Lezione 10

Perché investire in ETF?

Passiamo a questo secondo modulo del nostro video corso operativo dedicato al trading con gli Etf dove vedremo perché investire in ETF, ETC ed ETN. In particolare di cosa parleremo? Andremo a vedere la scelta del sottostante, la semplicità della struttura, perché investire in ETF, ETC o ETN e perché preferirli rispetto ad altre tipologie di strumenti. Quindi parleremo anche di trasparenza, economicità e flessibilità. Ci focalizzeremo sulla leva finanziaria, cercheremo di definirne i concetti principali e di darne una definizione. Parleremo di diversificazione interna e di portafoglio, di hedging, quindi di utilizzare gli Etf come strumenti di copertura. Parleremo di Etf long e short, quindi strutturati, della gestione del rischio ed infine vedremo per quali investitori sono adatti questi tipi di strumenti.

Vantaggi investire in ETF

Iniziamo quindi col fare un overview dei pro, ovvero dei vantaggi che permettono di scegliere questi strumenti piuttosto che altri, e vediamo le caratteristiche dello strumento che possiamo considerare dei vantaggi.

Intanto gli ETF sono strumenti trasparenti per l'investitore trader e quindi molto più adatti per l'investitore di tipo neofita, quello che si approccia da poco ai mercati finanziari.

Qui adesso parliamo di Etf non strutturati, perché poi vedremo che gli Etf strutturati (quindi short con leva) hanno delle caratteristiche diverse e sono un po' più complessi, quindi l'investitore neofita potrebbe avere dei problemi o comunque dovrebbe approfondire il tema prima di poter andare ad investire su una tipologia di strumenti costruita in questo modo.

ETF classici

In via generale, gli ETF classici sono strumenti trasparenti, quindi è trasparente la struttura dei costi, è trasparente il meccanismo con i quali sono costruiti e sono scambiati su Borsa Italiana come fossero delle azioni. Quindi anche la negoziazione è molto chiara. La sottoscrizione minima a livello quantitativo è praticamente inesistente.

Non ci sono quantitativi minimi

Come nel caso delle azioni, non ci sono dei quantitativi minimi, se non una quantità minima per sottoscrivere almeno una quota dell'ETF desiderato e quindi di riferimento necessaria per poter fare l'operazione. Altrimenti non ci sono sottoscrizioni minime, come invece succede per esempio con i fondi comuni di investimento, per i quali bisogna avere perlomeno la sottoscrizione aggiuntiva a detenere una determinata quantità e per la sottoscrizione iniziale addirittura hanno spesso delle cifre molto più alte.

Quindi, mentre nei fondi abbiamo una sottoscrizione iniziale minima e una sottoscrizione aggiuntiva con una determinata size, quando parliamo di ETF, che sono comunque fondi di investimento OICR, andiamo a trattarli come se fossero delle azioni, quindi non abbiamo delle sottoscrizioni minime particolari e possiamo anche ad andare a investire con capitali molto ridotti. Ci sono quindi investitori che hanno capitali piccoli che possono utilizzare gli ETF.

Ovviamente con capitali piccoli è meglio utilizzare ETF con la leva se si vogliono andare a realizzare dei profitti che possono avere un senso per l'operatività. Però in quel caso, se decidete di andare a utilizzare la leva, valutate anche altre tipologie di strumenti che magari in quel caso lì sono più efficienti. Questo perché poi, come vedremo dal punto di vista più tecnico, gli strumenti proprio ETF con la caratteristica di avere la leva sono meno efficienti e quindi possono arrivare a raggiungere l'obiettivo che vi siete prefissato in maniera non proprio fedele. Danno la possibilità di avere una diversificazione sia all'interno dello strumento sia di portafoglio.

Quindi avete un duplice vantaggio: avete la possibilità di andare a diversificare con quantità minime di capitale all'interno del vostro strumento, grazie appunto alla replica di indici o di basket di riferimento e non soltanto di una singola attività. In più potete utilizzarli come strumenti di diversificazione all'interno di un determinato portafoglio costituito da altri strumenti.

Non hanno scadenza

Sono inoltre flessibili in quanto non hanno una scadenza e sono negoziati in Borsa come le azioni, quindi hanno il vantaggio di avere una negoziazione in tempo reale. Potete vedere il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita e quindi andare a effettuare la vostra operatività in real time e avere subito quello che è il vostro controvalore e il vostro prezzo al quale eseguite l'operazione. Cosa che invece non avviene quando parliamo dei fondi di investimento che hanno dei tempi molto più ritardati. Quindi abbiamo flessibilità e possibilità di negoziarlo come fosse un titolo azionario.

Costi inferiori

In più ha dei costi inferiori rispetto a un fondo. Questo l'abbiamo identificato tra le varie differenze tra gli Etf e fondi comuni di investimento, in quanto essendo fondi a gestione passiva, non hanno tutti quei costi collegati al team di gestione che va retribuito e a tutte le commissioni di distribuzione e commissioni ulteriori che vengono applicate per quanto riguarda i fondi comuni di investimento classici.

Avete una struttura che è di facile comprensione, soprattutto quando non sono strutturati, ma quando sono classici, quindi tradizionali. Avete numerosi sottostanti, a volte anche difficili da acquistare con altre tipologie di strumenti che invece tramite gli ETF avete la possibilità di raggiungere. Inoltre, il minor rischio emittente va considerato perché il patrimonio del Fondo non può essere intaccato anche in caso di inadempienza della società, e questo è un elemento estremamente importante.

Vantaggi dell'utilizzo dello strumento

Ora passiamo a vedere i vantaggi dell'utilizzo dello strumento. Vedremo il rischio, la leva finanziaria, la possibilità di andare long e short, l'opportunità di diversificazione e la copertura.

Assenza rischio gestione attiva

Come vantaggio possiamo annoverare l'assenza di rischio di gestione attiva per tutti quegli ETF di tipo tradizionale, nel senso che noi non avendo nessun team di gestione, non abbiamo nessun rischio collegato alle performance del gestore stesso. Essendo l'ETF uno strumento a replica, noi andremo a replicare fedelmente per gli Etf che non sono strutturati, quello che è l'andamento del benchmark sottostante.

Leva finanziaria

Abbiamo la possibilità di lavorare in leva finanziaria con gli strumenti strutturati e quindi abbiamo anche l'opportunità di utilizzare dei capitali ridotti e fare appunto uso della leva finanziaria per amplificare l'accesso al mercato. Questa leva finanziaria non viene applicata all'operazione, ma viene applicata all'interno dello strumento, quindi noi andiamo ad acquisire direttamente un Etf che incorpora la leva. Quindi quando andremo a sceglierlo andremo a scegliere un ETF che incorpora la leva 2, la leva 3 piuttosto che leve superiori, e questi sono definiti ETF strutturati.

Possibilità di andare sia long che short

Abbiamo l'opportunità poi di andare sia long che short, quindi con la stessa flessibilità possiamo acquistare un ETF che va long o acquistare un ETF che va short, quindi abbiamo l'opportunità di andare in entrambe le direzioni con due strumenti differenti. In questo caso gli ETF che sono short sono definiti anche anche loro ETF, strutturati come gli ETF a leva. Abbiamo la possibilità di coprire il portafoglio o coprire addirittura gli asset sottostanti all'ETF stesso tramite l'opportunità di avere certe tipologie di strumenti detti Edged. Quindi andremo a coprire parte del cambio, per esempio parte della valuta, con degli strumenti che ci permettono di andare a utilizzare proprio la copertura del cambio.

Opportunità di copertura

Inoltre potremo utilizzare gli ETF anche a copertura del portafoglio in senso di esposizione, ovvero se noi abbiamo un portafoglio esposte su azioni tedesche, per esempio, o su azioni americane, possiamo decidere di andare a coprire in tutto o in parte quel determinato portafoglio, andando acquistare un Etf nel senso opposto, quindi andremo magari ad acquistare un Etf short nel caso noi avessimo in portafoglio delle azioni e quindi abbiamo un obiettivo di tipo rialzista e immaginiamo che in breve termine il nostro mercato possa ritracciare in maniera importante e decidiamo di coprire la nostra posizione long con un Etf short. In questo caso possiamo andarlo a coprire per la sua totalità, quindi l'intero portafoglio, oppure decidere di coprirlo solo parzialmente. Qui bisogna un attimo fare attenzione per fare i conteggi delle coperture.

Opportunità di diversificazione

Infine gli ETF vengono utilizzati per le tecniche di diversificazione del portafoglio, quindi l'utilizzo dell'ETF è spesso anche destinato non solo per la diversificazione interna, ma anche per la diversificazione all'interno di un portafoglio composto da più strumenti. Quindi avete l'opportunità anche di fare un asset allocation, quindi una allocazione del portafoglio tramite gli Etf che oltre a avere una diversificazione interna, vi permettono anche di fare un ulteriore diversificazione nel vostro portafoglio, sia dal punto di vista della set allocation strategica, sia dal punto di vista della set allocation tattica.

Perché investire in ETF?

Adesso andiamo a vedere i punti principali del perché investire negli Etf. La replica passiva possiamo definirla come un fattore determinante per chi sceglie il mondo legato a questi strumenti. Questo perché? Perché questa caratteristica permette di investire senza il rischio la variabile della gestione e questo fornisce l'opportunità di acquistare un intero basket con un singolo strumento.

Quindi non abbiamo, come dicevamo in precedenza, il rischio gestione, quindi decidiamo sostanzialmente che vogliamo andare su un determinato mercato e non dobbiamo andare a controllare le performance del nostro gestore. Non dobbiamo andare a vedere se il nostro gestore batte il benchmark, se genera performance ulteriori rispetto al benchmark di riferimento oppure se è un gestore che invece è spesso in perdita oppure un gestore che magari nei momenti di difficoltà del mercato ha delle perdite più accentuate, ma semplicemente decideremo qual è il nostro paniere di riferimento, qual è l'indice sul quale vogliamo andare ad investire e avremo l'assenza di rischio collegata alla gestione attiva.

Quindi la replica passiva è una replica che vi permette di eliminare quello che è il rischio e la variabile collegata alla gestione attiva. L'unica attenzione che bisogna prestare è quando andate ad investire su Etf che non sono tradizionali o classici, quindi che presentano la leva oppure vanno short. In questo caso la fedeltà della replica potrebbe essere messa in discussione. Il vostro strumento potrebbe non essere più efficiente.

Quindi, se decidete di andare short o prendere posizioni ribassiste o scegliere degli ETF strutturati in caso di leva, andate a controllare magari alcuni parametri di riferimento (alcuni indicatori in particolare, come la tracking error volatility o tracking error) per andare a vedere la fedeltà dell'indice di riferimento e dello strumento che lo va a replicare. Quindi andate a vedere anche a livello grafico, andate a confrontare i dati e vedete gli scostamenti, quindi cercate di capire se la replica è fedele o meno. Perché, come ho detto già in precedenza, spesso gli Etf di tipo strutturato possono non andare a replicare fedelmente un determinato indice di riferimento. Quindi prestate attenzione e andate a fare i vostri controlli.

Un altro elemento dominante è la leva finanziaria, che è una caratteristica degli ETP strutturati. Si tratta di un vantaggio indubbiamente per tutti, però soprattutto per i trader più esperti, perché ne conoscono meglio il funzionamento. La leva finanziaria è un concetto rischioso e un meccanismo rischioso da utilizzare per chi non ne conosce effettivamente la struttura.

Quindi è importante che voi conosciate perfettamente quelli che sono i rischi connessi, i meccanismi di funzionamento e tutto quello che può succedere quando andate a investire in un Etf con la leva. Quindi, sapere esattamente come si comporta lo strumento in caso di rialzo, in caso di ribasso e in caso di altissima volatilità. Se decidete di operare in multiday dovete fare anche una considerazione di come praticamente lo strumento viene regolato a fine giornata e come viene regolato il discorso della leva.

Quindi dovete sempre fare attenzione prima di andare a investire su uno strumento a leva di averne compreso appieno tutte le caratteristiche. La leva, infatti, permette di amplificare l'operazione, ma amplifica guadagni e perdite. Quindi sì che il trader, magari meno esperto o comunque quello con capitale ridotto, potrebbe avere dei benefici. Però ricordatevi sempre che l'amplificazione dell'operazione genera poi guadagni e perdite amplificate. A causa però dell'inefficienza della replica (quindi quando parliamo di Etf di tipo strutturato) la leva può diventare uno svantaggio, soprattutto per il trader neofita o poco esperto che non ne conosce i meccanismi sottostanti, esattamente come abbiamo detto in precedenza.

Un altro elemento fondamentale è la diversificazione interna di questi strumenti, perché permette una minore esposizione al rischio di concentrazione e ovviamente di mercato. La diversificazione interna, che questi strumenti sono obbligati a tenere a seguito della normativa Ucits di cui abbiamo sempre parlato nelle slide precedenti, permette all'investitore di esporsi su un numero elevato di asset ad un costo inferiore rispetto ad un acquisto singolo dell'intero paniere e diminuisce il rischio di concentrazione e di mercato. Questo comunque significa che abbiamo la possibilità di diversificare internamente e siamo obbligati nel senso che lo strumento è obbligato dal punto di vista normativo, ma questo permette anche all'investitore di poter andare a un costo molto basso a esporsi su un numero più elevato di asset che, se dovesse andare acquistare singolarmente, costerebbero molto di più. E alcune tipologie di asset, oltretutto, non sono facilmente acquistabili per i trader o gli investitori tradizionali, quindi privati. Magari sono adatte ad investitori di tipo professionale, ma magari l'investitore al dettaglio retail non vi può accedere. Quindi, considerate che questo può essere anche un vantaggio per quanto riguarda le varie operazioni, quindi per l'operatività.

Adesso andiamo a vedere un'altro motivo per cui investire negli Etf e quindi la diversificazione di portafoglio. Gli Etf, infatti, permettono anche di mantenere diversificato un portafoglio di investimento di medio lungo termine, ma anche di breve periodo. Facciamo una distinzione quando abbiamo un portafoglio nel quale all'interno abbiamo diversi strumenti o diverse trade aperte. Se parliamo di breve periodo, quindi nell'arco di una settimana abbiamo deciso di mettere in piedi 2 o 3 trade, questo ci dà l'opportunità, utilizzando più Etf, di andare a diversificare il portafoglio e mantenere bassi livelli di correlazione.

Questo cosa vuol dire? Dire che se voi andate per esempio su un ETF che è collegato al mercato americano e decidete di aprire due trade, quindi avete un portafoglio con due trade sul mercato americano, uno collegato all'S&P 500 per esempio uno al Nasdaq 100, avete la possibilità di essere meno correlati che se andaste direttamente su un certo numero di titoli. Questo perché all'interno dell' ETF sull'S&P 500 e all'interno dell'ETF sul Nasdaq 100 ci sono 600 titoli che avete a disposizione.

Quindi i due ETF sono diversificati internamente e hanno anche un grado di correlazione tra di loro inferiore rispetto a se voi andate a comprare un determinato numero di titoli che potrebbero essere invece molto correlati tra loro. Lo stesso discorso, per esempio è valido per gli ETC. Se voi andate a comprare un ETC che per esempio va a investire sui metalli preziosi, avete l'opportunità di andare a prendere uno strumento che investe su oro, argento, palladio e platino.

Se voi invece andate direttamente sull'oro con uno strumento che magari è un CFD e con un altro CFD andate direttamente sull'argento, avete un'alta correlazione di mercato in quanto le due materie prime sono strettamente correlate. Se voi invece avete un basket, ovviamente di materie prime, in questo caso di metalli preziosi, avete all'interno del vostro ETF un certo numero di materie prime che sono sì correlate tra loro, ma sono anche abbastanza diversificate. In più magari acquistate un altro ETF sempre sulle commodities, ma invece che essere metalli preziosi sono magari metalli industriali la cui correlazione con i metalli preziosi è molto bassa.

Quindi andate a fare le vostre valutazioni, ma considerate sempre che quando utilizzate dei panieri, quindi che siano ETF oppure ETC, la diversificazione di portafoglio vi risulta fondamentale, nel senso che può essere un grandissimo vantaggio utilizzare più ETF all'interno del portafoglio. Comunque, in tutti i casi valutate se utilizzate sempre più di uno strumento la correlazione tra le varie trade in modo tale da non avere due strumenti che vanno a replicare la stessa operazione perché è come se foste esposti su una singola trade due volte.

Quindi gli Etf garantiscono una diversificazione all'interno del portafoglio, come nel caso dei fondi comuni di investimento tradizionali, perché anche i fondi comuni di investimento tradizionali hanno all'interno un alto numero di asset. Quindi, analizzando le correlazioni è possibile costruire dei portafogli molto efficienti.

Quindi con gli Etf abbiamo un concetto di rischio che può essere gestito, quindi possiamo fare il risk management ed è un risk management piuttosto efficace. Infatti possiamo ottimizzare sia il rischio di concentrazione, grazie appunto a quello che abbiamo detto sul fatto che gli Etf sono molto diversificati al loro interno, abbiamo la possibilità di gestire il rischio di mercato sempre per il motivo descritto in precedenza, eliminiamo il rischio di gestione attiva, in quanto gli Etf sono repliche passive di quelli che sono dei panieri o degli indici di riferimento, possiamo eliminare il rischio valuta con strumenti che hanno la copertura del cambio, quindi Etf di tipo edgiato, e possiamo fare anche una Size Positioning proprio perché gli Etf sono scalabili, quindi possiamo andare ad acquistare singole sezioni di Etf senza avere particolari limitazioni di quantità. Quindi possiamo andare a scalare quelle che sono le nostre posizioni in acquisto e in vendita, cercando di controllare al meglio le nostre posizioni proprio a livello di rischio.

Vediamo inoltre che sono economici, trasparenti e flessibili perché hanno costi ridotti. Infatti, tra i vantaggi più importanti ci sono proprio i bassi costi rispetto ai fondi comuni di investimento, la trasparenza nell'allocazione e la gestione di portafoglio e quindi la flessibilità che ad essa collegata. In più, c'è la flessibilità legata agli scambi, alla negoziazione e alla liquidazione della posizione, cosa che non avviene invece per i fondi comuni di investimento. Perché, come avevamo detto sempre precedentemente, la liquidazione della posizione è molto più macchinosa. Gli scambi non si possono vedere in tempo reale, la negoziazione è meno trasparente.

Andiamo avanti e vediamo che, come avevamo detto, c'è la possibilità di acquistare quote ridotte di un Etf, anche una sola quota, come avviene sul mercato azionario. Questo perché questo strumento si adatta perfettamente alle strategie di position sizing e ad investimenti con capitali ridotti, quindi ci permette di scalare le posizioni e poter utilizzare capitali ridotti per la nostra operatività. E questo grazie anche all'effetto leva che permette di amplificare il controvalore dell'operazione ma amplifica anche perdite e guadagni. E questo è un argomento che sottolineiamo sempre perché è estremamente importante.

Infine hanno una struttura comprensibile e una varietà di sottostanti. Alcuni vantaggi degli ETF, infatti, sono rappresentati da una struttura semplice per quanto riguarda gli ETF classici, perché se parliamo di ETF strutturati, invece, dobbiamo fare un altro discorso. La replica passiva presenta un plus non indifferente, perché è necessario soltanto comprendere alcune caratteristiche di base dello strumento e poi dovete concentrarvi eventualmente solo sul sottostante di riferimento. E poi offrono un numero elevato di asset sottostanti sui quali si può investire, offre diverse opportunità di mercato e questo è un elemento fondamentale perché l'utilizzo degli Etf vi permette proprio di andare su quelli che sono varie occasioni e varie opportunità di mercato che potete sfruttare. Spesso gli ETF, inoltre, investono in asset nei quali sarebbe difficilissimo aprire una posizione in modo diverso o a parità di rischio o a parità di costi. Quindi, considerate anche queste caratteristiche.

Voglio parlarvi inoltre della copertura di portafoglio e della direzionalità, quindi ha anche la possibilità di andare long e short. Gli ETF permettono di coprire un portafoglio di investimento grazie agli strumenti short strutturati. Voi avete delle posizioni di tipo rialzisti all'interno del vostro portafoglio ed è possibile coprire parte dell'investimento o la totalità grazie a uno strumento short, quindi uno strumento strutturato che può essere appunto un ETF che va a coprire, in parte o in maniera totale, quella che è la vostra esposizione al mercato. Considerate sempre che gli Etf strutturati non replicano fedelmente quello che è l'andamento del sottostante.

Quindi, prima di fare anche una copertura, valutate sempre l'efficienza del portafoglio ed eventualmente fate degli aggiustamenti in modo tale che la copertura sia efficiente. Come evidenziato in precedenza, bisogna considerare la particolare inefficienza di questa tipologia di strumenti che deve essere considerato nella valutazione comprensiva. Lo annoveriamo comunque tra i possibili vantaggi, in quanto rappresenta comunque una possibilità preclusa ad altri strumenti.

Evidenziamo che non è adatta agli investitori neofiti che non conoscono bene i meccanismi applicati e i rischi connessi, esattamente come il discorso della leva finanziaria. Quando affrontate ETF strutturati, prima di andare a mercato dovete essere sicuri di aver compreso i meccanismi sottostanti l'operatività. Quindi cercate di fermarvi e di approfondire tutti quelli che sono gli aspetti e le caratteristiche di questi strumenti, perché sono molto più complessi di quanto non appaiono.

Cos'è un PAC?

Vediamo anche adesso il piano di accumulo di capitale, ovvero un Pac. Che cos'è un Pac? Sostanzialmente lo si fa quando si parla di fondi. Un piano di accumulo di capitale è sostanzialmente un'operazione che normalmente fanno gli investitori di lunghissimo periodo, cioè chi decide di investire capitali molto ridotti e di fare un piano appunto di accumulo di un determinato strumento nel tempo.

Quindi, facciamo un esempio decidiamo di andare a investire in un Etf sui mercati emergenti perché decidiamo che i mercati emergenti hanno, da qui ai prossimi cinque anni, delle grandi possibilità ed è un'opportunità di investimento interessante però non vogliamo andare a investire tutto e subito. Decidiamo che sono sottovalutati e quindi sono a sconto rispetto al mercato e quindi sono considerati una buona opportunità e decidiamo di andare a effettuare un piano di accumulo su questo strumento.

Come lo facciamo? Decidiamo di prendere un Etf e andiamo a fare delle sottoscrizioni di quote di capitale ogni qual volta abbiamo magari dei ritracciamenti e quindi andando a prendere delle opportunità di mercato.

Altrimenti possiamo decidere di fare un Pac andando ad investire una certa quantità tutti i mesi. Questo cosa significa? Che avremo, sia nei momenti in cui il mercato sale sia nei momenti in cui il mercato scende, delle medie che si andranno a creare durante un orizzonte temporale che voi avete ben in mente e queste medie, avendo voi come obiettivo magari cinque anni e immaginate che i mercati emergenti sui quali investite possano avere un rendimento in cinque anni di un x per 100, voi sapete che facendo una media avrete un buon prezzo di acquisto medio e che quindi questo diventi considerando poi i costi di acquisto e di negoziazione e poi la plusvalenza generate quando andate a liquidare la posizione, questa sia un'operazione efficace e quindi un'operazione che può essere produttiva.

Il Pac, quindi, può essere fatto non soltanto sui fondi comuni di investimento, sui quali comunque oltretutto avete dei costi che non sono neanche proprio costi irrisori, decidete di farlo sugli ETF e quindi andate a risparmiare costi ed andate a selezionare quello che è l'indice di riferimento in base a quello che sono le vostre analisi e le vostre considerazioni.

Quindi l'ETF è uno strumento vantaggioso per chi decide di fare dei PAC, dal punto di vista dei costi sicuramente e può essere vantaggioso anche dal punto di vista operativo, perché anche avete, come dicevamo in precedenza, una facilità anche poi nella liquidazione e una facilità nel passaggio dell'operazione. Quindi valutate se siete degli investitori di lungo termine anche gli ETF per quanto riguarda le operazioni di Pac.

Per quali investitori sono adatti gli ETF?

Vediamo adesso per quali investitori sono adatti gli ETF e parliamo di trader multi day, di trader con capitali ridotti, risparmiatori e investitori di breve e medio/lungo periodo e chi vuole costruire piani di accumulo, come abbiamo detto nella slide precedente. Per chi vuole fare trading invece intraday, gli Etf non sono gli strumenti più semplici e più adatti per andare a mercato.

Questo perché? Perché chi va normalmente in intraday utilizza la leva, ma chi va in intraday vuole entrare o uscire dal mercato in maniera veloce con degli strumenti che siano e replichino fedelmente quello che è l'indice sottostante. Abbiamo detto in precedenza che gli Etf strutturati, quindi a leva, non replicano fedelmente.

Quindi per i trader di tipo intraday sono da considerare più interessanti per l'operatività i futures, i micro futures piuttosto che CFD. Gli ETF quindi sarebbe magari meglio non considerarli per l'operatività di tipo intraday.

Quando si lavora in multiday sempre con capitali ridotti, anche qui forse il CFD può essere una soluzione migliore piuttosto che un mini futures o un micro futures. Non parliamo di più futures standard, perché se avete capitali ridotti non potete accedere a questa tipologia di strumenti. Però i mini e i micro possono essere interessanti. Li dovete fare una considerazione anche della liquidità dello strumento, perché alcuni micro sono poco liquidi.

I CFD invece, possono essere una valida alternativa. Quindi, per chi fa anche Trader multi day di qualche giorno, massimo una settimana. Considerate CFD come uno strumento molto valido per quanto riguarda questo tipo di operatività e vi invito ad andare a vedere quello che è il nostro corso operativo dedicato ai CFD di cui abbiamo già rilasciato una versione nel nostro portale.

Vediamo adesso per quali altri investitori sono adatti gli investimenti con gli ETF ed in particolare per chi decide di fare non solo trading di tipo multi day, ma anche investimenti e quindi risparmiatori di medio e lungo periodo.

Quando parliamo di trading multi day abbiamo detto che possiamo andare a fare una differenza tra un trading di due, tre giorni fino al massimo di un paio di settimane e trading invece di lungo periodo che va oltre le due settimane. Anche qui, come dicevo in precedenza, i nostri orizzonti temporali sono soggettivi perché partiamo da trading di tipo intraday. Quindi noi andiamo a schiacciare i nostri orizzonti temporali e per noi un orizzonte temporale di lungo periodo può essere anche considerato un mese.

Quindi facciamo queste considerazioni quando andiamo a definire queste tipologie di investitori. I risparmiatori e gli investitori di medio/lungo termine possono utilizzare gli ETF come strumenti adatti per la loro operatività in quanto sono efficienti, senza parlare di Etf strutturati, per capitali che sono cospicui, che permettono di generare un rendimento che possa essere più o meno interessante per il rischio assunto.

Quindi fate una valutazione se siete degli investitori di medio lungo termine che quando andate ad investire su un determinato strumento come un ETF dovete avere dei capitali che vi permettono di generare eventualmente un profitto che possa essere sufficientemente interessante per il rischio assunto, altrimenti non ne vale la pena.

Se avete dei capitali ridotti potete utilizzare, come dicevamo, i contratti a leva, ma considerate anche che i contratti a leva se li tenete per un lungo periodo di tempo, la loro efficienza viene erosa ancora maggiormente, perché può esserci uno scostamento tra la performance del sottostante dello strumento, che può essere molto, molto ampia.

Abbiamo detto inoltre che gli Etf sono adatti anche per chi vuole costruire dei piani di accumulo, quindi dei Pac, quindi non solo fondi comuni di investimento a gestione attiva, ma anche ETF per la costruzione di piani di accumulo. Quindi gli investitori che intendono costruire delle strategie di accumulo con finalità diverse ed orizzonti temporali differenti nel tempo possono utilizzare anche queste tipologie di strumenti.

Facendo quindi un rapido rapido riassunto: per i neofiti del mercato si possono utilizzare ETF long e senza leva e sono più adatti rispetto a ETF strutturati, quindi short i a leva che è meglio lasciare ad investimenti investitori più esperti. Per ETC ed ETN c'è da evidenziare che esiste il rischio emittente, quindi per chi decide di fare trading con gli ETF non ha il rischio emittente e questo è importante per chi decide di fare trading o investimenti. Quindi ETC ed ETN sono adatti a tutti i risparmiatori, investitori o trader che sono consapevoli di questo rischio e dei meccanismi sottostanti.

Siamo arrivati quindi in fondo a questo secondo modulo, ovvero perché investire negli Etf. Adesso passiamo al modulo successivo dedicato alla classificazione degli strumenti. In questa parte andremo a vedere sia la classificazione collegata agli Etf, quindi le varie tipologie di ET, sia di ETC ed ETN. Quindi avremo una prima parte dedicata agli ETF e una seconda parte dedicata ad ETC ed ETN e vedremo le varie offerte presenti sul mercato e le varie tipologie di strumenti.