Investire in materie prime nel 2023 conviene? La risposta, come sempre, sta nel conoscere approfonditamente il mercato e nel saper cogliere le opportunità prima degli altri. Le materie prime sono beni fungibili, materiali ricavati dallo sfruttamento di risorse naturali e che vengono utilizzati per produrre beni o nei processi industriali. Sono conosciute anche col loro nome inglese, commodities. Questi asset permettono di diversificare il portafoglio dell’investitore puntando su un mercato a bassa correlazione con i rendimenti del mercato azionario e obbligazionario. Questo fa delle materie prime uno dei migliori investimenti attuali.
Ognuna di queste materie prime ha un andamento molto diverso dall’altra. Si pensi per esempio al bene rifugio per eccellenza, l’oro, da contrapporre alla volatilità nei prezzi del petrolio o del gas naturale. Ogni commodities, dunque, è un mondo a parte, e prima di investire è opportuno effettuare le dovute ricerche in materia. Scegliere di investire in materie prime è una decisione piuttosto comune tra i trader, che ricorrono a questa soluzione allo scopo di eseguire operazioni di hedging (cioè di copertura) o con l’intento di diversificare il proprio portafoglio. Quel che è certo è che gli investimenti in materie prime vanno annoverati tra le alternative più valide oltre agli investimenti nel mercato forex o sulle azioni.
Petrolio, oro, rame, tutte materie prime o “commodities” che da sempre sono fonte di investimento. Per chi è alle prime esperienze, potrebbe sembrare rischioso e difficile fare trading sulle materie prime ma è davvero così?
Spesso si pensa che il trading sulle materie prime possa essere fatto solo da grandi speculatori, con capitali immensi. Invece si può iniziare a investire in commodities anche partendo da zero, con un piccolo capitale a volte anche inferiore a 50 euro come ad esempio con Capital.com che prevede un deposito di 20 euro.
In questa guida ci occuperemo proprio di spiegare nel dettaglio che cos’è il trading di commodities, come iniziare limitando più possibile le perdite, quali sono le migliori piattaforme e non ultimo di importanza, in quali Commodities investire.
Perché investire in materie prime?
La domanda più importante che tutti gli investitori si pongono, prima di investire, è quali sono i benefici che esso può restituire. Viene dunque spontaneo chiedersi: perché le materie prime possono essere importanti per un portafoglio equilibrato? Quali prospettive di crescita ci si aspetta da esse?
Per investire consapevolmente nelle commodities è importante comprendere le dinamiche attraverso le quali questi prodotti influenzano il mercato. Effettuare operazioni implica investire negli equilibri tra domanda e offerta dei beni stessi, con la variabile data dalla situazione geopolitica e dall’andamento dell’economia. Fattori che, inevitabilmente, influenzano il mercato delle materie prime che è "spalmato" un po' in tutto il mondo come si nota da questi dati:
Come abbiamo già spiegato, le materie prime sono un importante indicatore dell’andamento economico su scala nazionale e internazionale. Imparare a conoscere l’andamento delle materie prime significa effettuare diversi tipi di analisi, da quella stagionale alla storica, passando poi per l’analisi tecnica fino all’analisi fondamentale.
L’analisi fondamentale è un approccio che prende in esame tutti gli aspetti, sia micro che macro, degli andamenti di mercato. Ad essa va accostata un’analisi tecnica per ricavare delle proiezioni e delle previsioni di mercato.
Effettuare l’analisi fondamentale su una data materia prima significa comprendere quali sono i fattori che influenzano ne influenzano il prezzo. A questi è importante aggiungere tutti i fattori meno prevedibili, come le tensioni geopolitiche o la situazione meteo (nel caso per esempio del frumento).
Vantaggi
Parliamo adesso dei pro e dei contro dell’investire nelle materie prime per comprendere al meglio le potenzialità e i difetti di questa opportunità attraverso alcuni punti generali validi per quasi tutti i beni fungibili.
I vantaggi da elencare sono:
Investire nelle materie prime offre l’opportunità di diversificare il proprio portafoglio e ottenere profitti anche in un momento storico in cui azionario e obbligazionario non offrono guadagni.
La volatilità di questi asset dipende dal tipo di materia prima su cui si desidera esporsi. Il prezzo dell’argento, per esempio, è meno volatile di quello del petrolio, e l’andamento segue regole molto differenti.
Alcune materie prime sono considerabili beni rifugio, come per esempio i diamanti o l’oro. Il prezzo di questi beni è solitamente stabile, o tende a salire.
Investire in materie prime consente di proteggersi dal rischio di inflazione. Puntare sulla commodity quando il valore del bene finale sale è un modo per proteggersi dall’aumento dei prezzi.
Svantaggi
Tra gli svantaggi, è opportuno considerare che:
I rischi geopolitici, come una guerra o una crisi politica, ma anche un attacco terroristico in un’area a forte densità di materia prima possono far impennare la curva dei prezzi. Pensiamo per esempio al costo del gas nel 2022, dopo l’invasione dell’Ucraina.
La situazione meteo può influenzare molto il prezzo di alcune materie prime. Siccità, alluvioni o uragani possono rallentare la produzione o danneggiarla, facendo alzare i prezzi.
Sul valore delle materie prime non incide solo la domanda, ma anche la logistica richiesta da un bene reale per essere stoccato e trasportato.
Tipologie di materie prime in cui investire
Fanno parte delle materie prime tutti quei prodotti che vengono impiegati nei processi produttivi e trasformati in energia o in altri beni. Per comprendere a fondo le materie prime nel 2023 è importante fare un distinguo essenziale:
Materie prime rinnovabili. Tutte quelle materie prime di natura animale o vegetale che possono essere prodotte in cicli temporali sostenibili dall’uomo. Pensiamo ad esempio al legno, al pellame, ai tessuti vegetali o ai prodotti agricoli come il grano e il mais.
Materie prime non rinnovabili. Fanno parte delle non rinnovabili tutte quelle materie prime che non si rigenerano in una scala di tempo sostenibile dall’uomo, come per esempio il gas naturale, il marmo, il petrolio e l’oro.
Andiamo ad approfondire la classificazione delle materie prime attraverso il settore produttivo che ne fa utilizzo, per comprendere più a fondo la vastità di questo argomento.
Materie prime energetiche. Queste hard commodities vengono estratte dalla terra. In esse si annoverano carbone, petrolio e gas naturale, ma anche nafta, propano ed etanolo. Il prezzo di queste materie prime è di solito considerato un indicatore importantissimo dell’andamento economico, data la correlazione tra crescita e consumo energetico.
Materie prime minerarie. Fanno parte di questa categoria di hard commodities tutte le materie prime estratte dalla terra che hanno origine minerale, dai metalli preziosi come oro, platino e palladio, passando per i metalli (alluminio, zinco, nickel, cobalto, molibdeno, stagno, rame).
Materie prime agricole. In questa categoria delle soft commodities troviamo tutti i prodotti ottenibili tramite agricoltura o allevamento. Pensiamo al cotone, alla seta, al legname, al tabacco, allo zucchero, mais, soia, cacao, avena, frumento, pancetta, bovini, suini o pollame.
Qui sotto abbiamo messo a punto un vademecum di alcuni dei principali report disponibili online per approfondire gli argomenti principali in materia.
Materie prime agricole
L’USDA, ovvero l’United States Department of Agriculture, pubblica periodicamente dei report dedicati alle materie prime. In quanto maggiori esportatori di mais, grano e soia, si tratta di indicazioni molto rilevanti per ottenere un’analisi fondamentale completa. Da tenere in considerazione anche per quello che riguarda indici come Prospetctive Plantings, Grain Stocks e il WASDE, ovvero il World Agricultural Supply and Demand Estimates). Lo stesso sito può essere utilizzato per monitorare anche l’andamento del mercato dei bovini (cattle) e suini (hog and pigs).
È possibile effettuare un’analisi altrettanto accurata dell’andamento agricolo dell’Europa rivolgendosi alla sezione del sito della Commissione Europea dedicata all’EU Agricultural outlook.
Leggi come investire sull'agricoltura.
Materie prime energetiche
Le materie prime energetiche impattano sul costo di tutto quello che consumiamo. All’aumentare, per esempio, del prezzo del petrolio, aumenta anche il costo del trasporto delle merci e dunque l’impatto finale sul portafoglio del consumatore. Per analizzare il mercato dei combustibili fossili potresti per esempio consultare il report mensile dell’OPEC+ e l’EIA Weekly Petroleum Report degli USA.
Per le energie rinnovabili, si può consultare il sito IEA, dove annualmente viene pubblicato il report Renewables.
Investire nelle materie prime significa negoziare, nella maggior parte dei casi, su mercati influenzati da una forte volatilità dovuta a fattori importanti come la situazione politica. Investire nelle materie prime richiede attenzione e studio e può generare profitti anche nei periodi di scarso rendimento sul mercato azionario od obbligazionario.
Come investire in materie prime
Esistono molti strumenti per investire nelle materie prime che possono soddisfare le esigenze degli investitori, in ottica non solo delle loro conoscenze di settore ma anche in base al grado di rischio, al capitale a disposizione e all’orizzonte temporale di investimento.
Le materie prime si negoziano i beni sui principali mercati attraverso i contratti futures. Quali sono questi mercati? Tra gli altri i più noti sono:
I fondi sulle materie prime
Sottoscrivere un fondo comune di investimento specializzato in materie prime è un’altra opportunità da valutare quando ci si approccia agli investimenti in commodities. Di sicuro coloro che scelgono di percorrere questa strada hanno la possibilità di risparmiare un bel po’ di tempo. Su eToro puoi trovare anche portfolio sulle materie prime, provali da qui.
La differenza tra gli investimenti effettuati attraverso una piattaforma CFD e il ricorso ai fondi comuni di investimento va individuata nel fatto che nel primo caso gli investimenti devono essere gestiti in prima persona da chi li effettua: anche se non si tratta di un’attività complicata, c’è comunque bisogno di un bel po’ di tempo.
Nel caso di un fondo comune di investimento, gli investimenti sul prodotto sono indiretti e non diretti. Prima di scegliere questa opzione è necessario sapere che:
I guadagni sono correlati alla bravura di chi gestisce il fondo
Le commissioni a cui si deve far fronte sono piuttosto elevate
Quando i prezzi calano non si può guadagnare.
Questo è un altro aspetto importante che distingue i fondi comuni di investimento dalle piattaforme CFD, che – come detto – mediante la vendita allo scoperto permettono di ottenere dei ricavi anche quando i prezzi sono in calo e non solo quando sono in aumento. Per ragioni di natura legislativa, invece, ai fondi di investimento è proibito andare al ribasso.
Infine, va tenuto presente che nel corso degli ultimi anni i fondi di investimenti in materie prime hanno fatto registrare performance decisamente inferiori alle attese.
ETF sulle materie prime
In questo scenario non si può fare a meno di menzionare gli ETF in materie prime, che vanno considerati una valida occasione da sfruttare anche perché consentono di diversificare con facilità il proprio portafoglio investimenti. Non è un caso se gli ETF sulle commodities hanno oggi una buonissima reputazione e vantano una notevole popolarità.
Ma che cosa sono di preciso gli ETF?
Si tratta di fondi che:
Riproducono un indice sulle commodities
Eseguono negoziazioni sulla Borsa Valori
Offrono la possibilità di non possedere realmente le materie prime su cui si investe.
Di conseguenza, ci si può esporre sul mercato delle materie prime in virtù di contratti finanziari che sono disponibili in una grande varietà di soluzioni. Infatti, è decisamente eterogenea la scelta di ETF per cui optare: per esempio, ci sono indici che prediligono i future a lunga scadenza e altri che puntano su quelli a breve termine.
Che cosa bisogna sapere degli ETF. Guida completa
Un ETF come Bloomberg, invece, tiene conto di criteri quali:
Insomma, è molto utile conoscere i diversi fondi, anche solo per evitare di considerare quelli che comprendono materie prime a cui non si è interessati. Investire negli ETF offre l’opportunità di destinare il proprio capitale in un paniere più ampio rispetto a ciò che può essere un singolo asset.
Questa è una garanzia di esporsi a un rischio molto ridotto, sempre che si sia in grado di interpretare i segnali di mercato. Invesco Bloomberg Commodity UCITS ETF Acc è, al momento, il fondo più grande sulle materie prime, con più di 900 milioni di dollari in gestione.
CFD sulle materie prime
Oltre a investire al rialzo potrebbe essere interessante investire anche al ribasso. Ciò è possibile grazie ai CFD, uno strumento che è necessario prendere in considerazione contando sulla notevole volatilità delle quotazioni delle materie prime.
Un bravo trader ha la capacità di investire in qualsiasi condizione di mercato ed è bene badare a quelle che vengono definite commodity currencies. Ci sono, poi, gli ETF e i fondi comuni, che sono modalità di investimento differenti e ugualmente interessanti.
In questi casi, però, occorre sapere che:
Il petrolio è di gran lunga la materia prima che viene negoziata di più, ma in un podio ipotetico trovano spazio anche il gas naturale e l’oro. I volumi di negoziazione sono più bassi, invece, per l’argento e per il caffè.
Tutti i broker di CFD migliori consentono di negoziare le commodity con spread interessanti. Scegliere i CFD per investire in materie prime potrenne essere una soluzione conveniente proprio perché i contratti per differenza permettono di speculare anche con i prezzi in discesa.
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Dove investire in materie prime
Appurato che le materie prime sono degli asset che vengono negoziati sui mercati da lungo tempo, occorre tener presente che esse sono strettamente correlate con l’andamento dell’economia reale. Le commodity vengono usate soprattutto per hedging, e si possono negoziare anche tramite i CFD, che non prevedono il pagamento di commissioni.
Ma per passare dalla teoria alla pratica è necessario compiere un passo in più e capire quali sono le piattaforme CFD più indicate per investire in materie prime. Ovviamente, è indispensabile fare riferimento unicamente alle piattaforme regolamentate e autorizzate, dal momento che garantiscono i più alti standard di sicurezza e non prevedono l’applicazione di commissioni. Per comprenderle meglio, prima di rivolgersi a un broker è necessario porsi quesiti su:
Il capitale operativo di investimento
Con quale frequenza si prevede di effettuare operazioni di trading
Il vostro livello di esperienza di trading
Sicurezza ed affidabilità
Abbiamo quindi selezionato una lista con alcuni broker sul mercato. Qui sotto, trovate alcune delle migliori piattaforme di trading, regolamentate, sicure e legali, selezionate tra le più conosciute e maggiormente apprezzate.
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Di seguito ti diamo un suggerimento su un modo in cui fare trading si materie prime riducendo il rischio ed in seguito elencheremo le principali materie prime su cui investire.
Migliori materie prime su cui investire
Gli investimenti in materie prime sono tra i più importanti strumenti finanziari a disposizione dei trader. Coloro che operano sui mercati finanziari, in ogni caso, tendono a privilegiare alcune materie prime rispetto ad altre:
L’argento
L’oro
Il petrolio
Sono queste le materie prime più conosciute presso il grande pubblico. Ovviamente, per compiere investimenti in materie prime, è molto importante affidarsi a una piattaforma di qualità: un esempio è quello offerto da eToro: Puoi provare subito questa piattaforma in versione demo.
Ma come si fa a capire quali sono le commodity su cui investire? Le opzioni a disposizione sono davvero tante, ed è per questo che gli investimenti potenziali sono numerosi. Va detto, comunque, che non tutte le commodity sono uguali.
Alcune, infatti, vengono negoziate unicamente dagli addetti ai lavori, e per questo sono ritenute un po’ di nicchia; altre, invece, sono più diffuse e fanno parte del portafoglio titoli di un gran numero di trader.
Oro
Se si ha in mente di investire in materie prime, non si può non sapere che la commodity più scambiata è rappresentata dall’oro. Il suo prezzo è il risultato di una vasta serie di variabili:
L’oro viene considerato il bene rifugio per eccellenza; nella maggior parte dei casi il suo valore aumenta nelle situazioni di crisi, sia essa di natura economica o politica. La quotazione dell’oro, invece, tende a restare più o meno costante nelle fasi di stabilità o nei periodi di crescita.
Come si può intuire, un fattore decisivo per l’oro va identificato nel rischio geopolitico: i prezzi di questa commodity manifestano una tendenza ad aumentare in corrispondenza dei periodi che sono contraddistinti da una forte incertezza.
Leggi anche I Migliori ETF per investire in Oro; Le azioni per investire in Oro
Caratteristiche
È davvero ampio il numero di trader che decidono di puntare sull’oro dopo aver scelto di investire in materie prime: è un comportamento che deriva dalla valutazione delle garanzie che il metallo prezioso offre.
Per di più, ci sono un sacco di trader che non pensano all’oro come a un investimento, quanto piuttosto come a uno strumento attraverso il quale proteggere e tutelare gli importi di cui dispongono.
Quale che sia la motivazione che spinge a investire in oro, è utile sapere che si può investire su questo metallo prezioso in due modi:
È chiaro che nel primo caso è necessario fare i conti con tutti i rischi, i potenziali inconvenienti e gli oneri che il possesso e la custodia dell’oro possono comportare. Poiché la quotazione dei prezzi dell’oro di solito avviene in dollari americani, è opportuno tener presente che quando il dollaro è forte tali prezzi si riducono, mentre in presenza di un dollaro debole è molto probabile che i prezzi crescano.
Per quel che riguarda gli scenari politici, invece, una oscillazione della quotazione dell’oro si può riscontrare in molteplici circostanze: per esempio
Nel caso di una guerra civile
In previsione di un referendum
In seguito a uno stravolgimento politico
Quando i mercati nutrono poca fiducia nei confronti di un governo appena eletto.
Leggi come investire sull'oro.
Petrolio
Un’altra delle opzioni che devono essere prese in considerazione quando si decide di investire in materie prima è quella del petrolio, che non a caso va annoverata tra le commodity che i trader seguono di più, in modo particolare per i rimbalzi di prezzo.
In effetti il petrolio, in quanto commodity, cattura l’attenzione di tutti i trader più importanti, e più in generale di qualunque attore economico che abbia un interesse in questa materia prima, che si tratti di una compagnia petrolifera o addirittura di uno Stato.
D’altro canto è facile intuire il motivo per cui succeda ciò: e così, complici gli enormi volumi di scambio che vedono come soggetto il petrolio, attorno a questa materia prima ruotano importi quasi incredibili.
Caratteristiche
Va tenuto presente che si sta parlando di una commodity che è caratterizzata da un alto livello di volatilità: ecco perché molte delle transazioni sono realizzate dagli speculatori. La quotazione del petrolio varia giorno dopo giorno: così, ci possono essere alcuni giorni in cui il suo valore conosce un picco eccezionale verso l’alto e altri in cui, invece, il prezzo diminuisce in modo straordinario.
I rimbalzi di prezzo del petrolio dipendono da vari fattori:
È soprattutto nel corso dei tempi più recenti che il mercato del petrolio ha visto aumentare la propria volatilità. Di conseguenza, coloro che hanno in mente di scegliere questa materia prima per investire devono essere preparati a fare i conti con un dinamismo consistente, che si può tradurre nella possibilità di ottenere ricavi elevati.
Di sicuro il petrolio è una fonte di ricchezza di primo piano in tutto il mondo, ed è il centro di interessi attorno a cui ruotano dinamiche sociali, ecologiche e politiche di eccezionale importanza. Per investire in petrolio bisogna comunque avere l’accortezza di aggiornarsi senza soluzione di continuità su ciò che succede in questo settore.
Ciò vuol dire essere il più possibile informati a proposito delle manovre compiute dai Paesi Opec, e comunque da quei Paesi in cui l’oro nero viene estratto e raffinato. Per essere certi di sviluppare una strategia di trading efficace, inoltre, è indispensabile l’analisi dei flussi di investimento e dei fondamentali macro-economici.
Leggi come investire in petrolio.
Argento
Anche l’argento va menzionato tra le materie prime che catturano l’attenzione di un numero sempre più elevato di trader: ciò è vero specialmente per coloro che hanno a disposizione capitali di importi modesti e che vedono nell’argento una sicurezza.
Nel corso degli ultimi dieci anni questa commodity è stata caratterizzata da un evidente calo della sua quotazione, che è arrivata addirittura sotto la metà del suo valore precedente.
Caratteristiche
Se per investire in materie prime si vuole puntare sull’argento è bene partire dal presupposto che si tratta di una commodity contraddistinta da un livello di volatilità superiore a quello dell’oro.
I vantaggi offerti dall’argento sono molteplici:
È un investimento adatto a qualunque budget, e proprio per questo motivo decisamente popolare
Si può scegliere, al pari di altri metalli preziosi, per tutelarsi dalla svalutazione
Vi si può fare riferimento anche per proteggersi dalla deflazione o dall’inflazione.
Leggi come investire sull'argento.
Gas naturale
Tra tutti i combustibili fossili, il gas naturale viene ritenuto il più ecologico, in quanto è il più pulito. Esso, tra l’altro, incentiva il miglioramento e lo sviluppo tecnologico al fine di assicurare tecniche di acquisizione e di distribuzione più efficaci.
Proprio perché si tratta di un combustibile fossile, il gas naturale viene sottoposto a procedimenti di liquefazione e a un apposito filtraggio che ha lo scopo di eliminare le sostanze impure prima che si possa ottenere un prodotto commerciale soddisfacente.
Caratteristiche
Sono numerose le applicazioni di natura commerciale e industriale del gas naturale, che anche per questo motivo è una materia prima che viene scambiata con una certa frequenza. Tuttavia, per chi è alle prime armi e ha in programma di cominciare a investire in materie prime, forse questa non è la commodity migliore da cui partire.
Le difficoltà di gestione che riguardano il gas naturale sono la conseguenza delle oscillazioni quotidiane dei prezzi, che si traducano in una eccezionale volatilità. Questo vuol dire che nel breve termine si potrebbe conseguire un rendimento soddisfacente ma anche, al contrario, ritrovarsi in perdita: ecco perché c’è bisogno di una buona dose di cautela.
Leggi come investire sul gas naturale.
Caffè
Anche se può sembrare strano a chi non si intende di investimenti finanziari, il caffè è spesso protagonista di notevoli speculazioni che hanno l’effetto di diminuire o di accrescere la sua quotazione sulla base di meccanismi che, per altro, non sono strettamente correlati con l’andamento effettivo della produzione.
In effetti, i produttori non sono coinvolti in questo sistema dal momento che non possono far valere alcun tipo di potere contrattuale in relazione alla definizione del prezzo.
Caratteristiche
Se è vero che per investire in materie prime è sempre consigliabile prendere in considerazione le commodities agricole, ecco che si capisce perché non si possa prescindere da un approfondimento accurato degli investimenti in caffè, che è la materia prima più importante nel comparto agricolo.
I produttori di caffè si trovano in una situazione sgradevole, dal momento che:
Risentono in misura notevole delle conseguenze negative di un eventuale calo delle quotazioni
Al tempo stesso, però, non traggono vantaggio nel caso in cui i prezzi aumentino
Devono fare i conti con i cosiddetti Coyotes, che sono gli intermediari.
Che cosa fanno i Coyotes nello specifico? Essi si rivolgono ai piccoli produttori e comprano da loro il caffè a prezzi molto bassi, in modo da ottenere profitti considerevoli quando rivendono il prodotto alle principali multinazionali del settore.
Tuttavia tanti piccoli contadini non possono fare altro che scegliere i Coyotes come compratori, in quanto questo è il solo modo che hanno a disposizione per sopravvivere, non potendo contare su differenti strade di accesso al mercato e lavorando unicamente grazie alla coltivazione del caffè.
Nichel
Il nichel è un metallo dalle molteplici caratteristiche ed è molto usato nella produzione ad esempio di acciaio inossidabile e alcuni tipi di batterie ricaricabili. Con la sua brillantezza, duttilità e forza magnetica è ormai uno dei più utilizzati nell’industria moderna. Questo ampio utilizzo in settori chiave dell’industria lo rende una commodity sufficientemente appetibile, al punto che il mercato legato a questo metallo è sempre più consolidato.
Palladio
Il palladio è un metallo raro, come il platino, anche se meno conosciuto e poco usato in gioielleria. Il palladio è un ottimo catalizzatore e pertanto trova largo impiego nella produzione di marmitte catalitiche e nel mercato automobilistico in generale. Anche in odontoiatria è molto impiegato come pure in alcuni processi dell’industria chimica. Insomma, un metallo il cui nome è poco conosciuto ma il cui impiego è fondamentale in alcune produzioni. Ecco quindi che questa commodity è nel mirino di trader esperti e meticolosi che monitorano il mercato automobilistico per investire su questo metallo dall’elevato valore.
Platino
Il platino è il terzo metallo prezioso più scambiato al mondo e ampiamente utilizzato in vari settori. Negli ultimi anni l’alta domanda e la bassa offerta hanno portato il mercato del platino in deficit, nonostante i recenti studi di mercato stiano dimostrando una nuova crescita. Molti trader infatti hanno fiducia nelle ampie prospettive di impiego del platino e nella sua riqualificazione all’interno del mercato dei metalli preziosi.
Rame
Noto principalmente per le sue doti di conduttore di energia elettrica, il rame è un metallo altamente impiegato negli impianti elettrici in generale ed è uno dei metalli più ricercati sulla terra. Basterebbero queste informazioni a farci prendere in considerazione il rame come possibile materia prima di investimento. Ma il rame non è solo cavi elettrici, viene usato anche per la produzione di tubi, antenne, elementi da costruzione, monete e anche strumenti che coadiuvano la medicina alternativa. Il suo largo impiego e la reperibilità non infinita lo espongono nella vetrina del trading come un interessante forma di investimento di commodities.
Leggi come investire nel rame.
Cacao
Una materia prima che nonostante le crisi globali resta relativamente stabile nel mercato finanziario è il cacao. Insieme a caffè e zucchero, il suo consumo perdura nel tempo e nonostante le circostanze, diversamente da materie prime come il petrolio e il gas. I prezzi del cacao non saranno mai così volubili come quelli dei metalli preziosi. Questo perché l’oro e l’argento, come gli altri metalli preziosi, sono disponibili in quantità minori e l’offerta ha un impatto diretto sul mercato. Per capirci, non si scoprirà mai dal nulla una foresta con piante di cacao che andrebbe a moltiplicare improvvisamente l’offerta e abbassare il prezzo. L’essere a conoscenza del numero di piantagioni piuttosto che delle superfici e delle produzioni medie, rende questo mercato molto più tracciabile e stabile.
Leggi come investire nel cacao.
Cotone
Una pianta che porta con sé oltre al beneficio del suo prodotto anche un grande interesse economico è il cotone. Da sempre sinonimo di pulito, fibra resistente e naturale, questo materiale è largamente impiegato nella fabbricazione di indumenti sin da prima della rivoluzione industriale. Con l’introduzione delle fabbriche, la produzione di tessuti in cotone ha subito un’impennata vertiginosa e questo ha portato all’aumento del prezzo del cotone nei mercati mondiali, diventando un interessante merce di investimento. Le sue caratteristiche sono uniche ed ineguagliabili e gli sforzi vani nel tentare di sostituirlo lo dimostrano ampiamente. Questo porta i trader a fare valutazioni concrete, visto che la domanda di cotone nel mondo è sempre in aumento ma le superfici coltivabili non sono infinite, e i tempo di produzione non modificabili. Per questo motivo gli investitori ritengono probabile una progressiva crescita del prezzo del cotone nei mercati di tutto il mondo.
Leggi come investire nel cotone.
Grano
Una Commodity non immediatamente associabile agli investimenti è il grano. Molti probabilmente non valorizzano questa materia prima in paragone a materiali pregiati come Petrolio o Oro, ma c’è una ragione per cui varrebbe la pena prendere in considerazione anche l’agricoltura come possibile campo di investimento. Uno dei bisogni primari dell’uomo è nutrirsi e un’alta percentuale di ciò di cui ci cibiamo è a base di grano o farinacei in generale, pertanto non è fuori luogo pensare che il grano sia una della materie prime essenziali non solo per l’uomo ma anche per l’economia.
Sulla base di questo ragionamento possiamo dedurre che sia un campo di investimento sufficientemente stabile, considerando anche che la sussistenza spinge a dare priorità alla lavorazione di queste materie sempre richieste, indipendentemente dalla scena globale dell’economia. Certo, non ci sono società quotate in borsa che si occupano esclusivamente di grano, ma questo non esclude la possibilità di prendere in considerazione società che basano la loro produttività principalmente su questa preziosa risorsa.
Leggi come investire nel grano.
Soia
Onnipresente nell’offerta alimentare americana, troviamo la soia nelle sue forme più svariate: farina ricca di proteine negli alimenti trasformati, olio vegetale e farina per l’alimentazione animale, oltre a varie forme di soia fermentata e utilizzata in molte diete per intolleranze alimentari. Questo largo impiego incoraggia a tracciare il prezzo della soia attraverso un ETF che rispecchia i movimenti delle medie dei futures sulla soia, che si negoziano nel Chicago Board of Trade (CBOT). Diventa importante monitorare l’andamento tra domanda e offerta per poter valutare se investire in questa commodity in tutta serenità. Attualmente, mentre la domanda di soia rimane alta in tutto il mondo, la produzione di soia ha più che soddisfatto la domanda, abbassando i prezzi.
Leggi come investire nella soia.
Zucchero
Una materia prima che oggi divide lo scenario della società in cui viviamo è lo zucchero. C’è chi lo considera un placebo per il cattivo umore e chi lo considera uno dei più acerrimi nemici della salute. Una cosa è certa, in tante forme più o meno industrializzate lo zucchero si affaccia sul mercato internazionale come una fra le materie prime più richieste e scambiate al mondo. Una volta lo zucchero veniva considerato un bene di lusso per ricchi capitalisti che delle canne da zucchero avevano fatto piantagioni per arricchire. Oggi invece viene impiegato in modo così diffuso da consentire al suo valore di aumentare nel tempo e di diventare materia di investimento negoziabile anche attraverso i CFD. Il benessere porta a consumare maggiormente cibi e bevande zuccherate pertanto la domanda di zucchero è in continua crescita e insieme ad essa il valore di questa commodity.
Leggi come investire nello zucchero.
Investire sulle materie prime in pratica
Come per le azioni e le obbligazioni, gli speculatori dei mercati delle materie prime cercano di acquistare un'attività a un prezzo basso e di venderla a un prezzo più alto. Tuttavia, il trading di materie prime si differenzia dal trading di azioni e obbligazioni in tre importanti modi:
Leva: i mercati dei futures, che sono i prodotti di trading commodities più liquidi, offrono ai trader una leva finanziaria molto maggiore rispetto ai mercati azionari e obbligazionari. Una maggiore leva finanziaria può portare a maggiori profitti così come a maggiori perdite.
Volatilità: le materie prime possono essere molto più volatili delle azioni e delle obbligazioni. Molti dei fattori che influenzano l'offerta e la domanda di materie prime possono essere molto difficili da prevedere (ad esempio, il tempo, i disordini politici, gli scioperi dei lavoratori, le infestazioni dei raccolti, ecc.) Quando questi fattori cambiano, i mercati delle materie prime possono produrre aggiustamenti improvvisi e bruschi dei prezzi.
Fondamentali: I mercati azionari e obbligazionari hanno punti di dati fondamentali che guidano l'azione dei prezzi. I rapporti prezzo/utile, i tassi d'interesse, i rating di credito e i rapporti debito/patrimonio netto sono alcune delle metriche finanziarie che gli operatori finanziari utilizzano per determinare il prezzo delle azioni e delle obbligazioni. Le materie prime, invece, hanno poche se non nessuna di queste metriche affidabili. L'azione sui prezzi è spesso guidata dal sentimento del mercato a breve, medio o lungo termine. Di conseguenza, l'analisi dei mercati delle materie prime è molto più difficile.
Leggi la nostra spiegazione di cosa rappresenta la leva e cosa sono i CFD.
I trader dovrebbero iniziare a comprendere l'importanza di questi quattro punti:
Educazione
Il fatto che le materie prime non abbiano punti di dati fondamentali evidenti è un ostacolo, ma è anche un'opportunità. Ricercare le tendenze e sviluppare una comprensione dei fattori che guidano i mercati delle materie prime richiede tempo e una grande capacità di ricerca. A differenza di azioni e obbligazioni, le informazioni necessarie per prendere decisioni di investimento sono spesso sparse in molti luoghi.
I trader di materie prime di successo sono lettori accaniti e approfittano delle informazioni che si trovano in articoli accademici, siti web governativi, pubblicazioni commerciali, l'Almanacco del contadino, software per la creazione di grafici e altre fonti rilevanti per il loro mercato.
Dimensionamento della posizione
Molti trader sono attratti dai mercati delle materie prime per l'ampia leva che offrono. Tuttavia, l'eccessiva leva finanziaria è la ragione principale per cui oltre il 98% dei nuovi trader di materie prime perde denaro.
I trader dovrebbero esaminare i grafici a lungo termine per valutare le fasce storiche dei prezzi di ogni merce. Dovrebbero poi utilizzare questi grafici come guida per calcolare gli scenari peggiori. In definitiva, dovrebbero inserire posizioni in dimensioni sufficientemente piccole da poter effettuare aggiustamenti di margine se le posizioni si muovono a loro sfavore.
Gestione del rischio
A volte le idee migliori non vanno come ci aspettavamo. Sfortunatamente, molti trader alle prime armi mantengono le posizioni perse e si aspettano che le posizioni ritornino alla redditività. Questa attenzione all'aumento dei profitti piuttosto che alla limitazione delle perdite è un grave errore che i trader devono imparare ad evitare. Un modo per evitare questo problema è quello di fermare il trading di materie prime in modo disciplinato. Uno stop è un livello al di sotto del quale un trader esce da una posizione long. L'uso di stop loss nel trading è un modo per garantire che le piccole perdite non si trasformino in grandi perdite.
Diversificazione
L'acquisto di un paniere diversificato di materie prime aiuta a proteggere i trader dalla volatilità di ogni singola merce. Inoltre, aggiunge una diversificazione globale a un portafoglio di azioni e obbligazioni.
Investire in un paniere di materie prime può raggiungere tre obiettivi:
Può fornire protezione contro l'inflazione
Può aggiungere diversificazione ad un portafoglio che è fortemente investito in attività finanziarie.
Può proteggere un trader dalla volatilità dei movimenti delle singole materie prime.
Trading sulle materie prime
Esistono molte strategie di trading sulle materie prime, e le strategie particolari che un trader sceglie spesso dipendono dal livello di abilità del trader. La maggior parte delle strategie rientrano generalmente in una delle due categorie di cui parleremo a seguire:
Analisi fondamentale
Analisi tecnica
Analisi fondamentale
Questa strategia realizza operazioni basate sui fattori economici sottostanti che determinano il valore di un'attività. Gli operatori che utilizzano l'analisi fondamentale devono sviluppare una profonda comprensione dei fattori che influenzano il panorama della domanda e dell'offerta di un particolare bene. Domanda e offerta sono forze opposte. Un aumento della domanda ha un impatto positivo sui prezzi, mentre un aumento dell'offerta ha un impatto negativo sui prezzi.
I trader fondamentali, questi includono i seguenti:
Analisi del ciclo Toro e Orso: Identificare le tendenze secolari a lungo termine nei mercati è importante. Trader esperti analizzano i prezzi delle diverse materie prime in confronto ai loro prezzi medi a lungo termine. Le differenze tra questi due valori spesso lasciano presagire l'inizio di mercati rialzisti o ribassisti a lungo termine.
Ampia valutazione della politica: Le azioni delle banche centrali possono far presagire movimenti dei prezzi delle materie prime. Ad esempio, un periodo di allentamento prolungato da parte delle principali banche centrali porta spesso ad un aumento dei prezzi delle materie prime, mentre una serie di aumenti dei tassi d'interesse porta spesso a mercati ribassisti.
Analisi delle principali materie prime: l'azione dei prezzi delle principali materie prime, come il petrolio e l'oro, spesso precede il movimento delle materie prime di qualità inferiore. Ad esempio, una prolungata tendenza al rialzo dei prezzi del petrolio potrebbe essere un buon motivo per investire in altri combustibili fossili come il gas naturale.
Produzione: trader sofisticati esaminano la produzione dei principali produttori alla ricerca di indizi sui cicli economici. Ad esempio, le società minerarie possono chiudere le miniere e ridurre la produzione quando i prezzi dei metalli sono bassi. Tuttavia, queste azioni spesso indicano che si sta formando un fondo di mercato. Utilizzare la produzione dei principali produttori come controindicatore può essere una strategia commerciale redditizia.
Kondratiev Waves: Questa tecnica fa previsioni a lungo termine dei prezzi delle materie prime in base ai cicli economici.
Anche gli operatori esperti in analisi tecniche si affidano a strategie più sofisticate:
Medie mobili: questa strategia prende il prezzo medio di chiusura per un certo numero di periodi e poi traccia il grafico di queste informazioni come una linea sul grafico dei prezzi. Quando i prezzi delle materie prime vengono scambiati attraverso livelli medi mobili, possono indicare la direzione dei prezzi futuri.
Breakouts: i trader tracciano i livelli di resistenza e di supporto su grafici basati su livelli storici. Le violazioni dei livelli di resistenza di solito indicano un aumento dei prezzi, mentre le violazioni dei livelli di supporto di solito indicano prezzi più bassi.
Analisi di Fibonacci: l'analisi di Fibonacci prevede livelli in calo dei prezzi delle materie prime. I trader utilizzano questi livelli, che derivano da sequenze numeriche, per prevedere la ripresa delle tendenze al rialzo o al ribasso dei prezzi delle materie prime.
Commodity Channel Index (CCI): Questo potente indicatore tecnico genera segnali di acquisto e vendita di materie prime in base al loro stato di ipercomprato o ipervenduto. L'indicatore è progettato per beneficiare dei cambiamenti nell'andamento dei prezzi.
Anche se molti trader si considerano trader fondamentali o tecnici, questa distinzione non deve essere mantenuta in tutti i casi. I top trader incorporano elementi di entrambe le forme di analisi nel loro trading.
Ad esempio, un trader può vedere diminuire la produzione di oro. Allo stesso tempo, il trader nota che l'ITC indica che l'oro è ipervenduto. La confluenza di questi due indicatori può essere un segnale perfetto per comprare l'oro. È chiaro che, anche se su questo argomento sono necessarie un po' più di informazioni, noi di tradingonline.it siamo felici di condividere queste informazioni con i lettori per unire gli sforzi e poter nutrire le conoscenze relative a questi strumenti su larga scala.
Analisi tecnica
Questa strategia utilizza i prezzi storici e i grafici per analizzare le tendenze. I trader di analisi tecnica ritengono che le tendenze storiche dei prezzi siano predittive dei prezzi futuri. Cercano punti di prezzo in passato dove si è verificata una vendita o un acquisto significativo. Poi, una volta che questi livelli di prezzo vengono ripetuti, si effettuano ordini per attivare gli articoli. Gli operatori di analisi puramente tecnica non prestano attenzione ai fattori economici fondamentali nella loro attività. I trader principianti dovrebbero familiarizzare con i seguenti grafici:
Grafici a linee: Questo è il grafico più elementare. Mostra il prezzo della merce sull'asse delle y e la data sull'asse delle x. I trader principianti dovrebbero familiarizzare con i diversi orizzonti temporali, ad esempio ogni ora, ogni giorno e ogni settimana. Ognuno di questi grafici può fornire informazioni sui punti di entrata e sul periodo di tempo per mantenere un'attività finanziaria.
Grafici a candela: questi grafici mostrano i prezzi di apertura e di chiusura per ogni periodo in corso di elaborazione dei grafici. La rappresentazione grafica di questi dati viene presentata sotto forma di barre allungate note come candele. I trader di analisi tecnica analizzano la forma delle candele per prevedere i prezzi futuri.
I trader di analisi tecnica di medio livello possono iniziare a incorporare strumenti grafici più sofisticati nelle loro decisioni di trading:
Gli operatori possono utilizzare il software di grafici per tracciare linee di tendenza sui grafici e identificare questi modelli.
Un'altra strategia che i trader tecnici di medio livello potrebbero utilizzare è quella di confrontare i grafici dei diversi asset. Se uno di questi mercati sta registrando una serie di massimi, i trader potrebbero aspettarsi che l'altro mercato faccia lo stesso.
Livelli di produzione
I trader principianti devono essere consapevoli delle tendenze generali di produzione di ciascuna delle materie prime. I modelli del livello di produzione delle colture, l'estrazione dei metalli e la perforazione del petrolio possono fornire indizi sulla direzione dei mercati.
Inventario: come per la produzione, i livelli di inventario possono essere un grande e fondamentale strumento di investimento. L'aumento dei prezzi è spesso accompagnato da una persistente riduzione delle scorte, mentre l'accumulo di scorte porta spesso a un calo dei prezzi.
Dati macroeconomici: I trader principianti dovrebbero monitorare l'andamento del PIL, della disoccupazione e delle vendite al dettaglio per verificare i segnali di forza economica. Dati forti spesso coincidono con l'aumento dei prezzi delle materie prime industriali, mentre dati deboli possono portare a prezzi più bassi.
Ad esempio, la forza o la debolezza dei mercati immobiliari commerciali nelle grandi aree metropolitane può fornire indizi sulla domanda di acciaio e di altri metalli industriali. Analogamente, il Cattle on Feed Report pubblicato dall'USDA mostra l'offerta futura di bovini in arrivo sul mercato e può offrire indizi sui prezzi futuri della carne bovina. Una volta che i trader hanno acquisito familiarità con l'interpretazione e l'importanza di questi dati, possono utilizzarli per prendere decisioni di trading.
Spread trading sulle commodities
Se decidiamo di incamminarci nel mondo del trading di Commodities, faremo bene a considerare attentamente anche il tanto nominato “spread trading“. In cosa consiste esattamente questo metodo operativo? Nell’aprire, per così dire, un attacco su due fronti, ossia nell’investire su due asset correlati ma opposti. Il prezzo della materia prima potrà salire o scendere, ma a noi interesserà relativamente poiché noi avremo un CFD per ogni direzione di mercato.
A questo punto davvero potremo assaporare il “Relax Trading”, metodologia così chiamata proprio perché necessita di poco tempo per avviarla.
Conclusione
In questo articolo abbiamo cercato di fare una panoramica generale di cosa sono le commodities, ovvero materie prime dal prezzo standardizzabile. Materie prime non deperibili e trasportabili, largamente impiegabili e considerate valido strumento di investimento. Un investimento gestibile anche grazie a piattaforme pratiche e intuitive che offrono la possibilità di sfruttare la modalità demo per poter fare pratica. Piattaforme di questo tipo consentono di affacciarsi al mondo del trading investendo un capitale ragionevole.
Se vuoi approfondire il tema delle materie prime, delle azioni e degli Etf presenti sul mercato leggi anche i nostri articoli sui Migliori titoli materie prime e i Migliori ETF sulle materie prime.