Dopo un forte ribasso i prezzi del petrolio sono fermi

Marco Rinaldi
September 27th, 2022

Il petrolio si è stabilizzato di prezzo nei primi scambi asiatici di martedì, grazie alle indicazioni che l'alleanza di produttori OPEC+ ha provveduto e che hanno permesso di evitare un crollo dei prezzi, insieme a un leggero ammorbidimento del dollaro statunitense, che ha attenuato il precedente crollo.

I futures del Brent sono saliti di 26 centesimi, dello 0,3%, a $84,32 al barile, mentre i futures del West Texas Intermediate (WTI) degli Stati Uniti erano in rialzo di 19 centesimi a $76,90 al barile. Entrambi sono scesi di circa 2 dollari al barile lunedì, soprattutto a causa della forza del dollaro statunitense.

L'OPEC+ ha incrementato la produzione quest'anno, dopo i tagli record imposti nel 2020 a causa della distruzione della domanda causata dalla pandemia COVID-19. Ma negli ultimi mesi l'organizzazione non è riuscita a rispettare gli aumenti di produzione previsti.

L'allentamento del dollaro americano, che scambia inversamente con il petrolio, ha contribuito a sostenere i prezzi. Tuttavia, mentre il dollaro americano si è indebolito negli scambi successivi all'accordo, lunedì ha raggiunto il livello più alto dal maggio 2002.

L'incertezza sulle interruzioni delle forniture causate dalla guerra tra Russia e Ucraina, insieme all'inasprimento della politica monetaria in tutto il mondo che minaccia flessioni economiche, hanno impedito ai prezzi di salire.

Leggi su come investire nel petrolio.

Il ministro del petrolio iracheno contribuisce a sostenere il petrolio per evitare un crollo dei prezzi

Il Ministro del Petrolio iracheno Ihsan Abdul Jabbar ha dichiarato lunedì che l'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) e gli alleati, tra cui la Russia, noti come OPEC+, stanno monitorando la situazione del prezzo del petrolio, con l'obiettivo di mantenere l'equilibrio sui mercati.

"Non vogliamo un forte aumento del prezzo del petrolio o un crollo", ha dichiarato in un'intervista alla TV di Stato irachena.

I commenti di Abdul Jabbar hanno contribuito a sostenere il petrolio, che si è assestato ai minimi di nove mesi, in gran parte grazie all'impennata del dollaro americano.