Il take profit è uno degli strumenti che i trader usano per minimizzare i rischi. Quando si investono i propri soldi sui mercati finanziari, lo si fa con la consapevolezza di mettere a rischio il capitale stanziato per quest’attività. A testimoniare ciò ci sono i dati raccolti dalle società di brokeraggio come eToro che parlano di perdite che interessano circa il 75% degli utenti. Usare gli strumenti di trading system significa avere un piano d’investimento che, avvalendosi dell’aiuto di diverse funzioni presenti sulle piattaforme di trading online, permetta di massimizzare i profitti.
Il take profit è uno dei primi strumenti che i neo-trader imparano ad utilizzare. Per capire cos’è questa funzione e in che modo permette all’investitore di incrementare le possibilità di profitto, occorre spiegare cosa s’intende per strategia d’investimento e cosa sono i segnali di entrata e di uscita dal mercato, infine è necessario menzionare il concetto di linea di resistenza e linea di supporto.
Di fatto, il take profit rappresenta un aiuto concreto per il trader che deve, però, imparare ad usarlo in modo efficace e funzionale. Per fortuna, le piattaforme di trading accreditate permettono agli utenti di fissare il take profit in modo impeccabile, grazie a dei server di alto livello. È però importante che l’investitore sia in grado di capire come opera il take profit e quali vantaggi può produrre.
Ecco alcune tra le migliori piattaforme che offrono questo servizio:
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Il take profit è solo uno dei servizi di trading sistemico, offerti gratuitamente agli utenti delle App di brokeraggio riconosciute come sicure dalle autorità competenti. Queste infatti si spendono per mettere a disposizione degli iscritti alle piattaforme tutti gli strumenti necessari a limitare le perdite e massimizzare i guadagni.
Cos’è il take profit?
Con i termini take profit viene indicata una funzione che permette agli investitori di comunicare alla piattaforma di brokeraggio il prezzo massimo che, una volta raggiunto, deve segnare la chiusura automatica dell’operazione.
Take profit significa “prendi il profitto” ed è proprio questa l’utilità di tale strumento: permettere al trader di accaparrarsi il guadagno sulla posizione aperta. In pratica, al momento dell’avvio di un’operazione, ovvero quando il trader decide di entrare sul mercato, l’utente della piattaforma può decidere in anticipo il guadagno massimo che intende realizzare. Così facendo, il trader non deve costantemente controllare l’andamento dell’asset sul quale ha impegnato i propri soldi e non rischia di distrarsi perdendo un guadagno certo. Il take profit è l’opposto dello stop loss (stop alle perdite) che, invece, serve a minimizzare le perdite derivanti da un’operazione di mercato.
A cosa serve il take profit?
Il take profit è uno strumento utile tanto ai professionisti quanto ai neo-trader. Grazie a questa funzione, infatti, ogni investitore può annullare quasi completamente l’influenza che la sfera emotiva esercita sulle decisioni del trader.
Il take profit risulta particolarmente utile per evitare due situazioni spiacevoli:
La distrazione che può portare a perdere di vista un rimbalzo di prezzo favorevole al trader. Quando si apre una posizione e non la si tiene costantemente d’occhio, può accadere che l’investitore si faccia sfuggire un buon guadagno dovendosi accontentare di un profitto minore o, nel caso in cui il prezzo vada nella direzione opposta, dover chiudere la posizione in perdita.
Il trader osserva l’andamento dell’investimento, si accorge che sta andando nel verso giusto ma non chiude la posizione perché vede che il valore alla voce profit continua ad aumentare e, per ingordigia, lascia l’investimento aperto. L’andamento incontra una resistenza e cambia rapidamente direzione, il trader spera in un rimbalzo che non avviene e perde l’occasione di guadagno.
Il take profit annulla la sfera emotiva ed è molto utile soprattutto per gli investitori alle prime armi che potrebbero spesso distrarsi o peccare di ingordigia rimanendo a bocca asciutta. Di fatto, grazie a questo strumento l’utente di una piattaforma di brokeraggio non deve costantemente controllare le operazioni di mercato, perché ha fissato il tetto massimo di perdita e di guadagno. Usando il take profit il server dell’App agisce al posto del trader, su sua ordinazione.
L’andamento di un asset è assolutamente imprevedibile, a causa della volatilità dei mercati, ciò espone i trader al rischio di perdere tutto il capitale a disposizione. Tuttavia i suddetti pericoli vengono calcolati e fissati con matematica certezza con lo stop loss e il take profit, riducendo al minimo le perdite e massimizzando i guadagni.
Il take profit, dunque, serve anche a prevedere a priori il risultato finale di un’operazione di mercato. Una volta fissati lo stop loss e il take profit non può accadere nulla che non sia già stato imposto dal trader stesso.
Il take profit viene espresso con un valore percentuale, in pratica viene calcolato sulla base del guadagno atteso. Per fissare il take profit ad una distanza adeguata dal prezzo di apertura è necessario studiare l’andamento dei mercati e valutare i grafici, prendendo in considerazione l’arco temporale durante il quale il proprio capitale sarà esposto ai pericoli della finanza.
Il Take profit: è davvero utile?
Il take profit serve a fissare il limite di prezzo che determina la chiusura automatica della posizione. Questo metodo è davvero utile per evitare di perdere dei guadagni certi, tuttavia stabilire, in anticipo, un tetto massimo di profit può ridurre le possibilità di guadagno.
In pratica, può accadere che - dopo che il server ha chiuso la posizione in take profit - il prezzo della quota continui a salire o diminuire (in base al tipo d’investimento: al rialzo o al ribasso) facendo registrare guadagni superiori a quelli realmente conseguiti.
Tuttavia, quando si valuta la bontà della strategia d’investimento adottata occorre prendere in esame tutte le operazioni effettuate: non importa se una posizione avrebbe potuto fruttare più di quello che è stato incassato con il take profit, quello che conta è che le operazioni in verde siano maggiori – in termini di numero e di valore economico – rispetto a quelle in rosso.
Quando un trader esamina la strategia adottata per un determinato arco di tempo deve semplicemente sommare tutte le operazioni che hanno generato profitto e tutte quelle che hanno dato origine delle perdite: la differenza tra questi due importi, permette di capire se la strategia adottata è positiva, negativa o va semplicemente corretta.
Il take profit è uno strumento che serve a gestire il rischio. Di fatto, fissando il limite di guadagno l’investitore limita il rischio a cui è esposto il suo patrimonio, evitando che una singola operazione errata possa determinare la perdita di tutto il denaro presente sul conto (questo discorso vale anche per lo stop loss).
La scelta dei valori che definiscono il take profit e lo stop loss non è casuale, essi derivano dall’analisi dell’asset e da un attento studio che precede l’ingresso vero e proprio nel mercato. Per questo motivo se fissiamo un take profit troppo lontano dal prezzo d’acquisto si rischia di non riuscire mai a raggiungere il guadagno atteso per quell’operazione, se invece si stabilisce un limite di profitto, al di sotto del valore massimo atteso, ci saranno buone probabilità che battere cassa.
Per usare questi strumenti in modo oculato è importante che il trader sappia analizzare il mercato sul quale intende investire del denaro, riuscendo ad individuare in modo corretto il rapporto rischio/investimento.
Come impostare il take profit
L’impostazione del limite di profitto va fatta nel modo corretto per poter dar vita a risultati positivi. Non esistono degli schemi prestabiliti, infatti ogni trader può fissare il take profit dove preferisce. È chiaro che le diverse impostazioni dipendono da molteplici fattori che riguardano tanto l’attitudine del trader (più o meno affine al rischio) e la maggiore o minore abilità nell’interpretazione dei mercati e degli andamenti.
Nonostante ci siano delle variabili che influenzino le decisioni dei trader, vi è una grande certezza: il take profit non va impostato in modo casuale. Per poter individuare il prezzo di possibile uscita dal mercato occorre avere ben chiaro qual è l’andamento della quota che ci interessa, quanto tempo si vuole tenere aperta una posizione, che tipo di guadagno si vuole ottenere, etc.
La maggior parte di questi elementi possono essere trovati grazie all’analisi tecnica dei mercati finanziari, ovvero lo studio dei trend, che permette ai professionisti di operare scelte consapevoli e di ridurre i rischi derivanti dall’esposizione ai mercati azionistici.
Per definire il take profit in modo il più è possibile corretto, occorre studiare e valutare:
la struttura del mercato;
la liquidità che caratterizza l’asset e la sua volatilità;
analizzare il grafico a candela;
studiare e valutare i modelli grafici.
Il grafico Candlesticks rappresenta le variazioni di prezzo usando come figura delle candele verdi – quando l’andamento dei prezzi è al rialzo – e rosse – quando l’andamento è al ribasso. Si tratta di una visione dell’asset molto utile per i trader, perché permette di individuare i valori di prezzo più bassi e più alti all’interno dei quali sono avvenute le oscillazioni che possono produrre un profitto. Tutte le piattaforme di trading online accreditate offrono ai loro utenti il grafico classico e la visione del Candlesticks.
Per iniziare ad analizzare i grafici e gli andamenti delle quote, iscriviti a Capital.com: potrai accedere ad un conto demo e ad un corso di trading online gratuito.
Supporti e Resistenze per fissare il take profit
Fissare in modo oculato i take profit significa aver osservato gli andamenti dei prezzi di una quota ed essere riusciti ad individuare le linee di Supporto o di Resistenza. Si tratta di due valori molto importanti che tutti coloro che fanno trading online devono imparare a riconoscere.
Grazie ad essi, infatti, è possibile trovare l’area in cui il prezzo di una quota rallenta la sua ascesa (Resistenza) fino a quando non avviene un cambio di direzione oppure una rottura che gli permette di prosegire il suo andamento verso l’alto o verso il basso, dopo aver avuto un periodo di stasi (Supporto).
Come si individuano le linee di Supporto e di Resistenze? Le piattaforme di trading online come eToro e Plus500 dispongono di funzioni che possono essere applicate ai grafici per individuare le linee in cui il prezzo rallenta, segnalando la presenza di un Supporto o di una Resistenza.
Per chi invece preferisce non usare le funzioni, è possibile individuare i suddetti indicatori con un metodo molto semplice che consiste nel tracciare due linee su un grafico che permettono di identificare due livelli di prezzo, uno minimo e l’altro massimo. In questo modo, è possibile trovare il valore più basso e il valore più alto raggiunto da un asset riuscendo, così, ad individuare autonomamente una linea di Supporto e una Resistenza.
Perché è importante trovare i Supporti e le Resistenze? Una volta riconosciuto il range in cui oscilla il prezzo, il trader può aprire una posizione fissando il take profit poco al di sopra della linea di Resistenza o di Supporto.
Spiegata in questo modo sembra la cosa più facile del mondo: individuo Supporti e Resistenze, fisso il take profit e lo stop loss. Pochi rischi e ottimi risultati. L’obbiettivo di questo tipo di strategia è quello far accadere quanto appena descritto, però l’imprevedibilità dei mercati rende difficile l’individuazione della forchetta di prezzo che definisce il Supporto o la Resistenza, impedendo così all’investitore di avere una previsione affidabile al 100%.
Per questa ragione, può essere particolarmente utile raccogliere i dati provenienti da più indicatori, come la media mobile e l’oscillatore RSI. La maggior parte delle piattaforme accreditate offrono ai loro utenti la possibilità di applicare gli indicatori ai grafici di mercato. Dalla combinazione di più funzioni, il trader riesce ad avere una visione più chiara dell’andamento dei prezzi, riducendo i rischi legati all’investimento.
Per imparare ad usare gli indicatori e far sì che la loro combinazione sia efficiente occorre fare pratica con i conti demo. Ad oggi, questo è l’unico modo per testare una strategia senza rischiare i propri soldi.
Il take profit è uno strumento molto utile che serve a massimizzare i guadagni. Questa funzione di trading system viene usato tanto dai neo-trader che dagli investitori esperti. Grazie al take profit ogni trader ha l’opportunità di fissare in anticipo il tetto massimo di guadagno che intende raggiungere, evitando di dover tenere sempre sotto controllo la posizione aperta.
Per poter usare il take profit in modo funzionale e profittevole occorre fissare il limite alla giusta distanza dal prezzo di apertura/acquisto. Infatti, se il take profit viene posto ad una distanza ravvicinata al prezzo d’ingresso ci si espone ad un rischio di perdita a fronte di un guadagno scarso (strategia poco remunerativa, sul lungo periodo), se invece si pone il take profit troppo lontano da prezzo d’ingresso sul mercato e dalla linea di Supporto/Resistenza si corre il pericolo di non vedere materializzare il guadagno.
Per sfruttare al meglio i vantaggi del take profit è importante che il trader impari ad usarlo, senza rischiare i propri risparmi. Come? Con un conto demo. Vediamo quali sono le piattaforme accreditate che offrono ai loro utenti la possibilità di fare pratica e mettersi alla prova con un conto demo.
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eToro
eToro è una delle piattaforme di trading online tra le più conosciute sia in Europa che in Italia. Questa realtà di brokeraggio ha investito molto sui servizi di formazione pensati per i neo-trader. Parliamo di un conto demo illimitato e gratuito utile a tutti gli investitori alle prime armi, che vogliono provare a fare trading online, confrontarsi con i grafici e gli asset di mercato senza mettere a rischio i propri soldi.
Grazie al conto demo, infatti, tutti gli iscritti alla piattaforma possono mettere in pratica le nozioni di teoria apprese leggendo manuali e partecipando a corsi di trading online. eToro ha creato anche una piattaforma social dove tutti gli utenti iscritti alla piattaforma possono incontrarsi e confrontarsi sulle loro strategie d’investimento. Con Copytrading, i neo-trader hanno l’opportunità di osservare da vicino le mosse d’investimento dei professionisti e decidere di imitarne le scelte di trading. Ma con eToro si guadagna davvero?
Copytrading è un sistema di trading automatico che consente ai trader in erba di investire sin da subito i propri soldi, riducendo il rischio di perdite grazie all’emulazione delle mosse di un “collega” più esperto e competente.
Plus500
Una delle realtà più conosciute dai trader è il broker CFD Plus500. La società di brokeraggio dispone di due diversi conti: uno demo e uno reale. Con il primo è possibile fare pratica di trading online senza rischiare neanche un centesimo, con il secondo si investono concretamente i propri soldi a fronte di una ricarica minima di 100 euro.
Plus500 è una piattaforma di trading online accreditata ed affidabile. Aprire un conto demo con Plus500 è gratuito e non comporta alcun vincolo. Plus500 mette a disposizione dei suoi utenti una serie di funzioni, come il take profit, che offrono un importante supporto durante la fase di studio di un asset.
Mettiti alla prova con il conto demo, iscriviti a Plus500.
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Approfondimenti
Quando si parla di take profit si fa riferimento allo strumento che permette al trader di fissare in anticipo il prezzo che determina l’uscita dal mercato, registrando un’operazione verde. In sostanza, si tratta di un ordine che il trader imposta e che il server dell’App di brokeraggio esegue. Il take profit standard è quello di cui abbiamo parlato fin qui e che consigliamo a tutti i trader alle prime armi. Tuttavia, per completezza d’informazioni, occorre precisare che esiste un altro tipo di take profit, definito parziale o intermedio.
Il take profit parziale riesce ad offrire una maggiore garanzia sul proprio investimento, perciò questo strumento viene utilizzato per i titoli più rischiosi, con lo scopo di ridurre le perdite.
Il take profit intermedio può essere applicato con tre diversi metodi:
il metodo fifty-fifty: la posizione viene divisa in due metà, ognuna con il suo take profit. In questo modo, il trader riesce a mettersi al riparo dalla volatilità del mercato, massimizzando i profitti di un’unica metà e riducendo i rischi di perdite.
La tripla scala: la posizione viene divisa in tre parti uguali, ognuna con il suo take profit. Questo metodo è molto simile al 50 e 50, perché solo una delle tre parti massimizza il profitto, mentre le altre due avranno take profit a scalare. Così facendo, la seconda e la terza posizione riescono a coprire l’eventuale insuccesso della prima posizione.
Il metodo 80/20. L’investimento viene diviso in due parti non uguali: una parte comprenderà l’80% del capitale e l’altra il 20%. Questo metodo è indicato per gli investimenti messi a segno sui mercati caratterizzati da un’elevata volatilità. La quota all’80% viene liquidata con un take profit di facile realizzazione, fissato in prossimità della linea di resistenza o supporto, la quota al 20%, invece, avrà un take profit più pretenzioso.
Con il metodo 80/20 si risolve, in parte, il problema che caratterizza il take profit totale: la possibilità di vedere chiudere automaticamente una posizione che avrebbe potuto fruttare molto di più.
Conclusioni
Ogni strategia d’investimento che si rispetti prevede l’uso di strumenti come il take profit o lo stop loss. La loro funzione è quella di limitare, il più è possibile, il rischio di gravi perdite economiche o mancati guadagni. Perché il take profit funzioni in modo efficace occorre che venga fissato alla giusta distanza (Bips) dal prezzo di acquisto: né troppo vicino né troppo lontano. Per individuare il punto in cui deve essere impostato il take profit è necessario saper riconoscere le linee di Resistenza o di Supporto. Una volta identificati i suddetti valori, è possibile impostare il take profit espresso in Pips oppure in percentuale sul prezzo di entrata.
Fissare un limite ai guadagni comporta dei vantaggi e degli svantaggi, in entrambi i casi quello che conta non è il profitto di una singola operazione ma il totale di tutti i profitti e di tutte le perdite, perché solo grazie ad essi un trader può valutare la bontà della strategia d’investimento adottata. Quando si decide di investire avvalendosi di software di trading automatico, si sta scegliendo di imitare le mosse di un altro trader, di conseguenza gli stop loss e i take profit verranno impostati in base a quello che decide il professionista emulato.
FAQ
Cosa significa take profit?
Take profit significa letteralmente “predi il guadagno”. Grazie a questa funzione il trader può fissare in anticipo il prezzo che determinerà l’automatica chiusura della posizione, facendo registrare un profitto.
Dove posizionare il take profit?
Il take profit va posizionato qualche bips al di sopra del Supporto o al di sotto della Resistenza. Per individuare i valori definiti Supporto e Resistenza occorre saper analizzare i grafici oppure si può fare ricorso alle funzioni, come le Bande Bollinger.
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Giorgia Pitti
Analista
Si occupa di Fintech e della finanza alternativa creando testi volti ad aiutare il piccolo medio investitore a muoversi sui mercati. Per quanto riguarda le cripto più famose, le altcoin e gli exchange ha provato diverse piattaforme e wallet, fornendo recensioni obiettive.