi approfondita delle dinamiche di movimento degli indici in base appunto alla loro indipendenza e assenza di correlazione diretta con altri mercati. Abbiamo detto che ha una correlazione con il DAX, ma è il DAX che segue maggiormente mercati americani, non il contrario. Quindi seguite soprattutto quelli che sono i market mover nel mercato americano per cercare di capire quale può essere la direzionalità. Quindi mentre nel caso del DAX abbiamo messo il focus, l'accento sul fatto che può essere influenzato dall'apertura dei mercati americani. Nel caso invece dei mercati U.S.A. dobbiamo far riferimento soltanto alle variabili macroeconomiche e altre variabili di tipo scenario.

Altre caratteristiche poi è che difficilmente influenzabili dalle mani forti, quindi dagli investitori istituzionali, si presta bene all'analisi tecnica, quindi all'utilizzo di strategie come la pay section e altre strategie basate su indicatori oscillatori. E quindi possiamo riassumere diciamo tutti i vantaggi del mercato americano come alti volumi di scambio e di liquidità, una forte diversificazione, un grande numero di titoli a disposizione e una correlazione diversificazione all'interno degli indici. Maggiori opportunità di investimento ed essere market leader rispetto ad altri mercati.

Vedendo queste caratteristiche quindi possiamo dire che il mercato americano si presta bene sia a tutto quello che è analisi fondamentale. Quindi se decidete di approcciare il trading sui mercati americani NASDAQ 100 ed S&P500 per quanto riguarda le variabili macroeconomiche quindi l'analisi fondamentale o tutte quelle variabili collegate ai settori per esempio hi tech per quanto riguarda il NASDAQ oppure si presta bene anche all'analisi tecnica quindi price action tecniche di tipo discrezionale, utilizzo di indicatori di oscillatori o altre tipologie di analisi tecnica, analisi candlestick, analisi di pattern o altri tipi di analisi e valutazioni che potete prendere in considerazione.

Si può utilizzare anche molto bene tutto quello che riguarda l'analisi di tipo algoritmico e quantitativo, quindi la valutazione delle serie storiche e dei dati. Queste tipologie di indici quindi, si prestano a tutte e tre le tecniche. Per quanto riguarda le tecniche invece, basate sulle notizie, i rumors e i comunicati stampa. Potete valutare anche queste tipologie di trading perché comunque molti trader, soprattutto della vecchia scuola, ancora utilizzano queste queste tecniche ma valutate che maggiormente questa tipologie soprattutto per quanto riguarda i trader italiani vengono utilizzate soprattutto sui mercati europei ma in particolare su quello che è il mercato locale e il mercato italiano che si conosce meglio e quindi si conosce anche in maniera più approfondita quello che può essere l'impatto di un determinato evento o di una determinata notizia sullo asset che si intende tradare.

Market mover mercato americano

Andiamo a vedere quindi velocemente quali sono i principali market mover del mercato americano. Per chi fosse interessato ad approfondire il mercato azionario americano, abbiamo creato un corso di trading sulle azioni americane, quindi anche sui colossi del Big Tech, con un focus in particolare sui Fang. Quindi, se foste interessati, abbiamo a disposizione questo corso, questo videocorso operativo che potete andare a seguire per cercare di comprendere meglio il trading proprio sul mercato del nuovo continente.

Per quanto riguarda i market mover, quindi, andiamo a fare una breve overview e parliamo di market mover di tipo economico. Quindi tutto ciò che riguarda le variabili macroeconomiche, dal PM ai all'inflazione, al PIL, al prodotto interno lordo, le vendite al dettaglio, l'indice della fiducia dei consumatori, i non farm pay rolls e le riunioni della Federal Reserve, cioè del FOMC, che sono particolarmente importanti perché sappiamo che durante le riunioni della Fed vengono rilasciate sia le strategie sui tassi di interesse, sia riguardo le politiche monetarie.

Per quanto riguarda i non farm, però, se facciamo una breve parentesi diamo una definizione. Sono i dati relativi all'occupazione negli Stati Uniti per il settore manifatturiero delle costruzioni dei beni, dove i salariati rappresentano circa l'80 per 100 della forza lavoro. Quindi non includono invece i dati del settore agricolo e del settore operaio e di chi lavora invece per il governo e gli enti di tipo no profit. Altri tipi di market mover che dobbiamo andare a considerare, poi, sono di tipo politico, quindi sia di tipo di politica interna sia di tipo di politica estera. Quindi, ad esempio scontri commerciali tra Paesi come ad esempio lo scontro tra gli Stati Uniti e la Cina dal punto di vista commerciale dispute tra diversi parti politiche quindi tra repubblicani e democratici oppure l'anno delicato particolare ed elezioni presidenziali oppure delle primarie dobbiamo considerare anche tra i market mover legnose sui titoli quindi comunicati stampa rumors notizie operazioni di Money quindi fusioni acquisizioni e tutte quelle operazioni come OPA IPO e stock split o aumenti di capitale che possono impattare direttamente sui titoli.

Infine abbiamo i rendiconti di gestione dell'azienda che possono essere trimestrali pure, risultati di esercizio, quindi annuali risultati di bilancio e che possono influenzare in maniera positiva o negativa anche in base alle stime e i consensus degli analisti e infine le aree di prezzo rilevanti individuabili invece con l'analisi tecnica. Quindi particolari aree di prezzo sul quale il titolo si è mostrato particolarmente sensibile durante un certo determinato arco temporale. Quindi facciamo le considerazioni di tutti questi dati per fare delle valutazioni di tipo macroeconomico ma anche. Di tipo tecnico. Quindi questi sono principalmente i market mover che muovono il mercato americano in un contesto di tipo generale.

Perché i market mover sono importanti?

Vediamo quindi perché sono importanti. Influenzano l'andamento del mercato. L'abbiamo detto in precedenza alcuni titoli ne risentono maggiormente rispetto ad altri. Aumentano la volatilità dei listini. Quindi per quanto riguarda il trading sui mercati americani dobbiamo essere molto attenti quando decidiamo di entrare a fare il nostro ingresso a mercato. Cercare di sapere quando escono i comunicati stampa, quando escono certe particolari notizie programmate in modo tale da non essere a mercato quando abbiamo la fuoriuscita e il rilascio dei risultati. Possono essere utilizzati per impostare strategie di trading e quindi possono essere utili per la vostra operatività. Si può decidere di non operare durante il rilascio di alcuni market mover e quindi decidere di restare fuori dalle notizie quando sono particolarmente rilevanti o importanti che possono causare un cambio di direzione del mercato e magari buttarvi fuori dalla vostra trade e prendere uno stop loss. Quindi attenzione ai market mover perché sono fondamentali comunque per qualunque strategia operativa decidiate di andare a utilizzare sul mercato americano.

Considerate che se operate a livello di intraday, dovete avere sempre in mente il calendario economico della giornata, perché è importante sapere quando escono i dati e quindi come possono influenzare la vostra trade. Se lavorate su un multiday di qualche giorno, è importante conoscere e sapere più o meno quando escono i dati, per non essere magari a mercato, non trovarsi a mercato in determinati momenti delicati o in fase delicati della sessione giornaliera. Se lavorate invece su più ampio respiro, potete anche non considerare il rilascio dei dati, in quanto potrebbe impattare in maniera molto inferiore sulla vostra trade, avendo un orizzonte temporale e di più lungo respiro.

Dove trovare notizie market mover?

I market mover sono presenti sui siti istituzionali aziendali oppure testate giornalistiche. Ovviamente dipende la tipologia del dato. Se cercate dati di tipo economico le potete trovare sulle testate online di settore o sui siti di tipo istituzionali. Le potete trovare sul sito del vostro broker. Ad esempio Plus500, come vediamo nella slide, li ha e li abbiamo già visti quando abbiamo fatto e parlato del calendario economico in altre occasioni. Lo potete trovare anche il calendario economico, per esempio su alcuni dati economici della settimana o di un orizzonte temporale che potete andare a filtrare anche sul nostro sito di trading on line punto it. Per quanto riguarda invece la parte della politica, le trovate sulle testate di settore, sui giornali come Milano Finanza, come Il Sole 24 Ore.

Per quanto riguarda le news sui titoli, i rendiconti di gestione, le stime, il consensus degli analisti, invece, vi invito maggiormente ad andare su i siti delle singole aziende in modo tale da andare a vedere quelli che sono le notizie rilasciate proprio dalla dall'azienda stessa in modo tale da avere dei dati aggiornati. Per quanto riguarda gli indici e quindi è fondamentale parlare di indici e poi abbiamo parlato anche di news sui titoli e di rendiconti di gestione e di stime consensus degli analisti perché sappiamo e abbiamo detto in precedenza che molti indici sono influenzati da titoli ad altissima capitalizzazione. Quindi è importante sapere, soprattutto per questi titoli che possono influenzare l'andamento del paniere.

Quali sono i dati più importanti?

Per quanto riguarda invece i dati macroeconomici e che sono quelli che influenzano maggiormente gli indici, insieme ai dati politici potete invece andarli a trovare su delle testate, diciamo anche più generaliste, che hanno una sezione magari legata alla finanza. Potete seguire dei telegiornali e comunque seguire tutti i media che spesso parlano di tutti quelli che sono i dati rilasciati dal punto di vista macroeconomico o delle condizioni politiche e le situazioni di politica interna o di politica estera degli Stati Uniti e del rapporto con altri Paesi.

Come abbiamo detto in precedenza, ci sono due eventi in particolare piuttosto importanti, che sono i famosi Non Farm PayRolls e le riunioni della Federal Reserve. Quindi il FOMC e le informazioni che forniscono. Facciamo un overview sono riguardano il tasso di disoccupazione, il salario orario medio e quali settori sono cresciuti maggiormente e con le stime anche degli analisti, i dati dei precedenti Non Farm PayRolls e i mercati quindi che ben poi vengono influenzati, ovvero il Forex, gli indici e le materie prime, dovete sapere che i Non Farm PayRolls vengono pubblicati il primo venerdì di ogni mese alle 08:30 ora di New York, ovvero le ore 02:30 orario CET.

Per quanto riguarda invece le informazioni contenute nelle riunioni della FED, quindi nelle riunioni della Federal Open Market Committee FOMC, la maggiore diciamo informazione rilevante che si può ottenere durante la riunione sono quelli relativi alla politica monetaria del Paese e gli obiettivi sui tassi di interesse, quindi le strategie di politica monetaria e le strategie sui tassi. È uno degli appuntamenti principali del mercato americano il FOMC si riunisce otto volte l'anno e i cambiamenti vengono annunciati subito e poi vengono rilasciati successivamente i verbali nelle tre settimane dopo ogni sessione. Durante il FOMC vengono adottati anche quelli che sono poi delle politiche monetarie straordinarie, ovvero delle misure che possono essere applicati in momenti di profonda crisi di tipo economica e che quindi vengono adottate dal FOMC per cercare di far fronte a situazioni particolarmente complicate e difficili.

Andamento indici americani durante le crisi

Andiamo a vedere adesso come si sono comportati i principali indici americani di fronte alle varie crisi finanziarie, oppure quelle legate ai tecnologici o alla crisi pandemica. E vediamo e partiamo dall'indice Nasdaq 100, quindi l'indice dei tecnologici. In particolare vediamo la forte correzione avvenuta nel 2000 quando c'è stata la bolla dei dot com.

Avevamo visto in precedenza la reazione dell'indice DAX A la bolla dei tecnologici. Qui in questo caso prendiamo come riferimento il mercato del Nasdaq 100 che è stato il mercato più impattato per quanto riguarda la bolla dell'high tech e vediamo come dal 96 in poi il l'indice abbia accelerato in maniera piuttosto importante per poi avere una correzione di quasi tutto il la performance guadagnata negli anni precedenti per poi trovarsi in una fase di lateralità fino al 2010 e poi una ripresa costante che l'ha condotto ai massimi storici.

Vediamo la crisi del 2008/2009, quindi la crisi finanziaria e al ritracciamento appunto che ha subito durante quel periodo. E se in un indice tecnologico l'impatto è stato inferiore rispetto ad altri mercati. E invece abbiamo visto come in precedenza la bolla del dot.com, che era focalizzata soprattutto sui tecnologici, è stata molto più impattante.

E poi vediamo successivamente la crisi della prima ondata pandemica all'inizio del 2020 e la prima correzione è avvenuta a febbraio marzo di quell'anno dell'anno scorso. In questo caso anche qui abbiamo un ritracciamento profondo che non è paragonabile comunque con il ritracciamento della bolla dei tecnologici, però comunque è più profondo rispetto a quello della crisi finanziaria del 2008. Questo comunque si trova in un contesto di forte ascesa dei mercati, quindi di forte ascesa del settore tecnologico e del Nasdaq 100 in particolare. Mentre la crisi dei tech, la crisi finanziaria del 2008/2009 si trovava in ben altro contesto. Detto questo, adesso vediamo invece come si è comportato l'indice a 500 e andiamo a fare un rapido confronto.

Qui possiamo vedere l'andamento storico dell'S&P500 e lo stesso movimento che possiamo che abbiamo analizzato per quanto riguardava il NASDAQ 100 lo rivediamo riproposto sull'S&P500 che è un indice che rappresenta di più quello che è il mercato americano in questo caso vediamo come la bolla dei tecnologici ha impattato in maniera inferiore rispetto al NASDAQ 100 l'indice di riferimento l'indice americano arrivava da una salita molto più costante e più duratura nel tempo e la correzione è stata Brusca però non ha riportato i prezzi sui livelli diciamo pre-crisi e ha dato una brusca correzione, però non impattante nello stesso modo rispetto al Nasdaq 100.

Possiamo vedere invece come la crisi finanziaria del 2008/2009 sia stata invece fortemente impattante e quindi ha riportato addirittura i prezzi delle 500 sotto i livelli della correzione della crisi precedente. Poi vediamo anche l'impatto della della crisi sanitaria del covid 19 e quindi della prima ondata pandemica anche qui il mercato ha subito una una brusca correzione al ribasso quindi possiamo vedere come gli entrambi i mercati hanno reagito in maniera differente a quelle che sono state le varie crisi storiche che si sono approcciate ai diversi mercati finanziari.

Il NASDAQ 100 è stato maggiormente sensibile alla bolla dei tecnologici e ha avuto un minore impatto per quanto riguarda la crisi di tipo economico e finanziaria del 2008, mentre per quanto riguarda l'S&P500 abbiamo avuto una maggiore correzione per quanto riguarda la crisi economico finanziaria piuttosto che la dot.com, e hanno avuto entrambe un impatto piuttosto importante per quanto riguarda il cosiddetto minore i tecnologici rispetto all'S&P500, e questo era abbastanza evidente dai due grafici messi a confronto e anche prevedibili in quanto il Nasdaq 100 rappresenta titoli tecnologici quindi in questo caso hanno subito meno l'influenza di quello che è stato la la crisi pandemica e quindi è sono stati meno impattati rispetto a un indice che era più rappresentativo dell'intero mercato.

Dopo aver visto questo breve excursus sull'andamento storico dei diversi listini americani quindi dei principali S&P500 e il Nasdaq 100 e come hanno reagito entrambi alle varie crisi che si sono proposte durante il tempo? Possiamo dire, e lo vediamo questo anche dal grafico che sono due indici fortemente in crescita adesso qui abbiamo un grafico che parte dall'ottantadue possiamo vedere che sono indici fortemente direzionali segnano spesso nuovi massimi e quindi in questo momento si possono applicare delle strategie di tipo trend following.

Se volete cercare di comprendere quali possono essere i motori che spingono diciamo le strategie di analisi tecnica e sui quali potete fondare o potete provare a fare dei test per impostare delle strategie di trading e in questo caso si vede che guardano nel lungo termine. E piuttosto direzionale sia la semplice 500 che il Nasdaq 100. Poi avremo ovviamente delle fasi di lateralità e fase di compressione, come vediamo ad esempio l'S&P500 per anni nel medio lungo termine cioè nel lungo periodo in questo caso vediamo che dal 2000 sostanzialmente fino al 2010 per quasi dieci anni si è mosso in una fase di lateralità quindi ritornando un po' verso la media dei prezzi per poi sfociare dal 2010 in poi in un movimento prettamente direzionale.

Quindi abbiamo avuto praticamente dieci anni di orizzonte temporale di lungo periodo di lateralità per poi sfociare in una certa direzionalità quindi siamo stati Mir e Bertin come indicatore per un certo periodo per poi diventare fortemente direzionali. Per quanto riguarda invece la Nasdaq 100, adesso andiamo a riprendere la slide che avevamo visto in precedenza. Possiamo dire che abbiamo avuto un indice che, a parte la bolla dei dot.com, è rimasto in fase di lateralità, poi dal 2004 più o meno fino al 2010 2011, per poi anche lui partire in forte ascesa,direzionalità rialzista negli ultimi quasi dieci anni, quindi sostanzialmente dal 2010 ad oggi, in forte propensione al rialzo, segnando sempre nuovi massimi.

Strategie applicabili agli indici americani

Quindi, quando decidete di valutare le vostre strategie di trading, se decidete di fare delle valutazioni di tipo fondamentale, mi raccomando state attenti a tutti i vari market mover di cui abbiamo parlato in precedenza, quindi market mover di tipo macroeconomico, di tipo politico e di tipo legislativo. Cercate di fare attenzione a tutti quelli che sono le comunicazioni di strategie di politica monetaria e strategie legate ai tassi di interesse. Fate magari anche delle analisi inter market e analisi di tipo ciclico, in modo tale da avere sempre sotto controllo quelle che possono essere le variabili che possono determinare un cambiamento di direzionalità oppure che possono, diciamo, influenzare le vostre decisioni in merito alle vostre strategie di trading. In merito invece alle strategie operative. Oltre a fondamentale, potete applicare agli indici americani anche strategie di tipo discrezionale oppure algoritmico.

Potete utilizzare l'analisi tecnica, l'analisi con indicatori e oscillatori, i pattern di prezzo candlestick, la price action e tutte quelle tipologie di trading di tipo discrezionale che potete utilizzare su degli asset molto liquidi come quelli dell'azionario americano. Quindi sostanzialmente avete un ampio panorama e un ventaglio di opportunità in più. Potete utilizzare anche training di tipo quantitativo algoritmico, in quanto proprio grazie agli alti volumi e liquidità del. Americani.

È possibile avere delle serie storiche molto approfondite. Alti volumi di scambio che permettono l'utilizzo di queste tecniche. Potete andare a cercare anche dei bias di comportamento all'interno di la frazione temporale intraday e potete andare a utilizzare anche i bias all'interno della settimana oppure dei mese. Nello stesso tempo potete fare trading di tipo intraday su frazioni temporali anche molto basse, oppure trading di tipo multiday. Quando utilizzate trading di tipo intraday grazie soprattutto a strumenti derivati come possono essere future, mini micro e full, quindi standard oppure CFD, potrete utilizzare eventualmente anche la leva per amplificare quelle che possono essere il vostro esposizione al mercato.

Considerate sempre il rischio di questa di queste opportunità e quindi valutate poi se andare a scegliere degli strumenti che inglobano, quindi degli strumenti derivati che inglobano la leva o meno. Altrimenti sono presenti anche degli ETF con i quali è possibile andare a tradare queste tipologie di mercati. Potete andare in multiday anche con gli ETF per esempio, quindi potete andare in intraday con i CFD piuttosto che con i futures nelle diverse size, quindi micro, mini e full, oppure andare in multiday con altri strumenti oltre a quelli appena enunciati come gli ETF, ovvero fondi gestione passiva che permettono un'operatività di medio lungo termine utilizzando delle strategie differenti. Considerate che gli ETF possono essere strutturati o meno, quindi possono essere anche a leva oppure no e possono andare long e short.

Vi invito quindi se siete interessati ad utilizzare gli ETF come strumenti operativi di medio lungo termine, ad andare a vedere le varie caratteristiche perché sono ne esistono di diversi. Mi raccomando attenzione alla liquidità perché se utilizzate e scegliete come strumento operativo gli ETF, dovete prestare particolarmente attenzione a quelli che sono i volumi di scambio dello strumento e non più del sottostante.

Per quanto riguarda questa questo modulo abbiamo concluso la parte collegata ai mercati americani e quindi possiamo passare a quella sezione del video corso e di questo modulo dedicata invece ai mercati asiatici e ai mercati emergenti per poi andare a vedere quelli che sono gli altri indici e le varie strategie che si possono applicare.