Secondo Goldman Sachs Group Inc. le valute dei mercati emergenti con forti legami con l'economia statunitense sono destinate alla sovra performance sulla scia di una Federal Reserve falco.
Gli Stati Uniti hanno maggiori probabilità di evitare una recessione rispetto ad altri mercati sviluppati e la forza del dollaro potrebbe continuare per qualche tempo, scrivono in una nota gli strateghi tra cui Kamakshya Trivedi. Ciò significa che i Paesi in via di sviluppo che hanno legami con la più grande economia del mondo sono in una buona posizione per resistere all'impatto dell'aumento dei tassi di interesse e ai crescenti timori di una recessione globale.
Gli investitori dovrebbero "trovare valute fortemente legate alle prospettive di crescita degli Stati Uniti, ma con un'esposizione limitata alle potenziali oscillazioni dell'attività in Asia e in Europa", scrivono gli strateghi, aggiungendo che il peso messicano e il real brasiliano sono tra le migliori scelte. Anche il won della Corea del Sud è favorito, anche se per ottenere una performance migliore sarebbe necessario un "impulso sostenuto alla riapertura" in Cina.
È probabile che i money manager diventino più selettivi sugli asset dei mercati emergenti in seguito all'aumento del dollaro, dopo l'avvertimento della Fed che i tassi d'interesse statunitensi saliranno più di quanto previsto in precedenza. Ciò potrebbe comportare problemi per la rupia indiana e lo yuan offshore, che sono crollati ai minimi storici, mentre il rallentamento della crescita cinese si aggiunge ai rischi per le prospettive.
Il Brasile e il Messico, che annoverano gli Stati Uniti tra i loro maggiori partner commerciali, hanno attirato gli investitori con rendimenti elevati mentre aumentavano aggressivamente i tassi di interesse per domare l'inflazione. Il real e il peso messicano sono tra le valute emergenti che hanno registrato le migliori performance quest'anno, guadagnando rispettivamente oltre l'8% e il 4% rispetto al dollaro.
Operazioni top
Goldman consiglia di finanziare le operazioni long sul real e sul peso utilizzando le valute a basso carry dei mercati emergenti e dei Paesi del Gruppo dei Nove. La Goldman è inoltre positiva sullo shekel israeliano per la sua limitata esposizione alle aspettative di crescita della Cina.
Tuttavia, avvertono che il peso rimane sensibile a forti ribassi del rischio e che lo shekel richiederebbe un contesto positivo per la sovra performance delle azioni globali.
