Negli ultimi anni gli Stati Uniti sono diventati una potenza esportatrice di greggio a livello mondiale, ma le esportazioni non hanno mai superato le importazioni dalla Seconda Guerra Mondiale. La situazione potrebbe cambiare l'anno prossimo.
Le vendite di greggio statunitense ad altri Paesi hanno raggiunto la cifra record di 3,4 milioni di barili al giorno (bpd), con esportazioni di circa 3 milioni di bpd di prodotti raffinati come benzina e gasolio. Gli Stati Uniti sono anche il principale esportatore di gas naturale liquefatto (GNL), per il quale si prevede un'impennata nei prossimi anni.
Ma gli Stati Uniti consumano 20 milioni di barili di greggio al giorno, la maggior parte del mondo, e la loro produzione non ha mai superato i 13 milioni di bpd. Fino a poco tempo fa, l'idea che potessero essere altro che un grande importatore di greggio era una follia.
Il mese scorso, i dati del governo statunitense hanno mostrato che le importazioni nette di greggio degli Stati Uniti sono scese a 1,1 milioni di barili al giorno (bpd), il valore più basso dall'inizio della registrazione nel 2001. Questo dato è in netto calo rispetto a cinque anni fa, quando gli Stati Uniti importavano più di 7 milioni di barili al giorno.
Sanzioni russe pesano sull’esportazioni
Tra i fattori che hanno modificato l'equazione quest'anno ci sono le sanzioni che hanno danneggiato le esportazioni di petrolio e gas naturale della Russia in seguito all'invasione dell'Ucraina e il massiccio rilascio di petrolio dalle riserve di emergenza da parte di Washington per combattere l'impennata dei prezzi della benzina.
"L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha stimolato una nuova domanda di energia da parte degli Stati Uniti e dovrebbe spingere le esportazioni di petrolio al di sopra delle importazioni alla fine dell'anno prossimo, a patto che la produzione di scisto acceleri", ha dichiarato Rohit Rathod, analista di mercato presso la società di ricerca energetica Vortexa.
Per diventare un esportatore netto di greggio, gli Stati Uniti devono aumentare la produzione o ridurre il consumo. La domanda di petrolio degli Stati Uniti dovrebbe aumentare dello 0,7% a 20,51 milioni di bpd l'anno prossimo, il che significa che la produzione dovrebbe aumentare.
