Il petrolio è senza dubbio una delle materie prime di maggior valore. Chi fosse interessato a investirci e a speculare può ricorrere agli ETF, che rappresentano uno dei più efficaci metodi per investire nel petrolio. Grazie ad essi, infatti, è possibile limitare i rischi, visto che di solito sono più stabili delle quotazioni dei barili di greggio.

Gli ETF petrolio meritano di essere considerati una soluzione redditizia a disposizione di chi desidera investire nell’oro nero. È importante, però, selezionare con la massima attenzione i broker che dovranno essere usati per la negoziazione di tali contratti. eToro è uno dei più interessanti, anche perché mette a disposizione un sistema di trading automatico.
ETF petrolio (OIL): Cosa sono?
Quando si parla di ETF petrolio si fa riferimento a una soluzione pratica per sfruttare una strategia di investimento che si fonda sulle prestazioni e sul prezzo del petrolio. Ciò vuol dire che per guadagnare grazie all’oro nero non è necessario possederlo fisicamente, si può anche fare trading sul petrolio.
Gli ETF non sono altro che fondi di investimento formati da:
- Derivati che tracciano il prezzo della materia prima
- Contratti futures
- Azioni di società petrolifere.
L’USO è uno dei più popolari ETF sul petrolio, e rappresenta il fondo petrolifero degli USA. (Puoi operare su ETF petrolio USO con eToro facendo clic qui) Possedendo tale ETF ovviamente non si acquisiscono pozzi o barili di petrolio. La composizione del fondo comprende opzioni, futures e contratti a termine per vari combustibili a base di petrolio, gas e oli.

In sostanza, si ha un’esposizione al prezzo dell’oro nero pur non dovendo acquistare barili. Attenzione, però: questo non vuol dire che l’investimento farà guadagnare di meno rispetto a un investimento diretto nel petrolio, ma neppure che sia più sicuro.
Quotazione ETF Petrolio in tempo reale
Ecco il grafico del prezzo del ETF sul petrolio United States Oil Fund (USO) di Plus500:
Che cosa si deve fare per investire in ETF sul petrolio
Come ogni altro genere di ETF, anche quelli sul petrolio si possono comprare in maniera classica, e cioè tramite un intermediario che si occupa della vendita diretta di tali contratti. Nel caso in cui si opti per questa soluzione, però, è necessario essere consapevoli di alcuni svantaggi a cui si dovrebbe far fronte:
- Prima di tutto per accedere a un ETF è necessario possedere un capitale piuttosto significativo, come minimo di alcune migliaia di euro
- Inoltre, la diretta acquisizione degli ETF è una procedura costosa, e comporta il pagamento di commissioni.
- Infine, nella maggior parte dei casi gli ETF possono essere unicamente comprati.
Quest’ultimo aspetto vuol dire che, in sostanza, è possibile solo investire al rialzo, ma non puntare al ribasso: il petrolio, pertanto, non può essere venduto allo scoperto.
C’è comunque un modo per rimediare a tutti questi inconvenienti, ed è rappresentato dal ricorso ai contratti per differenza: sono i cosiddetti CFD, vale a dire contratti derivati che garantiscono una quotazione identica all’ETF di riferimento. La differenza è che non ci sono commissioni, e inoltre la richiesta per il deposito di partenza è di meno di 250 euro.

I CFD offrono un altro vantaggio di non poco conto, dal momento che consentono di negoziare al ribasso. Vale la pena di precisare che sia gli ETF che i contratti per differenza sono del tutto legali, visto che si tratta di strumenti autorizzati e regolamentati.
Un ruolo di primo piano per il buon esito degli investimenti, però, è quello che viene svolto dal broker a cui ci si affida, che proprio per questo motivo deve essere selezionato con la massima cura.
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I broker migliori per investire in ETF sul petrolio
Qualora si prenda la decisione di investire in ETF sul petrolio utilizzando i contratti per differenza, è indispensabile avere l’accortezza di optare unicamente per broker che siano stati autorizzati dalla Consob. Questo organo di controllo, infatti, ha il compito di vigilare e supervisionare l’operato dei broker, in modo che i trader possano essere tutelati e non essere esposti al rischio di truffa.
Ecco i più affidabili:
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Broker: eToroDeposito Minimo: 200 €Licenza: Cysec 109/10*Terms and Conditions apply **Il 75% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro quando si scambiano CFD con questo fornitore. Dovreste considerare se capite come funzionano i CFD e se potete permettervi di correre l'alto rischio di perdere il vostro denaro.
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Broker: forextbDeposito Minimo: 250 €Licenza: 272/15
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L’affidabilità di un broker è correlata al suo essere regolamentato o meno. Soprattutto per chi è alle prime armi in questo ambito, un suggerimento da tener presente è quello di testare diverse piattaforme in modalità demo, in modo da capire qual è la più adatta in base alle proprie necessità, alle proprie aspettative e al proprio stile di trading.
eToro
EToro è il broker più usato a livello mondiale, come dimostra il numero di utenti attivi grazie ad esso: più di 7 milioni di persone in tutto il mondo lo hanno scelto per fare trading. Uno dei punti di forza di eToro va individuato nella sua piattaforma, che
- È ricca di indicatori molto precisi
- Mette a disposizione un vasto assortimento di strumenti
- Si dimostra decisamente intuitiva.

Gli utenti di eToro hanno la possibilità di negoziare su un numero di mercati: non solo gli ETF, ma anche le materie prime, gli indizi e le azioni. La vigilanza da parte della Consob è una garanzia per tutti gli iscritti: vuol dire che tale intermediario è autorizzato dall’ente di controllo a fornire i propri servizi nel nostro Paese.
C’è, però, un altro strumento che ha contribuito alla celebrità di tale broker: si tratta del Copy Trading, vale a dire un sistema brevettato di investimento automatico. Grazie a tale funzionalità è possibile individuare i trader di eToro più bravi, e cioè quelli che hanno guadagnato di più, in modo da replicare le loro operazioni. Il tutto avviene in maniera automatica e, soprattutto, gratis.

Ma come funziona di preciso il Copy Trading? Prima di tutto è necessario registrarsi a eToro. A questo punto, una volta che ci si è iscritti è possibile selezionare i trader che si è interessati a copiare: la scelta si fonderà sui loro rendimenti annui, nel senso che – come è intuitivo – i trader da imitare sono quelli che guadagnano di più.
È sufficiente un clic per fare in modo che il sistema replichi, sul conto del trader che copia, ogni singola operazione a mercato effettuata dai trader che sono stati presi a riferimento. Tutto questo si svolge in maniera automatica e, soprattutto, senza alcun costo extra. Comincia adesso a copiare le mosse degli investitori di successo.
In virtù di questo sistema di trading automatico è possibile, con un solo clic, raggiungere gli stessi rendimenti ottenuti dai migliori trader al mondo. Per capire come funziona la piattaforma di eToro e per sperimentare senza rischi il Copy Trading si può sempre utilizzare il conto demo.
Attraverso questa funzione si ha l’occasione di eseguire gli stessi investimenti che si effettuerebbero con il conto vero e proprio: la differenza è che in modalità demo non si usano soldi veri. Il denaro è finto, sia che si guadagni sia che si vada in perdita, proprio perché l’obiettivo è solo quello di esercitarsi e fare pratica.
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Plus500
Un altro dei broker online che meritano di essere presi in considerazione è Plus500, che garantisce numerosi vantaggi:
- Un alto livello di affidabilità
- La massima serietà, con pochi eguali nel resto del mercato
- La licenza Cysec e l’autorizzazione Consob.

Ciò vuol dire che anche in questo caso si ha a che fare con una piattaforma regolamentata grazie a cui è possibile negoziare non solo sugli ETF ma anche su un gran numero di asset differenti in condizioni di massima sicurezza ed evitando ogni genere di pericolo.
Un ulteriore tratto peculiare di Plus500 che lo distingue rispetto ai principali competitor deve essere individuato nella notevole attenzione che viene riservata alla competenza dei trader e alla loro formazione. Proprio per questo motivo è stata ideata una sezione ad hoc che permette a tutti gli iscritti che sono interessati ad apprendere i segreti del trading di seguire un corso sul tema.
Tale formazione si dimostra molto utile per tutti gli aspiranti investitori anche perché illustra le fondamenta dell’analisi tecnica, da cui si può cominciare per addentrarsi nei meandri degli investimenti finanziaria.
La sezione didattica, per altro, non è il solo motivo per il quale un trader alle prime armi dovrebbe decidere di puntare su Plus500 (provalo facendo clic qui).
Anche Plus500, proprio come eToro, permette di usufruire di un account demo: il conto può essere utilizzato gratis ed è senza vincoli, nel senso che non ci sono limiti di tempo da rispettare per la sua fruizione. Anche questa è un’arma su cui fare affidamento per approcciarsi con successo agli investimenti.

Il conto demo, infatti, consente di mettere alla prova le strategie sugli ETF prima di replicarle con il conto vero. Essendo il denaro virtuale, però, non si corre il pericolo di mettere a repentaglio il proprio capitale nel caso in cui le operazioni effettuate dovessero avere esito negativo.
Plus500 è l’intermediario ideale per chi vuole fare trading
- Sulle azioni
- Sulle criptovalute
- Sugli indici
- Sugli ETF del petrolio.
Non va mai dimenticato, però, che il trading si caratterizza in qualunque caso per una percentuale di rischio che non si può eliminare. Gli stessi contratti per differenza vengono considerati degli strumenti complessi, e in quanto tali espongono chi vi ricorre al pericolo di perdere soldi in tempi rapidi, anche per colpa della leva finanziaria.
Prima di investire, pertanto, occorre una riflessione approfondita per capire se ci si può permettere il rischio di perdere i propri soldi in caso di investimenti sbagliati.
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Tutti i buoni motivi per comprare un ETF sul petrolio
Quando si ha intenzione di investire nel settore del petrolio, è possibile decidere di puntare sulle variazioni delle quotazioni del greggio, oppure comprare direttamente delle azioni delle società petrolifere. Tutte e due le soluzioni presentano, però, degli inconvenienti che non possono essere trascurati.
Per quel che riguarda le azioni, il problema principale ha a che fare con la difficoltà di scelta. In riferimento alle variazioni delle quotazioni, invece, è bene sapere che le oscillazioni del prezzo del petrolio possono essere molto significative. Di conseguenza, i trader poco capitalizzati rischiano di patire molto la volatilità se non sono in grado di valutare con attenzione gli indicatori di trading che anticipano le oscillazioni stesse.

Questi sono i motivi per i quali spesso è più conveniente affidarsi agli ETF sul petrolio, i quali svolgono il lavoro supplementare che occorre per un investimento nell’oro nero. Gli ETF sul petrolio hanno il pregio di essere bilanciati: non si è costretti a identificare le azioni migliori da mettere nel paniere ma, al tempo stesso, si ha la possibilità di esporsi sui titoli più importanti correlati alla quotazione del petrolio.
Una delle differenze più significative tra gli ETF e il prezzo del petrolio consiste nel fatto che nel primo caso la volatilità è molto più bassa, il che permette in genere di limitare il rischio.
Quali sono i principali benefici offerti dagli ETF sul petrolio
Nel caso in cui si stia valutando l’ipotesi di ricorrere a un ETF sul petrolio per una più efficace diversificazione del proprio portafoglio, si può essere certi di beneficiare di una maggiore semplicità di trading. Infatti, negli ETF si può entrare e dagli ETF si può uscire in qualunque istante, eventualmente tramite i contratti per differenza.
E per farlo c’è bisogno di una sola operazione, il che vuol dire che non si è costretti a tenere sotto controllo e a monitorare chissà quanti titoli.
Le commissioni previste per gli ETF sono inferiori rispetto a quelle che si applicano a un fondo comune. Se, però, si sceglie la negoziazione con i contratti per differenza, non ci si deve preoccupare nemmeno di questo aspetto: non ci sono commissioni di trading da pagare e si può beneficiare di un risparmio consistente.
Come fare per evitare di pagare le commissioni di trading
Come fare trading con gli ETF sul petrolio
Gli ETF sul petrolio possono essere negoziati come se si trattasse di titoli azionari singoli: ciò vuol dire che sono molteplici le strategie di trading a cui si può ricorrere. Si immagini, per esempio, di avere intenzione di stabilizzare qualche investimento sul petrolio nel portafoglio personale: in questo caso si può vendere un ETF con un trade, così da contribuire a far abbassare il pericolo di un ribasso della materia prima.
Ma non è tutto, perché gli ETF sul petrolio possono essere adoperati anche per la copertura del rischio al ribasso tanto per gli investimenti esteri quanto per quelli industriali. Si può coprire il rischio al ribasso vendendo un ETF sul petrolio nell’eventualità in cui si detengano posizioni lunghe in un ampio ventaglio di titoli petroliferi.
Un’altra occasione che si può sfruttare per tutelarsi rispetto al rischio al ribasso attraverso la vendita di un ETF sul petrolio è quella di detenere investimenti in un Paese straniero in cui il petrolio costituisce la fonte di reddito più importante.
Come si è già visto, poi, i contratti per differenza permettono di vendere gli ETF sul petrolio non direttamente ma allo scoperto: il che costituisce una ragione extra per servirsi dei broker CFD quando devono essere effettuate negoziazioni di questo genere.
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Quali sono gli ETF sul petrolio che vengono scambiati di più
Gli ETF sul petrolio che risultano più scambiati sui mercati vanno presi in considerazione per la composizione e la diversificazione del proprio portafoglio. Si tratta di titoli eccellenti, che tramite i contratti per differenza possono essere comprati o venduti, a seconda che si voglia investire al rialzo o speculare sul ribasso del petrolio.
Che cos’è l’USO
USO è l’acronimo di United States Oil: si tratta di un fondo che traccia, giorno dopo giorno, le oscillazioni delle quotazioni nel petrolio greggio West Texas Intermediate.

Ci sono diversi elementi che condizionano il prezzo di tale ETF:
- Le scorte di greggio
- I prezzi del petrolio negli USA
- Il meccanismo di funzionamento degli impianti di trivellazione.
L’USO garantisce un’esposizione al mercato del petrolio degli Stati Uniti evitando l’incombenza di possedere il contratto future. Si tratta di un ETF altamente capitalizzato, tra i primi al mondo da questo punto di vista.
Che cos’è lo XOP
C’è un altro ETF da non sottovalutare, soprattutto se si ritiene di poter essere annoverati tra gli investitori più sofisticati: si tratta dello XOP, che corrisponde al petrolio greggio SPDR S&P Oil & Gas Exploration & Prod.
Chi ha una tolleranza al rischio bassa, tuttavia, dovrebbe orientare la propria attenzione su altri ETF, visto che si tratta di uno strumento caratterizzato da una volatilità molto elevata.
Grafico del prezzo del ETF Petrolio XOP con Plus500:
Che cos’è lo XLE
Nel novero degli ETF sul petrolio che devono essere conosciuti da chi ha in mente di cimentarsi nel trading c’è anche lo XLE, vale a dire l’Energy Select Sector SPDR ETF. È un ETF molto integrato; questo strumento di investimento, per altro, si differenzia dagli altri nominati in precedenza perché non è formato unicamente da società petrolifere.

Questo è un aspetto da non trascurare, perché è indice di una maggiore stabilità e di un migliore bilanciamento. Lo XLE è costituito, oltre che dalle società che sono attive nel campo della produzione di gas naturale e di petrolio, da varie imprese che hanno a che fare comunque con i servizi energetici, per esempio occupandosi di perforazione.
Grafico del prezzo del ETF petrolio XLE con Plus500:
Quando scegliere gli ETF sul petrolio
In sintesi, vale la pena di prendere in considerazione anche gli ETF sul petrolio nel contesto di una più ampia strategia di investimento. Prima di procedere in tal senso, occorre compiere una meticolosa ricerca dedicata ai più importanti fondi che possono essere negoziati.
Il secondo passo da affrontare, poi, consiste nel monitorare in maniera più attenta e costante i prezzi del petrolio. In particolare, conviene concentrarsi sul modo in cui molti degli ETF più importanti reagiscono alle condizioni di mercato più varie. A questo punto è possibile capire quali sono gli ETF in grado di garantire la migliore esposizione in relazione alla strategia che deve essere implementata.
Tramite i contratti per differenza, è possibile inserire gli ETF all’interno del proprio portafoglio non dovendo pagare alcun tipo di commissione: una procedura gratuita e che si può portare a termine in pochi clic. D’altro canto, è bene essere sempre cauti, tenendo presenti i rischi correlati al trading online.
Gli stessi ETF sul petrolio sono comunque rischiosi. In più, quando si fa trading è necessario fare i conti anche con i pericoli che non derivano dai mercati, ma da altre situazioni: questi rischi, per fortuna, possono essere eliminati con un po’ di cautela. Basta scegliere i broker regolamentati, per esempio, per avere la certezza di affidarsi a intermediari che sono autorizzati a operare in Italia.
Il consiglio, poi, è di cominciare con un test tramite un conto demo, a prescindere dal broker che si ha in mente di usare, al fine di acquisire la necessaria familiarità con gli ETF sul petrolio. Il broker consigliato per cominciare a negoziarli è eToro, che con il Copy Trading consente a tutti gli utenti iscritti di approfittare di un sistema di investimento che ricopia in automatico le operazioni dei trader più proficui.
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I migliori ETF sono quelli dei fondi legati al petrolio: il principale vantaggio offerto ha a che fare con la possibilità di usufruire di un’esposizione sul petrolio bilanciata. Volendo, è possibile negoziare gli ETF con i contratti per differenza, i quali consentono di fare trading non dovendo pagare commissioni di alcun genere.
Il rendimento degli ETF non può essere definito a priori, perché dipende sempre dalla bontà degli investimenti che vengono effettuati. Di certo, se si ricorre ai CFD si può sfruttare la leva finanziaria, che permette di moltiplicare gli eventuali guadagni che si otterrebbero con operazioni vincenti.