Il trading online è una truffa o è sicuro?

Giorgia Pitti
April 24th, 2024

Per sapere se il trading online sia una truffa o meno è necessario compiere un salto a ritroso nel tempo per scoprire come questo settore sia profondamente cambiato nel corso degli ultimi 30 anni. A partire dagli anni ’90, è cresciuto in maniera esponenziale il numero di persone che hanno deciso di studiare come iniziare a fare trading.

Ovviamente, prima dell’arrivo di Internet non si parlava di trading online. Questo fenomeno è comparso solo con il boom del web, anche per merito dei broker retail, grazie a cui i costi per fare trading si sono ridotti in modo considerevole.

Il trading è una truffa o che cos'è?

Il trading può riguardare tanto gli investimenti quanto la speculazione, ma va detto che tale pratica è diversa dagli investimenti propriamente detti. L’interesse, infatti, è più di carattere speculativo, anche perché il trading investe in tempi ristretti e con posizioni brevi.

Si può dire che esistono due modi per cercare di guadagnare sui mercati finanziari: uno è rappresentato dal trading e l’altro va individuato negli investimenti. Per ciò che riguarda gli investimenti, il primo obiettivo che ci si propone di raggiungere consiste nel costruire un guadagno in maniera progressiva e in un arco di tempo abbastanza dilatato.

Per riuscirci, è necessario comprare, e poi mantenere, un portafoglio di vari strumenti di investimento, tra i quali meritano di essere menzionati:

Investire in modo oculato a seconda del proprio stile

L’interesse composto in molte occasioni è lo strumento attraverso il quale gli investitori sono in grado di incrementare i propri ricavi. In altri casi, i profitti che sono stati ottenuti vengono reinvestiti, e così i dividendi finiscono per alimentare investimenti in azioni.

Non sono rari i casi in cui si mantengono gli investimenti per anni e anni, se non perfino decenni, approfittando dei dividendi o di altri bonus come gli interessi. Non vanno dimenticati, poi, gli split, fenomeni che si verificano nel corso degli investimenti. I trader non si preoccupano di questo fattore quando i mercati oscillano, proprio perché i rimbalzi faranno sì che quasi tutte le perdite possano essere ammortizzate. I rapporti tra il prezzo e i profitti, il P/E ratio, che rappresentano uno dei fondamentali, vengono tenuti sott'occhio dagli investitori con molta più attenzione rispetto a quanto non avvenga, per esempio, con l’analisi tecnica, a cui si affidano soprattutto i trader.

Che cos'è il trading, dunque? Si tratta di una pratica che prevede l’acquisto e la vendita di vari strumenti, come per esempio:

  • Le coppie di valute

  • Le materie prime

  • Le azioni

Per avere un’idea della differenza tra un trader e un investitore, il primo tenta di ottenere un rendimento pari al 10% al mese, mentre il secondo è soddisfatto se il rendimento del 10% lo ottiene nel giro di un anno. Nella negoziazione, gli utili derivano dalla procedura che prevede di comprare a un prezzo più basso per poi vendere, in un arco di tempo piuttosto breve, a un prezzo più alto.

Il concetto di stile di un trader ha a che fare con il periodo di mantenimento degli strumenti di trading che si acquistano e si vendono. Ecco perché è possibile una classificazione dei trader in quattro categorie:

  • Lo swing trader tiene aperte le posizioni per giorni o per settimane

  • Il trader classico tiene aperte per posizioni per mesi o per anni

  • Lo scalper trader tiene aperte le posizioni per pochi secondi o per alcuni minuti

  • Il day trader tiene aperte le posizioni per poche ore, e comunque le chiude in giornata non andando mai in overnight.

Per fare tutto questo è necessario imparare ad usare la piattaforma di un broker per fare trading online.

Simulare il trading non è una truffa

Uno dei modi che si possono sfruttare per comprendere il livello di affidabilità di un broker è quello che prevede di ricorrere a un conto demo. Grazie a un account di questo tipo ci si può cimentare in una simulazione di trading online che, tra l’altro, è utile per mettere alla prova le proprie strategie e verificare se siano profittevoli. Il broker mette a disposizione degli utenti che si registrano una piattaforma di trading che è in tutto e per tutto simile alla piattaforma vera e propria. La sola differenza riguarda il fatto che non si investono i soldi veri del trader, ma il denaro che viene utilizzato è virtuale, cioè finto.

Insomma, con un conto demo non si rischia di perdere nulla, e ovviamente non si guadagna niente. Perché utilizzarlo, allora? Semplice, per imparare, per allenarsi e per crescere. ovviamente, usare un account di questo tipo ha senso e funziona solo se si fa trading ipotizzando che il denaro virtuale non sia finto ma vero.

È chiaro, infatti, che se si piazzano delle operazioni assurde e non realistiche, tanto solo per, non serve poi a molto servirsi di un conto demo per fare trading. Bisogna proprio calarsi nella parte e immaginare che le somme a disposizione sul conto siano vere. Inizia a fare pratica con la demo di Plus500, clicca qui.

Il 82% dei conti degli investitori al dettaglio perdono denaro a causa del trading di CFD con questo fornitore. È importante valutare se si comprende il funzionamento dei CFD e se ci si può permettere di correre questo alto rischio di perdere il proprio denaro.

In questo modo si può lavorare sulla componente psicologica, che è un aspetto molto importante quando si fa trading, specialmente in riferimento

  • Al money management

  • Al risk management

  • Alla gestione delle emozioni, sia positive che negative.

Ora vediamo quali broker possiamo considerare tra i migliori per iniziare.

Broker regolamentati ed affidabili

Uno dei segreti utili per fare trading e non correre pericoli è quello di servirsi unicamente di piattaforme di trading regolamentate e autorizzate. Queste, infatti, sono le sole che garantiscono il massimo dell’affidabilità, dal momento che sono sottoposti ai controlli che vengono effettuati dalle autorità di vigilanza attive a livello europeo e nazionale.

Anche quando si decide di fare trading online con i CFD il primo passo da compiere è quello di verificare se il broker è affidabile: per avere questa certezza è sufficiente effettuare un rapido controllo sul sito web della Cysec. Le piattaforme di trading per essere legittimate a operare in Italia devono essere in possesso della licenza Cysec. In più, spesso coloro che si avvicinano al trading prendono questa decisione perché motivati da campagne di marketing piuttosto aggressive condotte da piattaforme che in molti casi non sono trasparenti e neppure autorizzate.

In altri termini, non è raro che si approcci il mondo del trading online perché si è ingolositi da una pubblicità che promette guadagni miracolosi nel giro di pochi giorni. Evidentemente, non è superfluo sottolineare che strumenti di questo tipo non esistono, e chi ne parla si rende protagonista di comportamenti poco corretti.

A tal fine ti segnaliamo alcune delle migliori piattaforme per fare trading online:

  • Deposito Min: 100

    Licenza: Cysec 388/20

    Spread vantaggiosi

    TradingView

    Il 75.8% dei conti degli investitori al dettaglio perdono denaro quando scambiano CFD con questo fornitore

  • Deposito Min: 0

    Licenza: Regolamentazione knf

    Piano di Accumulo

    6400+ Strumenti disponibili

    74-83% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro a causa delle negoziazioni in CFD con questo fornitore

  • Deposito Min: 0

    Licenza:

    La banca più votata su trustpilot

    Tra le banche più solide in Europa

  • Deposito Min: 100

    Licenza: Cysec 109/10

    Copia i migliori Trader

    Scelta TOP criptovalute

    Il 51% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro quando si scambiano CFD con questo fornitore. Dovreste considerare se capite come funzionano i CFD e se potete permettervi di correre l'alto rischio di perdere il vostro denaro.

  • Deposito Min: 20 (con carta)

    Licenza: Cysec 319/17

    Spread Stretti

    Formazione Gratuita

    Il 75% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro quando si scambiano CFD con questo fornitore. Dovreste considerare se capite come funzionano i CFD e se potete permettervi di correre l'alto rischio di perdere il vostro denaro.

Capital.com

Per fare trading online ci si potrebbe affidare a Capital.com, una soluzione che viene scelta da numerosi trader alle prime armi per parecchi motivi:

  • È molto facile da utilizzare

  • Permette di iniziare con un capitale di partenza di 20 euro

  • Consente di esercitarsi con un conto demo.

La modalità demo può essere sfruttata anche senza che sia stato effettuato un deposito. Non ci sono altre piattaforme al mondo che offrano la possibilità di cominciare con un deposito di appena 20 euro, a dimostrazione del fatto che si tratta di un broker aperto a chiunque.

Ecco, quindi, che coloro che temono che il trading online sia una truffa possono scegliere questa piattaforma per debuttare nel settore dei mercati.

eToro

Oltre agli alti livelli di sicurezza, eToro propone ai propri iscritti la possibilità di interagire in maniera diretta gli uni con gli altri. Si tratta, infatti, del più grande social network di trader che esista al mondo. Chi è registrato può copiare da altri trader e far sì che le loro operazioni vengano replicate in maniera automatica.

Questo è possibile grazie al Copy Trading, un sistema brevettato che mette gli iscritti nelle condizioni di poter individuare in pochi clic gli investitori registrati a eToro che in passato hanno ottenuto i guadagni maggiori. Questi ultimi si definiscono Popular Investor e prestano il proprio consenso a essere copiati. Tutto si fonda su un sistema molto semplice da utilizzare, che si rivela comodo in maniera particolare per i neofiti e tutti coloro che si trovano alle prime armi: grazie al Copy Trading, infatti, anche costoro possono cominciare a fare trading. Anche scegliendo il Copytrading, comunque, è necessario adottare la massima cautela.

Scopri tutto quello che c’è da sapere su questo argomento, leggendo la nostra guida su eToro.

Le truffe trading online più celebri

Le frodi potenziali nel mondo degli investimenti finanziari sono quasi infinite, e con lo sviluppo delle tecnologie proliferano sempre di più:

  • La vendita di software che dovrebbero garantire guadagni considerevoli

  • L’hackeraggio di conti dei trader allo scopo di produrre più commissioni

  • La gestione di conti da parte di professionisti che non sono tali

  • Gli schemi Ponzi

  • La pubblicità ingannevole.

Quelli appena elencati sono solo alcuni esempi di frodi che possono essere messe in atto. Le home page di parecchi siti di broker riportano una dicitura in cui si afferma che il trading forex è una pratica a rischio ridotto, ma a ben vedere la situazione è un po’ diversa.

Considerato che nel trading le truffe potenziali non sono poche, viene spontaneo domandarsi che cosa si possa fare per non correre il rischio di cadere in trappola. Occorre acquisire una certa esperienza e diventare furbi, capendo come comportarsi. Si è già detto che è indispensabile iscriversi unicamente a broker regolamentati, e cioè dotati di licenza Cysec: e questo a prescindere dal fatto che si abbia in mente di fare trading

Come riavere i soldi indietro in caso di truffa

Se facendo trading online per una truffa si perdono dei soldi, è possibile riaverli indietro? La risposta purtroppo non è positiva, anche se molto dipende dalla situazione in cui ci si trova. Infatti, un sistema fraudolento può essere messo in atto a causa

  • Di un finto gestore di capitali

  • Di un finto sistema di investimento

  • Di un broker falso

C’è chi, nel tentativo di riavere indietro il proprio denaro, si mette in contatto con un avvocato, mentre altre persone si rivolgono alla polizia postale. Il problema è che in Italia i tempi del giudizio non sono certo brevi, senza contare che quasi sempre il denaro che viene prelevato è trasferito in paradisi fiscali. Insomma, per le indagini c’è bisogno di rogatorie e di permessi, con tempi che si allungano in modo inevitabile.

Un rimedio abbastanza rapido è quello rappresentato dal chargeback: in pratica ci si rivolge alla propria banca e si dichiara di aver subìto una truffa. Così, sulla carta che era stata impiegata viene accreditata la somma che era stata persa. Però anche in questo caso ci possono essere degli ostacoli, dal momento che tale servizio non viene messo a disposizione da tutte le banche; in più esistono dei limiti temporali che devono essere rispettati.

Nel mondo del trading online la truffa è una realtà che esiste, e sarebbe sbagliato affermare il contrario. In proporzione, però, sono molte di più le offerte oneste dei broker legali.

Per operare in questo ambito con successo è possibile:

  • Fare pratica con un conto demo

  • Scegliere di negoziare con i contratti CFD

  • Non fidarsi di chi promette guadagni facili

  • Aspettare di essere pronti ed esperti prima di passare a un conto reale.

Il Forex è una truffa?

I forex trader hanno la fortuna di essere operativi in un mercato caratterizzato da una liquidità molto elevata: questo vuol dire che è possibile ottenere profitti molto elevati anche nel momento in cui quasi tutti gli altri mercati non sono aperti.

Ciò è possibile perché il forex trading:

  • È decentralizzato

  • Non prevede limiti sui profitti che si possono ottenere

  • È sempre aperto.

Così, si può investire in qualunque ora del giorno: ci si può dedicare al trading senza limitazioni, ovviamente avendo cura di privilegiare unicamente le piattaforme oneste e regolamentate. eToro, per esempio, prevede spese di prelievo decisamente ridotte: la commissione per ciascun prelievo è pari a 5 dollari, un importo minimo in confronto a broker che, invece, chiedono cifre più elevate.

Riferire delle spese di prelievo di questa piattaforma serve a comprendere che un broker deve assicurare condizioni che siano sì vantaggiose, ma che soprattutto siano trasparenti e chiare agli occhi dei trader.

Ci sono parecchi broker operativi nel nostro Paese che prevedono l’applicazione di commissioni sull'eseguito. Ovviamente tali commissioni non sono truffe, ma hanno comunque il difetto di incidere sui profitti che si possono ottenere attraverso il trading online. Insomma, quando ci si mette alla ricerca di un broker, conviene puntare su quelli regolamentati e che assicurano condizioni il più possibile vantaggiose, le quali devono essere chiaramente espresse nel proprio sito di trading.

Bitcoin è una truffa?

L’allarme per le truffe non riguarda solo il trading online, ma anche altre realtà coinvolte negli investimenti finanziari: per esempio il bitcoin. Da quando la criptovaluta ha conosciuto una fama planetaria grazie al rialzo dei prezzi del dicembre del 2017, in tanti hanno creduto di poterla sfruttare per diventare ricchi.

I risultati sono stati positivi, però, solo per chi ha investito in modo oculato. Coloro che hanno ricercato denaro facile, invece, spesso sono finiti nelle grinfie di truffatori che li hanno privati di tutto il loro capitale. Così, è iniziata a circolare la voce che il bitcoin fosse una truffa, ma è evidente che ciò non è vero.

Per il trading online una truffa tipica che coinvolge il bitcoin è quella che chiama in causa un software all'avanguardia dal punto di vista tecnologico che, basandosi su un algoritmo avanzato, sarebbe capace di fare trading di bitcoin da solo, senza intervento umano, e assicurare un esito positivo degli investimenti nel 99% dei casi.

Le pubblicità che promuovono tali sistemi evidenziano che un investimento di partenza di 250 euro sarebbe sufficiente per far diventare ricchi, per di più nel giro di pochi giorni. Ovviamente non è così, e la somma che è stata investita dallo sventurato trader svanisce.

Non a caso, sono tutte realtà prive di licenze e di autorizzazioni.

Nella sezione denominata “Occhio alle truffe” della Consob è possibile trovare tutte le segnalazioni di truffe che hanno a che fare con il bitcoin; qui, inoltre, sono indicati i sistemi di investimento poco trasparenti che sarebbe opportuno evitare per non correre il rischio di perdere i propri soldi.

Come evitare le truffe nel trading online

La scelta della giusta piattaforma di trading è lo step iniziale lungo il percorso che può portare a guadagnare grazie al trading online. Ma c’è bisogno anche di molto altro:

  • Attenzione nell'analisi tecnica e nell'analisi fondamentale

  • Un approccio psicologico appropriato

  • Una buona dose di disciplina.

In un primo momento fare trading online potrebbe risultare complicato, perché si rischia di trovarsi disorientati di fronte a tanti strumenti nuovi. La semplicità è il segreto da cui partire: meglio evitare tutto ciò che è superfluo, ricordando che lo scopo principale del trading è quello di generare guadagni.

A questo scopo è importante imparare ad applicare in maniera adeguata il money management. I trader più bravi, e cioè quelli che guadagnano di più, sono coloro che sono in grado di ridurre all'essenziale le regole di risk management e di money management su cui si basano.

Per questo motivo, chi ha in mente di cominciare a fare trading online può scegliere se mettersi a copiare i migliori o se cimentarsi in uno studio approfondito. È evidente che la prospettiva di mettersi a studiare può apparire poco allettante, ma una formazione di base è indispensabile in questo ambito.

L’alternativa è quella di sfruttare il sistema del Copy Trading per copiare in automatico le operazioni dei trader più bravi, ma non si deve certo pensare che in questo modo non ci sia bisogno di studiare: infatti occorre essere preparati per capire quali strategie vale la pena di continuare a seguire e quali, invece, meritano di essere abbandonate.

Conclusioni

In un mondo così eterogeneo e variegato come quello del trading online la truffa è un’eventualità che non si può escludere a priori. Basta un po’ di buon senso, però, per non cadere in trappola e continuare a perseguire il proprio obiettivo, che è quello di guadagnare. La massima attenzione deve essere riservata, inoltre, ai pareri sul trading online che rischiano di risultare fuorvianti. Tanti aspiranti trader, per esempio, ritengono che questa attività sia un modo semplice per guadagnare.

Ebbene, chi adotta un approccio simile non può che finire in mezzo ai guai: anzi, in genere i truffatori scelgono proprio queste persone come vittime. Infatti quasi tutte le frodi che coinvolgono il trading hanno come punto di partenza la speranza di poter diventare ricchi in tempi rapidi e senza fatica.

Solo la lampada di Aladino potrebbe esaudire questo desiderio. Nel mondo reale, invece, investire nel trading si può, ma solo rispettando alcune condizioni:

  • Occorre studiare

  • C’è bisogno di tempo

  • È necessario impegnarsi

  • Serve una piattaforma di trading seria

Per non correre il rischio di incappare in una truffa è sempre utile leggere con cura le recensioni presenti sul web che riguardano le piattaforme di trading online: un buon modo per evitare di versare soldi a realtà di cui si sa poco o nulla.

Ma quali sono gli aspetti su cui ci si deve concentrare quando si prende in esame una recensione? Le piattaforme di trading migliori devono essere regolamentate, come si è visto, ma questo aspetto da solo non è sufficiente. È auspicabile, infatti, che esse

  • Mettano a disposizione un servizio di assistenza garantito da esperti del settore

  • Offrano dei bonus supplementari, come per esempio corsi o segnali di trading gratuiti

  • Siano facili da utilizzare

  • Non prevedano commissioni di trading.

FAQ

Il trading online è una truffa?

Il trading online non è una truffa, ma è un settore che può attirare potenziali truffatori. Di conseguenza, non bisogna aver paura di avventurarsi in questo settore, a patto di aver studiato, di informarsi con costanza e di scegliere piattaforme regolamentate e autorizzate. Il trading di per sé è un’attività certificata e senza rischi.

Il trading online funziona davvero per guadagnare?

Il trading online è un ottimo strumento per guadagnare, ma questo non vuol dire che tutti possano fare soldi e neppure che i ricavi si concretizzino nel giro di pochi giorni. Come per tutti gli altri investimenti finanziari, le entrate dipendono dal buon esito delle operazioni che si effettuano, ognuna delle quali è caratterizzata da un certo profilo di rischio. Insomma, la certezza del profitto non si può mai avere, ma di sicuro agire con professionalità è un buon inizio.

Giorgia Pitti Analista

Si occupa di Fintech e della finanza alternativa creando testi volti ad aiutare il piccolo medio investitore a muoversi sui mercati. Per quanto riguarda le cripto più famose, le altcoin e gli exchange ha provato diverse piattaforme e wallet, fornendo recensioni obiettive.