I futures sugli indici azionari statunitensi sono saliti venerdì in vista dei dati mensili sui prezzi alla produzione che potrebbero offrire ulteriori indizi su quanto a lungo la Federal Reserve continuerà ad alzare i tassi di interesse per domare un'inflazione elevata da decenni.
I principali indici di Wall Street sono stati sotto pressione a dicembre, dopo due mesi consecutivi di rialzi, a causa dei timori di una potenziale recessione alimentati dal prolungato inasprimento della politica monetaria statunitense e dai commenti poco incoraggianti dei dirigenti.
Il rapporto del Dipartimento del Lavoro, alle 8:30, dovrebbe mostrare che i prezzi alla produzione sono aumentati del 7,2% il mese scorso, dopo un aumento dell'8% in ottobre.
I prezzi alla produzione core, che escludono le componenti volatili di cibo ed energia, dovrebbero registrare un aumento del 5,9% dopo una crescita del 6,7% in ottobre.
"La domanda che ci si pone è se questo trend possa essere mantenuto a fronte di una banca centrale statunitense che non vuole essere vista come un'inflazione debole, e di dati sui servizi e sui salari che indicano un'economia statunitense leggermente più resistente di quanto si pensasse inizialmente", ha dichiarato Michael Hewson, capo analista di mercato presso CMC Markets.
Dati sugli indici di borsa e sulle azioni
Le azioni statunitensi hanno interrotto la recente serie di perdite giovedì dopo che i dati hanno mostrato che le richieste iniziali di disoccupazione sono aumentate modestamente la scorsa settimana, suggerendo che il mercato del lavoro si sta deteriorando.
Alle 5:15 del mattino, gli indici Dow erano in rialzo di 34 punti, pari allo 0,1%, gli indici S&P 500 erano in rialzo di 8,75 punti, pari allo 0,22%, e gli indici Nasdaq 100 erano in rialzo di 35 punti, pari allo 0,3%.
Broadcom Inc (AVGO.O) è salita del 3,4% nelle contrattazioni premercato dopo che il produttore di chip ha previsto un fatturato per il trimestre in corso superiore alle stime di Wall Street.
DocuSign Inc (DOCU.O) ha registrato un'impennata del 12% dopo che il fornitore di prodotti per la firma elettronica ha riportato ricavi migliori del previsto nel terzo trimestre.