La Germania ha chiesto agli Stati dell'Unione Europea di collaborare con i Paesi in grado di sviluppare nuovi giacimenti di gas, suscitando la preoccupazione degli attivisti per gli impegni sui cambiamenti climatici assunti dalla più grande economia europea nel tentativo di sostituire il gas russo.
I leader dell'UE si riuniranno giovedì per discutere di nuove misure per contenere i prezzi elevati dell'energia e colmare il divario causato dal crollo delle forniture di gas russo - una risposta che, secondo Bruxelles, dovrebbe accelerare, anziché rallentare, il passaggio dell'Europa all'energia verde.
In una bozza di documento, la Germania ha affermato che i Paesi dell'UE dovrebbero concordare al vertice di "collaborare con i Paesi che hanno la capacità di sviluppare nuovi giacimenti di gas, come parte degli impegni dell'Accordo sul clima di Parigi".
Alternative ai combustibili fossili russi
La Germania sta cercando di trovare alternative ai combustibili fossili russi, sia espandendo più velocemente le energie rinnovabili, sia importando più gas non russo. La Russia forniva più della metà del gas tedesco prima che Mosca invadesse l'Ucraina.
Ma gli attivisti hanno detto che la richiesta di Berlino di sostenere nuove estrazioni di combustibili fossili ha minato l'impegno già assunto dalla Germania di fermare i finanziamenti pubblici per i progetti di combustibili fossili all'estero entro quest'anno.
Silvia Pastorelli, attivista di Greenpeace, ha dichiarato che l'espansione dell'estrazione di gas aumenterà la dipendenza a lungo termine dell'Europa dai combustibili che emettono CO2.
"Le conseguenze saranno più siccità, più inondazioni e costi energetici più alti per decenni", ha dichiarato l'autrice, invitando Berlino a concentrarsi invece sull'espansione delle energie rinnovabili e sul risparmio energetico.