La Fed aumenterà ancora di 75 punti base il 2 novembre, ma dovrebbe fare una pausa quando l'inflazione si dimezzerà - economisti: Sondaggio Reuters
La Federal Reserve statunitense effettuerà il quarto rialzo consecutivo dei tassi di interesse di 75 punti base il 2 novembre, secondo gli economisti interpellati da Reuters, che hanno detto che la banca centrale non dovrebbe fare una pausa fino a quando l'inflazione non scenderà a circa la metà del livello attuale.
Il ciclo di inasprimento più aggressivo degli ultimi decenni ha comportato rischi di recessione sempre maggiori. Il sondaggio ha anche evidenziato una probabilità mediana del 65% di una recessione entro un anno, in aumento rispetto al 45%.
I funzionari della Fed hanno iniziato a riflettere su quando rallentare il ritmo dei rialzi dei tassi, per fare il punto sul loro impatto, dato che ci vogliono molti mesi prima che una mossa dei tassi abbia effetto.
Alla domanda su quale livello di inflazione sostenuta la Fed dovrebbe prendere in considerazione una pausa - attualmente superiore all'8% secondo l'indice dei prezzi al consumo (CPI) - la mediana dei 22 intervistati ha risposto 4,4%, secondo questa misura.
La Fed ha come obiettivo l'indice delle spese per consumi personali (PCE), ma il sondaggio suggerisce che circa la metà dell'attuale tasso di inflazione dovrebbe rappresentare un punto di svolta. L'inflazione PCE è prevista al di sopra dell'obiettivo almeno fino al 2025.
Previsto l'aumento dei tassi dei fondi federali per la maggiore
Una forte maggioranza di economisti, 86 su 90, ha previsto che la prossima settimana i responsabili politici aumenteranno il tasso dei fondi federali di tre quarti di punto percentuale, portandolo al 3,75%-4,00%, poiché l'inflazione rimane elevata e la disoccupazione è vicina ai minimi pre-pandemici.
I risultati del sondaggio sono in linea con i prezzi dei futures sui tassi d'interesse. Solo quattro intervistati hanno previsto una variazione di 50 punti base.
I funzionari della Fed hanno indicato che una pausa sarà possibile solo dopo una prova "chiara e convincente" che l'inflazione si è moderata", ha dichiarato Brett Ryan, economista senior della Deutsche Bank.
