Quando si parla di broker autorizzati dalla Consob non si sta facendo riferimento a broker certificati. Le autorizzazioni e le certificazioni, infatti, sono cose ben diverse. Nel momento in cui la Consob fornisce un’autorizzazione a un broker, essa gli concede la possibilità di operare sul territorio italiano e garantirà la supervisione del suo operato. In questo articolo vedremo informazioni sulle piattaforme di trading autorizzate Consob.
Cos'è l'autorizzazione Consob per i broker
La Consob (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa) è l'autorità italiana che si occupa di vigilare sull'attività delle società e dei broker che operano in Italia. Un broker è autorizzato dalla Consob se ha ottenuto il permesso di operare nel Paese e di offrire i propri servizi ai cittadini italiani.
L'autorizzazione della Consob non deve essere confusa con la regolamentazione, che è un processo diverso. La regolamentazione si riferisce alla supervisione e al controllo di un'attività finanziaria da parte di un'autorità competente, al fine di garantire la conformità a determinate normative e standard. L'autorizzazione della Consob, invece, dà semplicemente il permesso a un broker di operare in Italia e di offrire i propri servizi ai cittadini italiani, sotto la supervisione della Consob.
Presso la Consob è stato da poco istituito un nuovo organo conosciuto con l’acronimo ACF, che sta per Arbitro per le Controversie Finanziarie. Nel caso in cui il trader ritenga di essere stato danneggiato dal comportamento del broker, può chiedere a questo organo della Consob che vengano riconosciuti i suoi diritti.
Ecco i link ufficiali al sito Consob:
Broker autorizzati Consob
eToro è uno dei migliori broker autorizzati su cui possano contare i trader che operano in Italia: ovviamente è autorizzato dalla Consob, ed è noto in tutto il mondo per la sua piattaforma di social trading. Grazie ad essa, ogni utente ha la possibilità di pubblicare sul proprio profilo, così come avviene con i social network, i risultati ottenuti in termini di guadagni facendo trading.
E non è tutto, perché con il sistema del Copy Trading eToro permette di replicare in automatico gli investimenti effettuati dai trader più bravi iscritti alla piattaforma, vale a dire quelli che fino a quel momento hanno guadagnato di più. Così, si hanno le stesse probabilità di successo dei migliori investitori al mondo, pur non essendo in possesso delle loro competenze o di un livello di esperienza minimamente paragonabile.
Di seguito altri broker autorizzati Consob:
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Deposito Min: 50
Licenza: Cysec 109/10
Il 68% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro quando si scambiano CFD con questo fornitore. Dovreste considerare se capite come funzionano i CFD e se potete permettervi di correre l'alto rischio di perdere il vostro denaro.
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Deposito Min: 20 (con carta)
Licenza: Cysec 319/17
Il 87.41% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro quando si scambiano CFD con questo fornitore. Dovreste considerare se capite come funzionano i CFD e se potete permettervi di correre l'alto rischio di perdere il vostro denaro.
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Deposito Min: 100
Licenza: Cysec 250/14
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86% degli investitori retail perdono denaro quando operano con questo broker
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Come capire se un broker è autorizzato Consob
Ma come si fa a capire se un broker è autorizzato o se, al contrario, può esporre a dei rischi chi sceglie di utilizzarlo per investire? Il primo passo da compiere è quello di analizzare il suo sito web: a piè di pagina dovrebbe essere presente l’indicazione dell’autorizzazione di Consob, FCA o Cysec. Nel caso in cui non vi siano riferimenti di questo tipo, è meglio rivolgere la propria attenzione altrove.
Qualora non si identifichino informazioni in merito sul sito del broker, comunque, si può tentare di reperire informazioni della Consob. Basta andare su Google e verificare se il sito della Consob ha menzionato il broker in questione, consultando i risultati di ricerca che vengono mostrati. Il problema è che dopo aver versato del denaro sul conto di un broker non autorizzato, sono pressoché nulle le possibilità di riaverlo indietro.
Si può anche pensare di inoltrare alla Consob un esposto, recandosi sul sito della commissione e poi seguendo le istruzioni riportate; è importante, però, tener presente che sarà complicato tornare in possesso dei soldi investiti.
Il secondo passo da compiere è quello di iniziare con una demo di trading. Se il broker in questione offre una demo completamente gratuita, quasi sicuramente non è truffaldino. Tre le migliori demo puoi saperne di più sulle seguenti:
Le leve finanziarie
L’Esma, ovvero l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, ha adottato dei provvedimenti specifici relativi alla rimozione delle opzioni binarie e alle soglie previste per le leve finanziarie. I broker che mettono a disposizione degli utenti le opzioni binarie devono essere considerati no Esma, così come quelli che permettono di fare trading forex servendosi di leve maggiori di quelle consentite da Esma, e quindi oltre il limite di 1:30. Di conseguenza i broker in questione non sono autorizzati a operare nei Paesi della Ue, Italia compresa.
Consob autorizza le piattaforme di trading allo scopo di tutelare gli investitori italiani: è per questo motivo che monitora l’operato dei broker in maniera costante. Sul sito della Consob è disponibile un elenco dei cosiddetti warning: si tratta degli allarmi che vengono diffusi in presenza di un caso di abusivismo finanziario o nel momento in cui viene riscontrato un episodio di truffa.
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Broker non autorizzati Consob
Toptrade.fm, Finarix e Fxnobels sono alcuni dei broker non autorizzati dalla Consob e che, proprio per questo motivo, devono essere evitati. I broker autorizzati, al contrario, sono intermediari finanziari, sia stranieri che italiani, che hanno ricevuto una specifica autorizzazione a erogare servizi di carattere finanziario nel Paese che accoglie la loro sede legale. I broker autorizzati in Italia sono stati ratificati dalla Consob per ciò che concerne la possibilità di operare con trader italiani. Questo non vuol dire, però, che la Consob conceda per forza le certificazioni o le autorizzazioni. L’attribuzione dei certificati dovuti, infatti, spetta all'ente da cui il broker proviene, come per esempio la Cysec.
Il compito della Consob, in particolare, è quello di controllare che la succursale del broker rispetti le norme di comportamento nell'attività svolta verso i clienti italiani. Chi è vittima di una truffa ha la possibilità di denunciare il broker da cui è stato raggirato, rivolgendosi alla polizia postale per presentare un esposto e trasmettendo una comunicazione alla Consob.
Nel caso in cui si investa con un broker che non fa parte dell’elenco della Consob e che non è stato autorizzato da alcun ente, si può andare incontro a rischi di vario genere. Al di là della commissione di un illecito, ci sono poche speranze di riuscire a prelevare i capitali che sono stati investiti. Se si ha intenzione di riottenere indietro il denaro che è stato investito con un broker che non è stato autorizzato dalla Consob, il consiglio è quello di rivolgersi a un avvocato che abbia una certa esperienza in materia di recupero crediti.
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Come capire se un broker non è autorizzato Consob
Il modus operandi scelto dai truffatori, per altro, è più o meno sempre lo stesso. Prima di tutto contattano al telefono le vittime e non è semplice riconoscere subito il raggiro, perché le chiamate non arrivano solo da Paesi stranieri, ma spesso anche dall'Italia. Dopodiché propongono una serie di domande finalizzate a conoscere il livello di esperienza degli interlocutori a proposito di trading online, monete virtuali e investimenti nel forex.
Dopo che le vittime hanno ceduto e si sono mostrate propense a concedere la propria fiducia, esse finiscono per effettuare un primo versamento necessario, secondo i truffatori che non si sono ancora rivelati tali, per avere accesso a un bonus. Quest’ultimo compare effettivamente nella piattaforma, ma per poter prelevarlo è necessario versare un importo extra: senza questa azione non è possibile neppure riprendersi ciò che era stato depositato all'inizio.
In fin dei conti, il trucco si conclude solo nel momento in cui il trader ha esaurito l’intero capitale che aveva a disposizione. Questa è la ragione per la quale è necessario prestare sempre la massima attenzione quando si viene contattati al telefono con chiamate non richieste. Purtroppo nel nostro Paese è in costante aumento il numero di soggetti abusivi: si tratta di chi permette agli utenti di fare trading senza che vi sia alcun controllo da parte delle autorità, né in Italia né nel Paese di origine.
Nel mondo ci sono diversi organismi di controllo ed enti di vigilanza che svolgono lo stesso compito della Consob in Italia. In Gran Bretagna, per esempio, è operativa la Financial Conduct Authority, mentre in Svizzera agisce l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari. Ma vale la pena di citare anche l’Autorità per i mercati finanziari olandese, la Commissione per la vigilanza del settore finanziario del Lussemburgo e la Commissione Nazionale del mercato dei valori della Spagna.
La situazione dei broker in Italia
Se si fa riferimento alla Relazione Consob 2019, che è la più recente tra quelle a disposizione in questo momento, in riferimento ai broker autorizzati vengono citati poco meno di 280 accertamenti che hanno riguardato fenomeni abusivi che si sono concretizzati attraverso Internet, a cui si deve aggiungere una ventina di casi di condotte abusive che hanno a che fare con gli investimenti in monete virtuali.
I migliori broker autorizzati nel nostro Paese offrono la possibilità di negoziare, tra l’altro:
A proposito dei contratti per differenza, però, è necessario adottare una certa cautela e andare – come si suol dire – con i piedi di piombo. Stiamo parlando, infatti, di strumenti che sono caratterizzati da un livello di complessità piuttosto elevato e che, soprattutto, si contraddistinguono per un rischio consistente di perdita del capitale.
Tutto ciò si può verificare anche in tempi molto rapidi per colpa della leva finanziaria, che da un lato ha il pregio di moltiplicare i guadagni nel caso in cui si mettano a segno degli investimenti indovinati, ma dall'altro lato può anche amplificare le perdite che derivano da operazioni sbagliate.
Le certificazioni
Quasi tutti i broker forex CFD sono dotati di una sede operativa o legale a Cipro, e, più raramente, in Gran Bretagna. In entrambi gli Stati a rilasciare le certificazioni sono due enti locali di comprovata attendibilità: la Cysec nel caso di Cipro e la FCA nel caso della Gran Bretagna.
La Consob comunica di frequente con la Cysec e con la FCA, così come con tutti gli altri enti che sono deputati alla vigilanza e al controllo degli investimenti. I diversi organismi, infatti, interagiscono tra di loro, anche per ricevere segnalazioni relative a piattaforme di trading che effettuano attività finanziarie in maniera abusiva.
I trader europei, dunque, possono stare tranquilli. Tra i vari enti operativi vale la pena di citare anche la Commissione per il controllo dei servizi finanziari nelle Isole Vergini e la Financial Supervisory Authority che è operativa in Svezia.
E, ancora, svolgono un importante ruolo di vigilanza:
La Consob fornisce non solo la lista degli intermediari di investimento che hanno una succursale nel nostro Paese, ma anche un elenco dei broker e di tutti gli altri intermediari di investimento che, invece, sono privi di una succursale in Italia.
Inoltre, l’organismo nazionale permette di sapere quali sono i broker da evitare perché non autorizzati: per esempio FXT Premium, Dax1001, CMP24, Royal Trade e London Kapital. Chi decide di iscriversi a questi broker, in sostanza, lo fa a proprio rischio e pericolo, anche perché non potrà godere di alcuna forma di tutela né beneficiare di alcun tipo di rimborso in caso di truffa o episodi controversi.
Viceversa, con eToro e con gli altri broker autorizzati non si corrono pericoli e si può investire in totale sicurezza su qualunque asset finanziario si desideri. Comincia sin da subito a esercitarti con il conto demo di eToro.
Conclusioni
In sintesi, l'autorizzazione della Consob è un requisito necessario per poter operare come broker in Italia, mentre la regolamentazione è un processo che serve a garantire che le attività finanziarie siano condotte in modo legale e conforme alle normative. L'autorizzazione della Consob consente a un broker di offrire i propri servizi in Italia, mentre la regolamentazione mira a garantire che questi servizi siano offerti in modo sicuro ed etico.
È opportuno mettere in evidenza, dunque, che quasi il 90% dei conti dei trader retail va incontro a perdite monetarie che derivano dalla negoziazione in contratti per differenza. Questo non vuol dire che tali strumenti finanziari debbano essere demonizzati o evitati in tutti i modi; è necessario, però, riflettere per capire se il funzionamento dei CFD è stato ben compreso. Se pensi di aver bisogno di approfondire la tua conoscenza dell'argomento, puoi leggere l'articolo: "Cosa sono i CFD e come funzionano".
Inoltre, conviene valutare se, in base al capitale che si ha a disposizione, ci si può permettere di fare a meno dei soldi che eventualmente si perderebbero nel caso in cui gli investimenti dovessero avere un esito negativo. I trader italiani, in molti casi, dimostrano di avere competenze minime in relazione ai rischi che si possono correre non solo con i contract for difference, ma anche con rolling spot forex e opzioni binarie.
Tutti i trader, al di là del fatto che siano ancora alle prime armi o che abbiano alle spalle già un buon livello di esperienza, prima di iniziare a operare dovrebbero essere ben consapevoli dei pericoli a cui possono andare incontro nel momento in cui si decide di operare con strumenti finanziari come quelli di cui abbiamo parlato.
Alcuni broker, per altro, applicano una leva molto elevata, a causa della quale tutto il capitale può essere perso e volatilizzarsi nel giro di pochissimo tempo. Come si evince dalle Relazioni Consob, le rilevazioni più recenti dimostrano quanto le competenze e le conoscenze in ambito finanziario degli investitori italiani siano ancora al di sotto di un livello che si possa considerare accettabile.
Uno scenario che non fa dormire sonni tranquilli, dunque, soprattutto se si pensa al livello di complessità che può caratterizzare sia le decisioni da prendere sia i rischi intrinseci al trading.
FAQ
Cosa si intende per broker autorizzati?
Si parla di broker autorizzati per indicare le piattaforme di trading che sono autorizzate a operare in Italia dalla Consob. Chi sceglie di investire con un broker autorizzato sa di poter contare sui più elevati standard di sicurezza e di non correre il rischio di essere truffato: questa, ovviamente, non è una garanzia di guadagno certo, ma una certezza di non essere raggirati.
Quali sono i broker autorizzati?
Tra i broker autorizzati più famosi e operativi nel nostro Paese, meritano di essere citati Capital.com, Plus500 ed eToro. La cifra richiesta per il primo deposito è molto bassa: si va da un minimo di 10 euro a un massimo di 250. Tutti e tre questi broker, inoltre, possono essere utilizzati senza difficoltà anche da un trader alle prime armi e con un bagaglio di esperienza ridotto.
Giorgia Pitti
Analista
Si occupa di Fintech e della finanza alternativa creando testi volti ad aiutare il piccolo medio investitore a muoversi sui mercati. Per quanto riguarda le cripto più famose, le altcoin e gli exchange ha provato diverse piattaforme e wallet, fornendo recensioni obiettive.